03 febbraio
Torremejia - Alucjen. 35 km. 241.5
Mi preparo a partire con un certo timore, le previsioni del tempo danno -11°.
Usciamo dall'ostello ben caldi ed il freddo non si sente, ci avviamo verso il bar e ben poca della bassa temperatura si avverte.
Una ventina di minuti e siamo di nuovo in strada.
Incontriamo delle pozze d'acqua gelate ma dalla consistenza del ghiaccio non si deducono certamente delle temperature che possano essere sotto 1 massimo 2° sotto lo zero.
Partiamo che è già chiaro ed il sentiero fiancheggia la strada N630 per almeno 8 km per poi "buttarsi" nella campagna attorno a Merida.
Non è un camminare pesante ma alcuni piccoli avvertimenti mi fanno presagire qualche cosa di poco piacevole ed infatti a metà strada il tendine del tallone destro incomincia a farmi male sino al punto di dovermi fermare.
Già immagino una sosta forzata a Merida. Insisto comunque e dopo circa 30 minuti il dolore inizia a scemare sino a scomparire del tutto.
Arriviamo a Merida verso le 10.40, abbiamo camminato velocemente.
Merida: la Roma di Spagna!
Stavolta, su scelta di entrambi, non arriviamo al ponte romano seguendo il tracciato lungo il fiume ma decidiamo di andare verso un centro commerciale per vedere se posso acquistare un kit per l'ipad che mi serve per passare le foto dalla macchina fotografica. Non lo trovo!
In previsione del fatto che stasera possiamo cucinare facciamo spesa dato che alla meta non ci sono negozi.
Verso le 13 ripartiamo.
Scegliamo il tragitto di sinistra che da Merida porta ad Aljucen passando dal lago di Proserpina, una diga dell'epoca romana che serviva a rifornire d'acqua la sottostante Merida.
Durante l'ascesa alla citata località, alle porte di Merida, passiamo vicino all'acquedotto che collegava la diga al lago. La salita è su asfalto, così com'è quasi tutto l'ultimo tratto.
Qui giunti costeggiamo il lago per poi prendere una piccola strada che seguiamo per circa 5 km per poi svoltare a sinistra entrando su una strada sterrata che ricorda quelle delle prime tappe: querceti, allevamenti e animali selvatici.
Ad Aljucen arriviamo alle 16.15, cerchiamo di contattare la responsabile dell'ostello ed in attesa di una risposta facciamo sosta nel primo bar che incontriamo.
Dopo circa un'ora riusciamo a sistemarci e a iniziare a prepararci la cena.
Dopo un nuovo "salto" al bar ceniamo.
La serata si conclude di nuovo al bar a scrivere e pubblicare il presente scritto.
Domani tappa molto breve: 22 km!
Ho mangiato:
Tostada con olio di oliva;
Una brioche;
2 mele;
2 biscotti con cioccolata;
2 piatti di riso con verdure;
Una tapa a base di tortilla.
Torremejia - Alucjen. 35 km. 241.5
Mi preparo a partire con un certo timore, le previsioni del tempo danno -11°.
Usciamo dall'ostello ben caldi ed il freddo non si sente, ci avviamo verso il bar e ben poca della bassa temperatura si avverte.
Una ventina di minuti e siamo di nuovo in strada.
Incontriamo delle pozze d'acqua gelate ma dalla consistenza del ghiaccio non si deducono certamente delle temperature che possano essere sotto 1 massimo 2° sotto lo zero.
Partiamo che è già chiaro ed il sentiero fiancheggia la strada N630 per almeno 8 km per poi "buttarsi" nella campagna attorno a Merida.
Non è un camminare pesante ma alcuni piccoli avvertimenti mi fanno presagire qualche cosa di poco piacevole ed infatti a metà strada il tendine del tallone destro incomincia a farmi male sino al punto di dovermi fermare.
Già immagino una sosta forzata a Merida. Insisto comunque e dopo circa 30 minuti il dolore inizia a scemare sino a scomparire del tutto.
Arriviamo a Merida verso le 10.40, abbiamo camminato velocemente.
Merida: la Roma di Spagna!
Stavolta, su scelta di entrambi, non arriviamo al ponte romano seguendo il tracciato lungo il fiume ma decidiamo di andare verso un centro commerciale per vedere se posso acquistare un kit per l'ipad che mi serve per passare le foto dalla macchina fotografica. Non lo trovo!
In previsione del fatto che stasera possiamo cucinare facciamo spesa dato che alla meta non ci sono negozi.
Verso le 13 ripartiamo.
Scegliamo il tragitto di sinistra che da Merida porta ad Aljucen passando dal lago di Proserpina, una diga dell'epoca romana che serviva a rifornire d'acqua la sottostante Merida.
Durante l'ascesa alla citata località, alle porte di Merida, passiamo vicino all'acquedotto che collegava la diga al lago. La salita è su asfalto, così com'è quasi tutto l'ultimo tratto.
Qui giunti costeggiamo il lago per poi prendere una piccola strada che seguiamo per circa 5 km per poi svoltare a sinistra entrando su una strada sterrata che ricorda quelle delle prime tappe: querceti, allevamenti e animali selvatici.
Ad Aljucen arriviamo alle 16.15, cerchiamo di contattare la responsabile dell'ostello ed in attesa di una risposta facciamo sosta nel primo bar che incontriamo.
Dopo circa un'ora riusciamo a sistemarci e a iniziare a prepararci la cena.
Dopo un nuovo "salto" al bar ceniamo.
La serata si conclude di nuovo al bar a scrivere e pubblicare il presente scritto.
Domani tappa molto breve: 22 km!
Ho mangiato:
Tostada con olio di oliva;
Una brioche;
2 mele;
2 biscotti con cioccolata;
2 piatti di riso con verdure;
Una tapa a base di tortilla.
ti........ ed il resto mettilo tu!!!!
RispondiEliminayeppa Robertone vedo che sei innamorato sono proprio felice per voi!
RispondiEliminaBello il blog
bravi ragazzi.
RispondiEliminaun abbraccio e buon cammino.
shalom
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RispondiEliminaè iniziato il conto alla rovescia fra un pò sarò lì con te! non vedo l'ora di abbracciarti e stringerti forte forte! Cammina bene mio campione, mio eroe, mio amore!!
RispondiEliminama che genere di abbigliamento e attrezzatura bisogna portarsi dietro per una camminata cosi lunga?
RispondiEliminagrazie
Ciao, una domanda pertinente: grazie!!!
EliminaSe hai gia`fatto qualche cammino in precedenza di certo conosci l'equipaggiamento.
In caso contrario ti rimando al sito di Oraiano:
http://www.pellegrinibelluno.it/index.asp?page=info-news/zaino
Comunque la differenza la fanno le temperature ed in questo periodo ci si deve aggiungere maglie pesanti
giacche a vento, piumino e quant'altro per affrontare il freddo.
Potrebbe sembrare, dopo avere fatto un cammino estivo, che il peso aumenti molto.
Per cio` mi riguarda, considerando quanto indosso, non piu` di 2,5 kg.
Trilli mi raccomando ... stringilo si, ma non soffocarlo ... deve fare ancora molta strada!
RispondiEliminaCiao belli!
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Eliminanon meriti alcuna risposta!
EliminaQuesto blog e`nato affinche`io potessi parlare di quel che sto facendo.
EliminaI commenti dovrebbero essere rivolti a questo.
Comunque qualsiasi cosa scriviate mi va bene che non sia offensivo naturalmente.
Quel che non mi sta bene e' che si attacchi qualcuno.
Ora cara Biancaneve il fatto che tu ti permetta di scrivere qualsiasi
cosa, puntando un commentatore in particolare, non mi sta affatto bene
se a te da fastidio che Trilli sia innamorata sono solo ed esclusivamente
problemi tuoi.
D'ora in poi andro`contro quello che e`il mio pensiero!
Ancora un commento od un attacco personale di qualsisi tipo non lo tollerero`!
Se la cosa non ti sta bene il mondo di internete e`grande!
Puoi sempre andare a sfogare le tue paranoie verso altri lidi.
Un saluto a tutti.
bleah!!!!
EliminaTrilly, è un personaggio immaginario creato da James Matthew Barrie nella sua popolarissima opera Peter Pan,
RispondiEliminaSi tratta di una piccola fata alata, compagna del protagonista Peter, per il quale nutre un amore ed una gelosia notevoli.
La caratteristica principale di Campanellino è la sua forte gelosia nei confronti di Peter, che la porta ad estremi quali cercare di uccidere la "rivale" Wendy, aizzandole contro i "Bambini perduti" dell'Isola che non c'è.
Grazie per l'aggiornamento.
EliminaBlocchero' i commenti anonimi!
Cara Trilli continua così che c'è bisogno di tanto amore in questo mondo ciao a tutti ondina -miosotis
RispondiElimina