martedì 31 gennaio 2012

Quarta tappa

31 gennaio
Monesterio - Fuente de Cantos. 23 km. 131,5

Alle 02:20 dopo 4 ore di sonno circa mi sveglio vestito da sub: ho dormito profondamente!
Dopo di che... una notte insonne, alle 08.10 si parte.


Naturalmente non prima di avere fatta colazione con il riso avanzato dalla sera prima.
Fa già giorno e la temperatura è scesa di qualche grado sotto lo zero, nonostante ciò è accettabile.
Il percorso di oggi ha due facce.
Usciamo dal paese e subito dopo iniziamo a percorrere la strada sterrata che per 22 km attraversa i soliti boschi di querce con i vari allevamenti di animali per poi sfociare su terreni predisposti a foraggio e graminacee.


Non è un percorso difficile, anzi, la dolcezza della strada e la bellezza del paesaggio con: bianchi villaggi in lontananza resi splendenti dal sole del mattino sotto un cielo leggermente nuvoloso, il profilo degli alberi con la chioma che pare tagliata, nella parte bassa, da un barbiere, i vari animali al pascolo, dalle pecore alle mucche ai maiali e le capre, qualche animale selvatico che fugge via al nostro passaggio, due falchi che si stanno stanno corteggiando eseguendo dei fantastici volteggi e non per ultimo il zigzagare del sentiero, rendono il camminare molto leggero.


Questi descritti sono i primi 13 km circa: poi arriva il terreno coltivato!
Tutto liscio che pare rasato, i dolci pendii delle colline da valicare, il grande panorama che si para davanti quando si arriva sulla cima di queste, gli ampi giri che le varie proprietà obbligano a fare, ma soprattutto vedere il paese in lontananza non arrivare mai, rendono difficile questa parte.
Il sole batte forte, riscalda piacevolmente la parte esposta ai suoi raggi ma quella che sta in ombra congela.
Ricoperte di brina sono le ampie ombre che le chiome delle querce lasciano sui prati, grandi macchie biancastre che ci ricordano il fatto che siamo comunque in inverno.
Scendendo da una delle colline, all'altezza di un rigagnolo vedo in lontananza un orto.


Questo mi riporta, con una certa emozione, al mese di settembre del 2010 quando, giunto a quel punto, vidi un signore anziano che da oltre lo steccato mi si fece incontro con in mano un contenitore di plastica, di quelli da succhi di frutta, ed un boccale da birra.
Arrivato all'altezza della recinzione, nonostante non ne avessi bisogno, mi offrì dell'acqua, della pura e semplice acqua. Sarà stato il caldo terribile di quella mattinata, il fatto che fosse fresca di pozzo o non so cos'altro ma penso di non avere mai bevuto un'acqua così buona.


Dopo questo breve ricordo l'ultima salita che porta al paese mi rimette coi piedi per terra.
Poco prima di arrivare in paese un signore ci ferma e ci "consiglia" un B&B.
Considerando la situazione dei talloni leggermente infiammati e di alcune piccole vesciche che si stanno formando decido di fermarmi e terminare con 23km invece dei 46 previsti la tappa odierna.
Inoltre nei locali c'è pure la lavatrice a disposizione.
L'unico problema è il riscaldamento che è a piccoli termosifoni ad olio ed in stanze con soffitti di quasi 4 metri...
In compenso c'è tutta la cucina a disposizione.

Ho mangiato:
Riso con verdure;
Peperoni friggitelli...;
Riso con verdure.


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