mercoledì 31 luglio 2013

Da Altopascio a San Miniato

Da Altopascio a San Miniato 31 luglio km 24 totale 2467

Alle 06:20 siamo pronti per partire, sosta al bar per colazione e via.
Considerando quanto dice la guida decidiamo di seguire il percorso della francigena.
Il primo tratto segue la statale per circa 5 km quindi si svolta a destra e si prende il tratto storico della francigena originale, quindi ci si inoltra bosco e ne si percorre il breve tratto sino a Galleno.

Dopo il paese, circa 500 m, si riprende sulla destra un sentiero, dopo poco ci perdiamo e per fortuna incontriamo una persona che ci indica la strada.
Attraversiamo un allevamento di cavalli ed alla fine ci ritroviamo sulla statale alla volta di Ponte Cappiano.

Qui giunti, dopo un giro che ci allunga il percorso di un paio di km, sostiamo in un bar,  quindi attraversato il ponte mediceo ci immettiamo sul lungo rettilineo alberato che ci porta sino a Fucecchio.
Questo tratto di strada non è certo dei migliori, ma in questo caso ha il grosso vantaggio di essere alberato.

A Fucecchio decidiamo di salire per il centro.
All'uscita ci immettiamo lungo la strada statale, trafficata ma per fortuna abbastanza larga, almeno fino dopo il ponte sull'Arno nel bivio del paese di San Pierino.

Da qui in poi mi pare di ritornare ai primi giorni in Inghilterra, la strada è stretta, la banchina è sporca e le erbacce in alcuni punti non permettono nemmeno il semplice passaggio a piedi.
Ad un certo punto una deviazione per una strada bianca, ma il bivio per San Miniato è a poche decine di metri, facciamo questo ultimo sforzo ed il viale che porta al paese si apre davanti a noi.

Mai tappa è stata più veloce di questa da quando cammino con Manuela, giungiamo all'ostello verso le 12:30.
Decidiamo per la visita alla parte alta e storica del paese a domani mattina, durante il passaggio per la tappa di domani.    

martedì 30 luglio 2013

Da Lucca ad Altopascio

Da Lucca ad Altopascia 30 luglio km 21 totale 2443

Dalla partenza questa tappa mi suona strana, la guida e le persone alle quali si chiede ci dicono che la distanza è di circa 16 km, i tre diversi sistemi GPS che ho me ne danno, su percorsi diversi, oltre 20.
Per fugare ogni dubbio decidiamo di seguire il tracciato della francigena anche perché stavolta è tutto su asfalto.

Partenza verso le 08 dopo la colazione, la meta di oggi era Fucecchio, purtroppo Manuela non si è sentita di continuare per dei dolori alle gambe ed ai piedi.

La tappa non è difficile, un poco di più lo è trovare in alcuni punti i segnali ed arrabbiarsi per gli inutili giri e rigiri che, per seguire il cammino, fanno fare, come a Capannori.

Le strade secondarie che segue sono poco trafficate e senza dubbio sono meglio di quelle  dei giorni scorsi, siamo di nuovo in pianura, ed il paesaggio ne risente, non è giornata da fotografia.

Verso le 12:30 senza molti patemi d'animo, a parte quelli fisici di Manuela, arriviamo ad Altopascio, troviamo quasi subito la biblioteca e qui, seguendo la guida, attendiamo le 14 l'apertura della stessa, ma è già aperta e riusciamo a sistemarci quasi subito.

  

Da Pietrasanta a Lucca

Da Pietrasanta a Lucca 29 luglio km 33 totale 2422

Partenza con la speranza che le previsioni siano esatte.
Stiamo aspettando un poca di pioggia ed il relativo abbassamento della temperatura, il cielo è nuvoloso, ma la temperatura non fa pensare a nulla di buono, l'umidità ci mette il suo, comunque sono le 06:50 quando stiamo cercando la via di uscita dal paese.

Una cosa positiva sta nel fatto che ci allontaniamo dall'Aurelia anche se il traffico lungo la Sarzanese nulla ha da invidiare all'altra arteria.
Verso le 09, dopo avere camminato lungo marciapiedi e sporchissime banchine iniziamo ad attraversare il comune di Massarosa.
E dopo quasi 2 ore e mezza giungiamo al paese e qui, "invitati" dalla pioggia che comincia a cadere, facciamo una sosta.

Mi vergogno a dirlo ma preso dal sonno impellente decido dopo alcuni anni di bere un caffè...quante cose sono cambiate in questo cammino? 
La sosta dura circa 30 minuti, smette di piovere e ci riavviamo.
Passati altri 30 minuti circa, il cielo, che davanti a noi era azzurro e dietro nero, diventa di un'unica tinta grigio scura ed aprendo le cataratte comincia a riversare su questi poveri viandanti il diluvio universale.
Di colpo l'umidità che ci aveva accompagnati fino a quel momento diventa pura e semplice inzuppata. 
  
Nonostante questo continuiamo a camminare senza coprirci, anche perché pare sempre che da un momento all'altro debba smettere.
Nel frattempo saliamo il passo della Quiesa e sicuramente questa pioggia giova molto.
La discesa è meno impegnativa della salita, se di salita impegnativa possiamo parlare, giungiamo a Maggiano mentre smette di piovere, e qui sostiamo.
Manuela all'ingresso al bar viene proclamata miss maglietta bagnata, reggiseno e maglietta bianchi diventati trasparenti...

Qui oltre a bere qualche cosa di caldo ci cambiamo anche di indumenti.
Dopo alcuni minuti ripartiamo, oramai Lucca è vicina e vi giungiamo dopo poco più di un'ora.
Abbiamo alcune difficoltà a trovare l'ostello della Misericordia e anche quando lo abbiamo trovato non riusciamo ad entrarci prima delle 18:30, nell'attesa visitiamo la città, facciamo un poca di spesa e ci beviamo una birra...quante cose sono cambiate in questo cammino?

L'ostello è senza ombra di dubbio uno dei migliori incontrati su questo cammino, un appartamentino in centro storico all'ultimo piano di un antico palazzo, c'è pure la tv e sono riuscito anche a guardare una puntata di Top Gear, tra l'altro già vista in precedenza.     

domenica 28 luglio 2013

Da Sarzana a Pietrasanta

Da Sarzana a Pietrasanta 28 luglio 32 km totale 2344

Avevo promesso di pubblicare una cosa particolare che mi è stata dedicata per il mio compleanno, una vera opera d'arte, da un paio di anni ne vedo di queste ed ogni volta mi stupisco. L'autrice del cartoncino è Sissi, figlia di Manuela, alla quale oltre ai ringraziamenti vanno i complimenti.

La giornata inizia alle 06:55 quando siamo in strada per iniziare la tappa odierna che ci porterà a Pietrasanta.
Anche oggi saremo costretti a seguire la strada, in questo caso la SS 1 Aurelia, 32 km di strada trafficata da vacanzieri e gitanti della domenica.
Si cammina praticamente in piano.

Nota dolente è il fatto che, in questa parte di Toscana, le strade sono sporche e maltenute sia a livello comunale che provinciale.
L'uscire da Sarzana si divide in due parti: il centro, bello, pulito e ben curato; la periferia sporca e trascurata.
Marciapiedi impraticabili per la vegetazione che li invade, sporcizia al lato della strada ed alcuni tratti nei quali l'asfalto letteralmente si disgrega.

La cosa migliora nel comune successivo ove tutto è pulito e ben curato.
L'attraversamento di Carrara è abbastanza veloce e l'attenzione viene attirata dalle vicine montagne e le loro grandi cave di marmo bianco. 
L'arrivo e l'attraversamento di massa di Massa risulta un poco più lungo e macchinoso, in quanto il centro abitato è decisamente più ampio.

Sono circa le 12:30 quando usciamo dalla città, dopo una breve sosta per una fetta di anguria ed il rifornimento d'acqua.
Il calore comincia a farsi sentire ed il ritmo della camminata si abbassa decisamente, di grande consolazione sono insoliti ed insostituibili ghiaccioli che ci offrono alcune decine di minuti di forza in più.
La meta, sotto questo calore, ci pare sempre più lontana e finalmente verso le 15:20 entriamo in paese, pare disabitato fin a quando non arriviamo nella piazza principale, qui c'è un poco di fermento turistico. 

Anche il nostro punto di arrivo da su questa piazza.

    

sabato 27 luglio 2013

Da Aulla a Sarzana

Da Aulla a Sarzana 27 luglio km 19 totale 2312

Dopo essere passato dall'Inghilterra alla Francia, dalla Francia alla Svizzera, alla Francia alla Svizzera, dall'Europa all'Africa, dalla Svizzera all'italia, dalla Balle D'Aosta al Piemonte alla Lombardia all'Emila, finalmente dopo la Toscana siamo, a sto punto, in Liguria.

Dopo avere passato una splendida notte nel B&B Casa Barani, tra la bellezza del posto e la gentilezza dei proprietari facciamo molta fatica a muoverci.
Prepariamo il bagaglio, la colazione, le ultime chiacchiere ed appuntamenti per prossime camminate assieme a Lido, quindi ci muoviamo.
Prima tappa con Manuela, di conseguenza oltre che essere breve prevede una partenza ad ora tarda per: passaggio al mercato del sabato di Aulla; un salto al negozio di articoli fotografici per l'acquisto della scheda per la nuova macchina fotografica, finalmente si fa  poca di fotografia.

Dopo avere adempito a questi "obblighi" ci avviamo lungo la statale 62 della Cisa.
Il percorso non e' dei migliori, in quanto la strada continua ad essere stretta e molto sporca ai lati.
Un poco di invidia per coloro i quali stanno percorrendo la francigena lungo il sentiero, ma, come anche poi mi confermerà Fabio, impossibile da percorrere con il carretto.   

Giungiamo a Santo Stefano di Magra, qui sostiamo per circa 45 minuti, ci rinfreschiamo con dei ghiaccioli quindi muoviamo alla volta di Sarzana.
Da qui in poi la situazione migliora un poco come strada, che si allarga un poco, con la possibilità di camminare molto su marciapiedi.

Ce la siamo presa con molta ma molta calma anche perché e' il primo giorno di Manuela.

Ho approfittato per provare il nuovo gingillo, ma mi dicono che le funzioni sono veramente molte e che me la dovrò studiare per bene, per ora vado a tentativi, da oggi perdonate se le nuove foto non saranno il massimo.    

DallOstello Passo della Cisa ad Aulla

Dall'ostello passo della Cisa ad Aulla 26 luglio km 46 totale 2293

Tappa decisamente in discesa. Parto alle 06:50.
A parte gli ultimi km per il passo della Cisa, 2,5, il resto e' una continua discesa fino all'arrivo.
Il tracciato, nonostante sia lungo la statale, e' estremamente facile ed almeno fino a Pontremoli mantengo un'andatura molto sostenuta, al punto che la sosta che faccio a Montelungo non influisce molto sulla media nonostante al bar faccia maretta con alcuni clienti del locale.

L'ombra delle piante lungo la statale, l'ultima fontana di acqua fredda fanno da corollario a questo primo tratto.
Il paesaggio che attraverso e' decisamente piacevole e finalmente, nonostante non cammini sulla francigena, lo trovo delizioso.
Pontremoli arriva verso mezzogiorno e attraverso il paese passandoci all'esterno, facendo comunque alcune fotografie.
Dopo il centro abitato, seguendo il consiglio di uno degli avventori del bar di Montelungo, giro sulla strada che porta verso l'autostrada e il paese di Villafranca.

Fino all'imbocco autostradale il traffico e' decisamente sostenuto, ma sono solo 2 km, dopo di che un camminare piacevole sotto l'ombre rassicuratrice della chioma degli alberi, fichi maturi che aspettano solo di essere raccolti e pruni selvatici o meno che offrono della frutta meravigliosamente matura e dolce, il che mi permette di pranzare come più mi piace.
Fa molto caldo, ma trovo diversi bar e ben 12 ghiaccioli allietano la mia gola.

Il tratto più difficile e' quello che segue Villafranca, decisamente il più pericoloso, il caldo e' opprimente, ma come detto i ghiaccioli si sciolgono a fiumi in bocca.
Ad Aulla ci arrivo verso le 16:00, il momento decisamente più caldo, al punto che a soli 3 km dalla destinazione mi costringe a fare scorta d'acqua.

Al B&B ci arrivo dopo 10 minuti, qui c'e' Manuela che mi aspetta, il tempo di prepararci e pio via, finalmente, a cenare in maniera decente.
Alle 00:07 chiedo se posso aprire il regalo, che mi attendeva chiuso nell'armadio e, meraviglia delle meraviglie: la 60D, mai regalo fu più gradito.

P.S. Oggi 27 e' il mio compleanno.
Grazie in anticipo per gli auguri. (Che non sono i vescovi pagani.)
 

Da Fornofo Taro a Ostello Passo della Cisa

Da Fornovo di Taro a ostello Passo della Cisa km 37 totale 2247

Oggi i km sono pochi o almeno questa e' l'idea, arrivare a Berceto dopo circa 29 km quindi domani 45 km fino ad Aulla.
Il problema di questi giorni e' il caldo soprattutto nel pomeriggio dopo le 14/15 quando comincia a battere veramente forte e questo potrebbe condizionare molto la salita al passo della Cisa, da Berceto 9 km con un dislivello di circa 200 m.
Nulla a confronto dei 12 km del mattino con un dislivello di circa 800 m.

Al bivio decido per la statale e faccio bene in quanto il sentiero non e' assolutamente adatto al carretto.
La tappa inizia verso le 08 con i primi 2 km di piano, quindi inizia la lunga e faticosa salita che a tratti mi ricorda per certi versi il primo tratto difficile della salita al Gran San Bernardo, ma quella e davvero tutta un'altra storia, qui salgo al ritmo di 5 km ora.
Alle 11 raggiungo il punto più alto, il monte Cassio, 910 msldm da qui la discesa verso Cassio non per nulla difficile, anzi e' una vera e propria passeggiata.
Qui giunto trovo un negozietto aperto, prendo il pane un vasetto di verdure miste all'olio e pranzo a questo modo.

Riparto non prima di avere chiesto quanto mi manca per Berceto, 12 km e stavolta l'informazione e' assolutamente precisa come sono precise le informazioni riguardo al fondo stradale e la salita che mi aspetta ancora.
La salita e' quasi come me l'avevano descritta, ma quella precedente era sicuramente peggio, il vero problema e' il calore e a mancanza di alberi lungo la strada.
Lungo questo tratto decido di prendere una scorciatoia che segnala la Via, ed effettivamente accorcio di almeno un km il percorso. 

Poco prima della discesa mi fermo a chiedere dell'acqua, e mi consigliano di non seguire la Via in quanto col carretto sarebbe difficile da percorrere, seguo il consiglio e scendo lungo la strada.
Quando manca poco all'arrivo seguo di nuovo il sentiero segnato, ma questo trattone' veramente molto difficile e non solo per il fatto che sono con il carretto.

Comunque poco dopo arrivo a Berceto, qui mi fermo in piazza ed attendo l'arrivo dei preti e di Fabio, i primi giungono dopo pochi minuti, mentre Fabio e' ancora a Cassio.
Decido così di aspettare che cali un poco la temperatura e di proseguire per l'ostello del passo che si trova a circa 8 km.

Alle 17.30 mi avvio, la salita inizia solo dopo alcuni km dopo il paese ed e' abbastanza ripida comunque non tanto da impedirmi di arrivare dopo solo un'ora e venti minuti.
L'ostello e' bello ed accogliente, per cena, insalata mista.
Domani Aulla, meno di 40 km, quasi una passeggiata. ;-)

mercoledì 24 luglio 2013

Da Fiorenzuola d'Arda a Fornovo Taro

Da Fiorenzuola d'Arda Fornovo Taro 24 luglio km totale 2210

Stamane partenza alle 05:50 con l'intento di evitare al più possibile le ore più calde del pomeriggio. Comincia appena a schiarire.
Gia' qualche bar e' aperto il tempo di acquistare una brioche e via lungo la Via Emilia per gli ultimi 15 km sino a Fidenza.

La strada trafficatissima anche a queste ore del mattino non facile da percorrere comunque in meno di tre ore sono a Fidenza.
Breve sosta per acquistare dell'acqua e via verso Coduro e la strada omonima che mi avvia, in questo caso, almeno da come dice la cartellonistica, lungo la francigena su una strada asfaltata con poco traffico ma un poco difficile in quanto stretta.

Anche qui riesco a trovare delle informazioni da un ciclista di passaggio che mi consiglia di evitare il paese di Noceto, ma questo già il GPS me lo aveva indicato.
Lungo questa strada rovo un'osteria mi fermo per dell'acqua e riparto immediatamente, dopo poche centinaia di metri il cielo si rannuvola, non pare vero, ma il bello alcune altre centinaia di metri più avanti: piove!

Mi fermo per alcuni minuti sotto un albero, nel frattempo l'aria rinfresca ed il termometro del paese di Medesano segna 28 gradi.
Qui ulteriore sosta per prendere di nuovo dell'acqua, ed in attesa che il sole asciughi per bene la strada evitando di prendermi l'umidità che sale dalla pioggia evaporante.
Mancano ancora una decina di km, riparto verso le 14:30. 
Dopo un paio di km altra breve sosta prima di affrontare l'ultimo tratto.

Ultimo tratto, che e' senza ombra di dubbio uno dei peggiori di tutti i cammini che ho fatto, strada stretta e molto trafficata con molti mezzi pesanti.
Non riesco a trovare le indicazioni della via per poter uscire da questo bordello, amplificato dal forte calore, a parte quelli ufficiali non riesco a vederne altri.
Dopo circa due ore arrivo a Fornovo sotto un'intensa calura che, nei momenti in cui non soffia la brezza consolatrice, si perché per fortuna almeno quella c'e',  fa mancare il fiato,

Il momento migliore e' quello dell'attraversamento del ponte che porta in paese, qui il vento e' così forte che riesce a spostare la gente che l'attraversa.
All'ostello arrivo poco prima di due preti polacchi, più tardi pure il terzo, anche questo ricovero e' sullo stile spagnolo. 

Da Piacenza a Fiorenzuola d'Arda

Da Piacenza a Fiorenzuola d'Arda 23 luglio km 26 totale 2210

Insisto sul fatto che questa parte d'Italia non mi piace da camminare. La pianura Padana e'  piatta e terribilmente squallida!

Ora mi auguro che le tappe dall'Appennino in poi cambino.
Per rispondere ad Oriano: in parte sta qui sopra il mio pensiero a riguardo, poi la francigena più la evito e meglio e' per ora i tratti sui quali ho camminato mi hanno dato solo problemi, esempio e' l'argine del fiume Sesia, mi ha massacrato i piedi, a Pontenure, altro esempio, fanno fare una deviazione di oltre un km mentre basterebbe percorre i trecento metri della statale che si congiungono al rientro lungo la Via Emilia. 

Tanto di cappello a coloro i quali hanno fatto tutto questo lavoro, che di certo e' volto alla sicurezza di chi cammina, ma questi allungamenti del percorso non fanno per me. 
Io cammino!

Per quel che riguarda la tappa odierna non ho molto da dire, ho fatto solo due fotografie, raccontare il camminare lungo la Via Emilia non ha molto di affascinante.

Unica nota, ho incontrato un ragazzo di Como, Fabio, che sta andando a Roma con il quale condividerò alcune tappe, almeno sino a domani.

La tappa e' stata brevissima in quanto sto calibrando i km per quando incontrerò Manuela venerdì.
Ho dormito presso la parrocchia San Fiorenzo di Fiorenzuola, il primo ostello che ha il sapore di "albergue"  spagnolo.

martedì 23 luglio 2013

Da Belgioioso a Piacenza

Da Belgioioso a Piacenza 22 luglio 45 km totale 2184

Caldo!
Ma anche afoso.
Giornata assolutamente pesante e per fortuna che son partito alle 07 quando ancora c'era un poco di fresco.
A Belgioioso e' giornata di mercato, ma ci passo troppo presto e nemmeno una bancarella della frutta e' ancora stata allestita, quindi mi avvio lungo il peggior tratto di strada percorso da quando cammino in Italia.

Le strade della Provincia di Pavia lasciano proprio a desiderare, sono paragonabili a quelle inglesi, sporche mal tenute con il fondo in condizioni pessime.
Il tratto fino a Santa Cristina e' il peggiore, con i rami degli alberi che invadono la carreggiata costringendomi a delle vere e proprie manovre belliche.
Giunto al paese incontro un signore che mi da delle indicazioni e naturalmente quella di attraversare i paesi, effettivamente sono alcuni km nei quali si può camminare su marciapiedi e comunque senza correre i grossi rischi della statale.

Secondo centro che incontro e' Castel San Giovanni, e qui faccio un errore, invece di svoltare non appena passato il ponte sul Po continuo fino a quasi ad arrivare in paese, qui controllo il GPS e mi accorgo dell'errore, quindi ricalcolo il tutto e a questo punto mi conviene proseguire per dove sto andando.
Poco prima di giungere al paese, mentre sono sulla strada un piccolo rapace notturno improvvisamente arriva sulla strada, non e' in grado di volare, evito che venga investito lo prendo e dopo averlo un poco coccolato lo allontano dalla  strada portandolo in un vicino campo di mais, dopo averlo naturalmente fotografato. 

Intanto chiamo Giovanni per sapere dove incontrarci, oramai per i suoi impegni non riesco a far a tempo ad arrivare a Piacenza, quindi ci diamo appuntamento a San Nicolo', 5 km prima della città.
Non appena arriva provvedo, naturalmente a salutare, e a svuotare il bagaglio delle cose inutili che mi sto portando al seguito.
Quindi passiamo un'ora al bar, verso le 17 mi riavvio e dopo un'ora sono i città.
Come per Pavia passo alla periferia in quanto l'ostello che ho scelto si trova nella parte sud della città, quindi niente fotografie.

Sto decidendo dove chiudere questa camminata, per ora penso di non arrivare in Puglia, in questo momento non ho proprio salsicce per continuare.
Roma rimane l'ultima tappa che voglio fare, camminare in Italia proprio non mi piace, sarà per la scelta di camminare sulle strade invece che seguire la francigena, sarà per il caldo o semplicemente stanchezza, dovuta a ciò, rimane il fatto che proprio in questo momento andare oltre la capitale proprio non me la sento.


A giorni, venerdì per la precisione, Manuela mi raggiungerà e decideremo sul da farsi, e come dissero nel film "La pazza storia del mondo": " ...ai POSTERS l'ardua sentenza!"