23 luglio, giovedì da Lapmezciems a Dizciems
MI sveglio con un forte sentore di umidità, il telo della tenda all'interno è decisamente bagnato, devo avere sudato come un porco e non ho nemmeno dormito dentro al sacco a pelo.
A fatica mi tiro fuori dal tepore del sacco e comincio la noiosa pratica del sistemare le cose.
Ho appena finito che la padrona mi invita in casa a prendere il caffè, considerando le esperienze precedenti con questi liquidi, con la scusa che devo andare rifiuto gentilmente.
Oggi pare la giornata degli animali morti, comincio quasi subito con un mustelide, che però non so riconoscere, e durante l'arco della giornata almeno una trentina tra uccelli e serpenti.
La strada si snoda costeggiando il mare che purtroppo ben poche si vede, l'impressione è che qui non abbiano voluto distruggere quella che è una barriera naturale, a favore di spiagge stile nostro.
Queste due lunghe file di altissimi pini, sono interrotte da dei piccoli sbocchi sul mare, da delle strade forestali o da degli incroci, tra questi c'è quello tra la P128, che sto percorrendo e la P131, qui giunto decido di continuare lungo la costa e prendo la P131.
A poche decine di metri dall'intersezione ci sono delle piccole bancarelle ove si vendono prodotti locali, primo tra tutti il mirtillo, in questo periodo si vedono tantissime persone piegate sulla schiena intente a raccogliere il succulento frutto, poi funghi sotto vaso, dei prodotti da orto sempre conservati allo stesso modo, la tentazione è tanta, ma ci rinuncio, magari se ne trovo altre di bancarelle un pensiero ce lo faccio.
Giunto ad Engure entro in un negozio e faccio la spesa per il pranzo, quindi mi metto alla ricerca di un posto ove potermi sedere tranquillamente, e lo trovo un paio di km più avanti, è uno degli sbocchi sul mare, è una di quelle aree private che vengono convertite in pseudo campeggi, ma va bene così, mi posso sedere tranquillamente, mangiare e farmi i miei canonici 5 minuti di dormita.
Da ora in poi la camminata si volge a cercare un posto per passare la notte, ma ho camminato solo 28 km quindi...
La strada non cambia, infilata com'è tra i due muri di alberi, offre protezione dal vento e pare attutiscano il rumore delle vetture che vi transitano.
MI fermo a bere un tè, qualche breve sosta per riposare, un minuto, due al massimo e proseguo fino ad arrivare a Mersrags, ma come speravo qui non c'è campeggio, quindi altra notte su qualche prato, naturalmente prima chiedo informazioni e mi dicono che un paio di km più avanti se ne trova una nei pressi del faro, ci arrivo verso le 21 e non avendo voglia di stare a fare la tenda mi prendo uno dei piccoli bungalow a disposizione, per una modesta cifra.
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