mercoledì 29 maggio 2013

Primo giorno.

Arrivo e breve sosta a Stonehenge - 28/29 maggio.

A Steandsed vento freddo e pioggia mi "danno il benvenuto".
L'impressione che mi ero fatta di questi luoghi, ascoltando i molti che c'erano già stati, si dimostra esatta.
Fino a Londra pioggia, che continua sino verso le 16:00, ora della partenza del bus per Amesbury.
Prima grande delusione: la stazione dei bus di Victoria! A Tolmezzo era molto meglio quando era ubicata in piazza Centa, unica cosa positiva: le partenze e gli arrivi si trovano in due luoghi diversi.
Come tutte le grandi città del mondo Londra non si sottrae al caos, quindi, a me non piace!
Ma veniamo alle cose belle.
Arrivato ad Amesbury ed essendo tardi prendo un taxi che mi porta fino allo Stonehenge Campsite ove passerò la notte in tenda... e poi una seconda.
In cuor mio non vedo l'ora che arrivi domani per recarmi a vedere il sito archeologico.
Il ricordo, di quando bambino mentre mi guardavo i documentari in tv che parlavano di questo ed altri posti magnifici e poi la lettura forsennata dei libri di Peter Kolosimo, mi mette addosso una certa ansia ed emozione.
Mentre chiedo al taxista quanto sia lontano dalla strada principale il luogo, sopra gli alberi inizio ad intravedere dei grossi nuvoloni che squarciati dal vento lasciano passare, come in una gigantesca raggiera il sole raggiungendo il suolo in lontananza.
Non ho la prontezza di prendere la macchina fotografica, anche perché la batteria è scarica, che, passati gli alberi, davanti al magnifico sfondo che ho descritto si para nella sua magnificenza quel fantastico sito.
...la pelle d'oca è grossa come noccioline!!!
Purtroppo il traffico è molto intenso e non posso chiedere all'autista di fermarsi.
Peccato per la foto peccato veramente non avete idea di cosa fosse quello spettacolo, soprattutto perché giunto all'improvviso.
Arrivo al campeggio e mi sistemo con ancora quell'immagine negli occhi.
Qui incontro una coppia di amici che mi fanno gli onori di casa, ma sono pieni come delle gubane e parlare con loro è come farlo con un disco incantato, ma resisto un poco poi li lascio al loro beveraggio.
La giornata è stata intensa ed un fortissimo dolore di testa mi attanaglia, provo a dormire, fa freddo ed il sacco a pelo è leggero dormo vestito.
Passo una brutta notte con il dolore che a momenti si fa insopportabile.
Alle 6 il sole è già sorto ed illumina la tenda, dopo una notte insonne mi alzo.
Ricompongo il carretto mentre attendo di poter prendere il bus che mi porta ad Amesbury, conoscendo solo l'ora della prima fermata ed avendo perso il passaggio non aspetto oltre e mi avvio a piedi.
Mi fermo all'andata a visitare il sito archeologico le previsioni non danno bel tempo dalla tarda mattinata quindi preferisco non rischiare.
Se fisicamente non è come me lo aspettavo, dal punto di vista emotivo questo fantastico luogo sprizza energia verso ogni dove, c'è poco da dire, l'emozione che prende a girarci attorno, perché solo questo si può fare, è molto forte.
Naturalmente c'è molta gente e questo disturba un poco, anche se devo dire, cosa che mi ha molto sorpreso, l'atmosfera è disturbata dalla vicina A303 con il suo traffico, ma i visitatori sono tutti in silenzio che nemmeno in una chiesa, e non è un modo di dire.
Ci impiego pochi minuti a girarci attorno, scatto delle foto, quindi mi allontano con la speranza di poter andarci la sera per assistere da li al tramonto assieme ai due inglesi.
Verso le 11 arrivo ad Amesbury, prima cosa mi "fiondo" in farmacia, quindi al supermercato per un poca di spesa.
Il cielo si va rannuvolando e minaccia pioggia, ho lasciato i carica batteria solari sulla tenda, non vorrei vedermi costretto a comprarne altri, quindi taxi e via.
All'arrivo gli amici inglesi non ci sono più, quindi stasera niente tramonto sulle rovine e visto come si sta mettendo il tempo, mi chiudo in tenda a preparare il bagaglio.
Inoltre sul tardo inizia a piovere intensamente.
Domattina spero di poter partire presto per evitare il traffico che c'è sulla A303, oggi facendola a piedi ho notato che vi sono alcuni punti veramente pericolosi, ma un'alternativa l'ho trovata.
Ah dimenticavo, ultima cosa: il paese dove si trova il campeggio si chiama Berwick Saint JAMES!
Sarà un caso?!?!?
Alla prossima






3 commenti:

  1. Hola, good bye, ciao ... non so con che lingua salutarti ... forse è meglio, mandi Roberto.
    Prima tappa, primo blog, prime piogge.
    come sempre ogni cammino comincia con il primo passo.
    Vedo che dal mio sito, dove ti ho "linkato", nelle ultime 24 ore ci sono state 42 entrate nel tuo blog ... mi pare un buon inizio anche questo.
    Buen camino caminante.
    Oriano

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  2. Se è vero , ma non c'è da dubitare di Oriano, non camminerai solo. Saremo tutti con te in questa lunga " en bajada" verso casa. Sono interessatissimo a "capire" come ti trovi con il carretto esperienza nuova sia per te che per tantissimi di noi ( forse tutti). Facci sapere.Un abbraccione.

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