Pedruozo. Santiago 04-12-12
Ultima tappa di questo cammino.
La mattinata in rosso promette pioggia. Esco verso le 08.15 ma il cielo è quasi del tutto sereno, sosta al bar e partenza verso le 09.00.
Esco dal paese e dopo poco meno di un km entro nella foresta di eucalipto della Galizia.
Il sentiero è bagnato dalla pioggia della sera precedente, ma nulla vieta di pensare che sia data più che altro dall'umidità che opprime queste lande in questo periodo.
La campagna è percorsa da innumerevoli ruscelli che rendono il terreno molto pantanoso e molte volte quest'acqua raggiunge il sentiero rendendolo impraticabile: diverse pozze si incontrano lungo la strada.
Come detto ieri, è quasi finito il sentiero che corre sotto la meravigliosa volta fatta dalle folte chiome di castagni e querce, e l'eucalipto, con la sua silouette tesa a salire piuttosto che ad espandersi in larghezza, lascia che il tracciato sia illuminato dal chiarore proveniente dall'alto, che in certi punto pare siano dei lampioni e non la luce del sole a fare chiarore.
Questa non è una tappa che mi dia molte emozioni, è la settima volta che la percorro, e solo le brume mattutine danno al paesaggio un aspetto sicuramente affascinante ed in parte attenuano un poco la noia.
Proseguo ed oggi il passo è quasi quello dei primi giorni, e dopo la sosta per un ottimo "Caldo gallego", continuo lungo gli ultimi km attraversando la perte meno piacevole di tutto il cammino.
Per fortuna in questi ultimi km a tratti le querce hanno "tenuto botto" e la loro chioma copre il percorso, anche se dividendo con gli eucalipti questa opera che dal lato opposto della strada formano una specie di muro.
Oltre a ciò poco prima di arrivare al monte de Gozo, all'interno di un terreno recintato, c'è un bel Golden Retriver che mi si fa incontro, mi faccio annusare e seguendo il recinto, fermandosi in posti dove ci sono dei buchi nella rete, si ferma per farsi accarezzare, la cosa va avanti fino alla fine della proprietà dove, giunto all'ingresso si fa accarezzare e mi lecca le mani fino all'ultimo ferro del cancello.
Giunto al monte de Gozo "skippo" velocemente e scendo in città
Mi fermo al primo albergue che incontro, al sello e alla compostela ci penserò nel pomeriggio dopo che sarò passato alla stazione dei bus.
Iniziato nel modo peggiore tra quelli fino ad ora effettuati, con un ritardo rivelatosi poi del tutto inutile.
Per fortuna le forti emozioni provate nei pressi di Sarria lo hanno trasformato in qualche cosa di assolutamente speciale.
Ora il pensiero va a quel gruppo di alberi che spero di rivedere al più presto e magari passandoci un paio di notti in tenda.
Il prossimo cammino invece... aspettiamo, ce ne sarà sicuramente ed anche le mie cronache mi accompagneranno in questo.
Un saluto a tutti e buon cammino!!!
Ultima tappa di questo cammino.
La mattinata in rosso promette pioggia. Esco verso le 08.15 ma il cielo è quasi del tutto sereno, sosta al bar e partenza verso le 09.00.
Esco dal paese e dopo poco meno di un km entro nella foresta di eucalipto della Galizia.
Il sentiero è bagnato dalla pioggia della sera precedente, ma nulla vieta di pensare che sia data più che altro dall'umidità che opprime queste lande in questo periodo.
La campagna è percorsa da innumerevoli ruscelli che rendono il terreno molto pantanoso e molte volte quest'acqua raggiunge il sentiero rendendolo impraticabile: diverse pozze si incontrano lungo la strada.
Come detto ieri, è quasi finito il sentiero che corre sotto la meravigliosa volta fatta dalle folte chiome di castagni e querce, e l'eucalipto, con la sua silouette tesa a salire piuttosto che ad espandersi in larghezza, lascia che il tracciato sia illuminato dal chiarore proveniente dall'alto, che in certi punto pare siano dei lampioni e non la luce del sole a fare chiarore.
Questa non è una tappa che mi dia molte emozioni, è la settima volta che la percorro, e solo le brume mattutine danno al paesaggio un aspetto sicuramente affascinante ed in parte attenuano un poco la noia.
Proseguo ed oggi il passo è quasi quello dei primi giorni, e dopo la sosta per un ottimo "Caldo gallego", continuo lungo gli ultimi km attraversando la perte meno piacevole di tutto il cammino.
Per fortuna in questi ultimi km a tratti le querce hanno "tenuto botto" e la loro chioma copre il percorso, anche se dividendo con gli eucalipti questa opera che dal lato opposto della strada formano una specie di muro.
Oltre a ciò poco prima di arrivare al monte de Gozo, all'interno di un terreno recintato, c'è un bel Golden Retriver che mi si fa incontro, mi faccio annusare e seguendo il recinto, fermandosi in posti dove ci sono dei buchi nella rete, si ferma per farsi accarezzare, la cosa va avanti fino alla fine della proprietà dove, giunto all'ingresso si fa accarezzare e mi lecca le mani fino all'ultimo ferro del cancello.
Giunto al monte de Gozo "skippo" velocemente e scendo in città
Mi fermo al primo albergue che incontro, al sello e alla compostela ci penserò nel pomeriggio dopo che sarò passato alla stazione dei bus.
Iniziato nel modo peggiore tra quelli fino ad ora effettuati, con un ritardo rivelatosi poi del tutto inutile.
Per fortuna le forti emozioni provate nei pressi di Sarria lo hanno trasformato in qualche cosa di assolutamente speciale.
Ora il pensiero va a quel gruppo di alberi che spero di rivedere al più presto e magari passandoci un paio di notti in tenda.
Il prossimo cammino invece... aspettiamo, ce ne sarà sicuramente ed anche le mie cronache mi accompagneranno in questo.
Un saluto a tutti e buon cammino!!!