domenica 28 giugno 2015

Ventiduesimo giorno finlandese

28 giugno domenica da Kajaani a

Alle 07:30 mi sveglio e comincio i preparativi, che come sempre prendono oltre 30 minuti.
Penso al prossimo centro abitato che si trova ad oltre 30 km da dove mi trovo ed al fatto che dal precedente ne ho percorsi già 17.

Le distanze in questo paese rendono veramente difficile muoversi a piedi, speravo che scendendo la cosa sarebbe migliorata invece peggiora, non che mi interessi più di tanto ma il dolore al piede sinistro non mi da pace, tra le altre cose ci sono ben pochi posti ove potersi fermare ed oggi quelli che ci sono li trovo dopo pochissimi km dalla partenza.
Pur essendo diminuiti di intensità, i dolori continuano imperterriti arrivando ad un certo punto ad interessare anche il polpaccio, ma vado avanti senza forzare.

Il tempo è decisamente buono per camminare, nuvoloso con puntate decise del sole, vento sia in una che nell'altra situazione, cammino in maglietta maniche corte.
Oggi è domenica ed il traffico è decisamente intenso, paragonato ai giorni scorsi.
La strada non cambia, o meglio il panorama cambia di poco, ora tra pinete ed abetaie, ogni tanto, spunta qualche fattoria, un paio veramente grosse.
La temperatura comincia a salire, anche se è meglio non dimenticare che mi trovo a pochi km a sud del circolo polare.

Mi mancano i tramonti, tutta questa luce comincia ad essere pesante, comincia a far sballare la bussola, soprattutto la sera, assolutamente fuori luogo quanto son uso dire: Parto quando sorge il sole e mi fermo solo al tramonto!
Significherebbe stare sveglio a camminare per oltre 2 mesi e mezzo.
Il tempo meteo poi, le previsioni sono di un'inaffidabilità spaventosa, da quando son qui hanno le hanno imbroccate un paio di volte.
Certo che peggio della costa inglese non c'è, ma pure qui vi posso garantire che...
Oggi ad un paio di km da Sukeva, mi fermo a guardare indietro, il cielo è nero ed il grigiore che ne fa da contorno è la pioggia che scende in maniera decisamente copiosa.

Davanti a me si vedono degli ampi sprazzi di cielo sereno, il tempo di pensare che mi mancano un paio di km all'arrivo, che me li faccio sotto una pioggia intensa condita da forti folate di vento. 
Mi fermo al bar del distributore, riposo e "messa giù" della pagina di ieri e perché no, anche parte di quella di oggi.
Passata un'ora mi rimetto in cammino, tempo di fare 200 m e mi ribecco il diluvio di prima se non più intenso, ma di più breve durata, fa un poco rabbia il fatto che mentre ero seduto al tavolo il sole splendeva.

Il dolore al piede si intensifica, sparisce, mi prende altre parti della gamba, non ci capisco nulla, Dopo circa 8 km vedo l'insegna di un campeggio, chiedo il prezzo, il migliore fino ad ora, mi fermo perché voglio farmi una dormita megagalattica.
Problema, non trovo una lavanderia a pagarla oro, anche arrangiarsi non è che vada molto bene con questo tempo, ma si fa. 

Ventunesimo giorno finlandese

27 giugno sabato da Ristjiarvi a Kajaani

Durante notte ha piovuto, non molto a dire il vero ma quel poco che è bastato a dare molto fastidio nel rifare la tenda.
                                    Dopo quasi un'ora arrivi li e non la trovi

La statale 5 continua ad essere quanto di più noioso che si possa pensare e se a questo si aggiunge il fatto che il traffico è in aumento...
Unica nota positiva il grosso distributore con un'altrettanto grande area di servizio, qui sosto per almeno un'ora, giusto per scrivere la pagina precedente, fare colazione, fanno delle ciambelle e dei crafen ripieni di marmellata di mirtilli o crema..., e far si che le vesciche, che camminando si acquietano, comincino a farmi vedere le stelle.

Bastano poche centinaia di metri affinché tutto ritorni nella normalità, ma in questa fase di distensione qualcosa succede.
Una fitta molto dolorosa, all'esterno del piede sinistro, sotto il malleolo e più vado avanti e più il dolore si diffonde fino al polpaccio, mi fermo per qualche minuto, ma nel posto ove mi trovo non è pensabile trovare qualche cosa.

Mi trovo sulla pista ciclabile che per fortuna accorcia di circa un km l'arrivo la centro città, come se non bastasse piove con forte intensità, il che non aiuta.
Italo intanto pare abbia trovato un albergo, ma non mi dice quale e so solo che lui si trova in piazza, però Kajaani fa almeno 30000 abitanti.

A fatica arrivo su quella che presumo essere la piazza principale, e indovinate un poco: c'è un laghetto, mi guardo un poco in giro, non vedo facce conosciute, mi appropinquo ad una farmacia, comincia a chiedere informazioni, un panino con un mucchio di jalapeno sott'aceto.

Dopo un'ulteriore ora di riposo mi avvio verso l'uscita della città in direzione Helsinki.
Percorro alcuni km una sosta per una tazza di te e probabilmente cenare, e leggo quanto ha scritto Italo, che poi fa il paio con quanto scritto da me sulla pagina di ieri.

sabato 27 giugno 2015

Ventesimo giorno finlandese

26 giugno venerdì da Kangasjonen LeirintaÄ a Ristjiarvi

Pessimo: non ho dormito tutta la notte.
Italo se n'è andato alle 02:30 e nonostante non ci sia il suo russare che "sfonda" pure i tappi per le orecchie non riesco a dormire.
Mi trascino fino verso le 07, quindi mi alzo, rifaccio per l'ennesima volta lo borsone verso le 08 parto.
Chiaramente non è il massimo camminare in quelle condizioni, soprattutto se a questo aggiungo qualche cosa che non capisco e va oltre la mancanza di sonno.

Reagisco comunque e vado avanti.
Il percorso, inutile dirlo, cambia ben poco, unica cosa che noto di diverso sono le dimensioni delle betulle, il cui tronco si fa sempre più grosso.
Oggi percorro, fiancheggiandolo per diversi tratti, un grande e lungo lago che ha a fare da contorno alcune belle aree di parcheggio.

Verso mezzogiorno il malessere è generalizzato ed amplificato dalla cattiva idea che ho avuto di mangiare della frutta disidratata a questo si aggiunge un'urgente bisogno di "meditazione catartica" che alla fine si rivela essere il problema di tutto.
Riprendo con nuove forze e fatta una sosta ad solito distributore con annesso bar, per mangiare e bere qualche cosa di caldo, continuo in direzione Kajaani.
A Ristjiarvi ad aspettarmi c'è Italo, lo so tramite Radio Manu, pare sia un poco arrabbiato perché ancora non l'ho raggiunto, ma va un poco te, mica son "Super Italo" io, oltre 5,2 km di media non li faccio, e poi è partito 5 ore e mezza prima di me.

Nelle mie intenzioni c'è quella di iniziare a camminare con i miei ritmi, sono troppe le cose che dopo quasi 1000 km non si sono sistemate al dovuto modo: quindi decido di camminare fino verso le 22, quindi domani a Kajaani, arrivare presto, trovare una lavanderia quindi proseguire altri 10 km.
Italo che si è tanto preoccupato di me al punto di voler cercare una sistemazione, e quando gli dico che continuo mi risponde: "ma sarai costretto a mettere giù la tenda!", quando per me è giunta l'ora di fermarmi, in un atto di... non so come definirlo decide di fare altri 40 km.
                                               ...zzo c'hai da guardare?

A questo punto capite le sue definitive intenzioni me ne vado per conto mio, mantenendo il mio ritmo senza scannarmi per chicchessia, che vada più piano o più veloce.
Non soffro di voglia di protagonismo, se qualcuno mi passa avanti, in maniera corretta, non mi sento offeso, non devo arrivare primo e non ho premi da ricevere, se lui si sente attaccato da me, quando gli ho proposto di fare assieme questo cammino bastava dicesse di no, l'avrei capito più che bene, anzi!!!
Comunque la serata la finisco in tenda con patatine e cola con rum!

La giornata è stata splendida dal punto di vista meteo.

giovedì 25 giugno 2015

Diciannovesimo giorno finlandese

25 giugno giovedì, da Suomussalmi a Kangasjonen LeirintaÄ

Aiutatemi, non capisco: si può pensare di allungare, di 350 km circa, in pratica scendere verso Helsinki per strade secondarie, un percorso già così lungo, quando non si vuole nemmeno farne 2,7 per tornare a dormire in un letto, al caldo, scegliendo di fare la notte, probabilmente, in bianco in un distributore. 

C'è in me qualche cosa che non va, non riesco a comprendere l'animo umano nemmeno nelle sue cose più semplici?
Giornata che inizia tardi, ieri sera avevo pensato che oggi sarebbe potuta essere la giornata di riposo, invece come già scritto, l'Italo ha voluto proseguire.

Se ieri la scelta di non fermarsi è stata dettata dal fatto che non avevamo soldi "liquidi" e che poi il tempo era decisamente migliorato, oggi c'erano tutte le prospettive affinché si sostasse: tempo autunnale, in paese c'è il bancomat e pure la lavanderia, ho quasi l'impressione che le cose che propongo non vadano bene solo per il fatto che sia io a proporle.

Questo continuare a fare tappe da 70 km e poi il giorno dopo da 20, mi sta sfibrando, io non sono abituato a saltare di pal in frasca, io media di 55 km al giorno, se oggi ne ho fatti 65, domani per riposare ne faccio solo 45.

Non so fino a quando resisterò, una cosa è certa, da Tallin in poi procederò con il mio passo e non aspetterò più nessuno!

La breve camminata odierna termina in quel del campeggio poco fuori dal paese, sperduto nella foresta, con però buoni prezzi.

Diciottesimo giorno finlandese

24 giugno mercoledì, da Ruhtinansalmi a Suomussalmi

A dispetto delle previsioni, il tempo non è così male, il cielo è si nuvoloso, ma c'è un fresco venticello e non minaccia pioggia.
Partiamo dal piccolo bar del distributore del paese, si comincia con il fare parte del giro del lago, la cosa strana è che questa strada non è contemplata da nessun sistema GPS, in pratica non esiste, strano perché in parte è conseguenza della 843.

Questo, evidentemente, ha avuto qualche influenza sugli abitati del luogo: non ci sono case per oltre 50 km!
Il traffico scarso aiuta molto, inoltre a tratti esce il sole, anche se coperto da una specie di velo lattiginoso, e per la prima volta cammino in maniche di camicia, temperatura decisamente gradevole.
Quanto si mostra lungo il tragitto non ha nulla di diverso rispetto ai giorni scorsi: due file di alberi posti al lato della strada che ne fanno da contorno, ogni tanto qualche tratto disboscato lascia intravedere la foresta che si estende in lontananza.

Tra la vegetazione si cominciano a vedere dei pioppi ed altre piante atte a vivere in più basse latitudini.
Il cambio di temperatura effettivamente si è iniziato a sentire da alcuni giorni, ma le bizzarrie di questo tempo paiono quelle del nostro aprile.
Oggi il caldo ha portato con se le zanzare a mucchi, ce ne sono di diversi tipi e dimensioni, una in particolare, della quale me ne aveva parlato ieri sera un locale, ha degli strani effetti, è tra le più piccole, dopo la puntura si cominciano ad avvertire delle vampate di calore che, dal punto nel quale si è stati colpiti, si irradiano verso la testa, cosa alquanto sgradevole che qui ho provato.

Il sole diretto ed il vento le tengono lontane, ma sfortunatamente le due combinazioni di rado ci sono, oppure può anche capitare di vedere gli alberi a pochi metri da me mossi dal vento e dove mi trovo nemmeno una bava.

Verso le 16 arriva la pioggia, mancano ancora tanti km alla meta, piove a dirotto, oppure con delle leggere goccioline che pare di camminare tra la nebbia, a momenti il cielo sullo sfondo pare voglia aprirsi con degli squarci di azzurro che ben fan sperare, purtroppo è solo finzione, e continua a piovere.
In uno dei momenti di pausa arrivo a Suomissalmi, all'inizio del paese c'è un campeggio, mi fermo, prendo lo chalet da 2 nel caso Italo arrivi, tempo di cenare, scambiare due "chiacchiere" con Manuela e dirle di informare il "disperso" dove mi trovo e che c'è un letto anche per lui.

Alle 04:30 accendo il cellulare e trovo il messaggio di Manuela, ricevuto alle 00:08, che mi avverte del fatto che Italo ha letto il messaggio poco prima, mentre già si trovava al distributore, (2,7 km più avanti) e che avrebbe cercato di trovare da dormire li in qualche modo perché non se la sentiva di tornare indietro.
Bah!!! 

martedì 23 giugno 2015

Diciasettesima giornata finlandese

23 giugno mercoledì da Hossa a Ruhtinansalmi

Vorrei iniziare con una precisazione a coloro i quali scrivono o rispondono alla pagina pubblicata, non è che non rispondo perché non leggo, anzi vado spesso a verificare se ci sono delle risposte, il fatto è che purtroppo, la fatica è, nonostante tutto, tanta e mi devo dedicare al recupero delle forze.

Scrivo la pagina, mentre cammino sulle brevi soste magari posto una foto su facebook  e se permettete scambio alcune "chiacchiere" con la Manu, la sera, che sia in tenda o come adesso al caldo delle coperte, mentre piove, cerco di mettere giù la pagina e lo faccio con molta fatica, mi addormento di solito, e finisco l'indomani.
Quindi scrivete pure io vi leggo magari in un giorno di pausa darò una risposta a tutti.

Giornata quella di oggi che comincia con una novità: la notte ha fatto caldo al punto che ho dormito scoperto fuori dal sacco a pelo.
Come da previsioni il cielo è nuvoloso e fa freddo, ma non al punto da tenere in "casa" le zanzare.
La sosta caffè la faccio presso il bar dell'albergo del paese, qui oltre a finire e pubblicare la pagina di ieri ricarico il cellulare, ieri sera ero così stanco che non ce l'ho fatta ad uscire dalla tenda per prendere la batteria di scorta nel saccone.
Quindi, ricevuto il messaggio da "Radio Manu" che Italo era andato oltre il paese e che non era riuscito a fare spesa, mi prendo pure quest'incombenza.

Descrivere il paesaggio oramai è diventato di una noia megagalattica, tra le altre cose con il tempo di oggi nemmeno le renne si vedono, solo le zanzare.
Dopo circa 25 km "prendo" Italo, ci fermiamo per un tè, cosa che si trasforma in una comica.
Fino a pochi giorni fa, Italo, si bullava del fatto che le zanzare a lui non lo toccavano, oggi sembrava che tutte fossero addosso a lui, una è riuscita pure a pungerlo sulle natiche attraverso pantaloni e mutande.
Mancano pochi km al prossimo paese, c'è un grosso bivio che ci mette in crisi, controlliamo le cartine e decidiamo di proseguire in direzione Ruhtinansalmi, qui quantomeno c'è un distributore con bar. 
Appena entrati in paese c'è un negozio, sicuramente otterremo delle informazioni.

Tra l'altro chiediamo di campeggi, la signora ci dice che se vogliamo possiamo piantare la tenda sul suo terreno, usufruire della doccia, della cucina e della sauna, il tutto per 10 euro a testa, invece decidiamo di spenderne 20 e starcene al caldo a dormire su un letto con tutte le altre comodità.
Tra le altre cose la scelta è dovuta pure al fatto che da alcuni giorni mi porto dietro una vescica al piede sinistro che diventa ogni volta che la svuoto più grande, non vorrei rischiare di trovarmi con la parte anteriore del piede senza pelle, e se domattina piove come in questo momento abbiamo deciso di fare la prima giornata di riposo.

Al negozio abbiamo trovato della salsa di pomodoro che si rivela buona, quindi per cena farfalle all'arrabbiata, senza formaggio però
Una bella abitudine dei finlandesi è quella di portare le lattine vuote in negozio e per ogni lattina ricevono 15 centesimi di euro, da noi ti fanno pagare il servizio a son di soldoni ed è pure scarso!

Sedicesima giornata finlandese

22 giugno, lunedì da  Sud Kuusamo Posu area ad Hossa

La giornata promette bene, il cielo è sereno e tutto pare volgere al meglio.

Parto alle 08 e dopo avere salutato i proprietari dell'albergo mi avvio, Italo è già per strada dalle 03:30.
Per la prima volta non metto la giacca, nonostante il vento si sta bene, non mi fido però a mettermi in maniche corte e pantaloni corti, infatti ogni tanto, quando qualche nuvola copre il sole, vengono i brividi dal freddo e tra l'altro non è abbastanza freddo a che le zanzare stiano al loro posto.
                                         La barriera s'è spostata.

Dopo una quindicina di km imbocco la Via Karelia, o meglio ci proseguo dato che la nuova strada, la statale 5, è una specie di scorciatoia abbastanza recente e lungo la quale nessuno pare abbia "piantato" alcunché, in pratica come mi ha detto l'albergatore: 120 km di nulla!
Già qui la situazione solitudine la dice lunga, se a questo ci aggiungiamo quanto sopra...
                                      Ognuno mostra quel che ha!

La strada 843 è decisamente più bella, seppur stretta è decisamente poco frequentata e le case lungo il suo tragitto sono diverse.
Dopo la dormita di stanotte ho le gambe che girano a mille, dopo quasi 35 km, momento che di solito mi mette in crisi, sto ancora bene e potrei continuare per altrettanti km.
il paesaggio non cambia e non cambiano gli animali che ci vivono, ma non riesco a vedere l'alce.
AD un certo punto in cima da una delle solite salite, intravedo in lontananza una barriera che ostruisce la strada, cominci a pensare: "ecco ci siamo è un controllo militare." prendo lo zoom e guardo, è una barriera che chiude completamente la strada, mi azzardo ad andare avanti.

Dopo circa un minuto vedo la barriera che si muove, riguardo: un gruppo di renne che si erano messe in riga.
Proseguo e dopo avere fatto scorta d'acqua ricevo informazioni riguardo ad Italo, mi dicono che l'hanno visto, lungo la statale 5, mi preoccupo, ma dopo pochi km eccolo che mi appare davanti.
Lo raggiungo ci fermiamo per un tè quindi io proseguo quasi fino ad Hossa, lui piazza la tenda a 17 km dal paese.

Trovata dell'acqua nei pressi degli uffici del parco piazzo la tenda.

domenica 21 giugno 2015

Quindicesima giornata finlandese

21 giugno domenica da Kuusamo a Sud Kuusamo Posu area

Il territorio del comune di Kuusamo è decisamente ampio se non riesco a definire in maniera particolareggiata la località nella quale mi trovo.

Oggi come in altri giorni, la pioggia l'ha fatta da padrona, ha iniziato stamane verso le 07 ed ha continuato fino al tardo pomeriggio, con misto qualche fiocco di neve nella mattinata.
Naturalmente questo influenza in modo decisivo le nostre scelte riguardo alle soste.

Controllando la cartina abbiamo la desolazione davanti a noi, e dopo 4 ore sotto la pioggia intensa ed il freddo che comincia a prendere piede, la vista dell'Hotel-campeggio KUSAMOPORTI tira un poco su il morale, quantomeno ci si può bere qualche cosa di caldo.

Mentre aspetto Italo chiedo, mettendo le mani avanti, il costo di una stanza o di un bungalow, il prezzo è decisamente potabile e non appena arriva il compare prendiamo la stanza.
Siamo partiti in ritardo, in quanto i supermercati qui aprono alle 12 la domenica, ed in considerazione che staremo almeno 4 giorni in una zona poco servita e trafficata, ci siamo visti costretti a fare spesa.

La strada è la solita statale, ma questa volta il traffico è intenso in entrambe le direzioni e considerando che probabilmente più andremo avanti e più aumenterà, si rende d'obbligo il fatto di cominciare a pensare a dei percorsi alternativi, pure di fare in modo che Helsinki sia di solo passaggio, considerando i costi decisamente elevati. 
Le foto ci saranno lo stesso.

Quattordicesima giornata finlandese

20 giugno, sabato da Hautajarvi a Kuusamo

Altra tappa da incorniciare.
Approfitto del letto fino all'ultimo momento, Italo è già partito verso le 05, preparo il poco che mi resta e mi avvio alle 07:40
                                Ecco il segnale che indica il Napapiiri.

L'intenzione è di far in modo di essere a Kuusamo per domani presto, oggi qui si festeggia la festa pagana (contadina) del solstizio d'estate e tutti gli esercizi, compresi bar e ristoranti sono chiusi, dovessimo arrivare a Kuusamo dopo le 18 rischieremmo di trovare tutto chiuso pure domenica.
Il paesaggio cambia poco, solita strada statale incastonata in una lungo infinita fila di alberi che si alternano o che spartisco lo spazio al bordo della strada.

Altra cosa, per il pericolo presentato da renne, alci ed altri grandi animali, il limitare del bosco va diversi metri oltre la carreggiata.
Giorno di festa e c'è poco traffico, ancor meno di quello già scarso, lungo la strada, dalle poche macchine che transitano, arrivano continui saluti. vedo una bandiera italiana all'ingresso del piazzale di un allevamento di cani, è troppo presto per andare a chiedere un caffè.

Dopo la giornata di riposo, ma soprattutto dopo la sonora dormita, le batterie sono cariche, il passo è leggero e rapido e la velocità farebbe impallidire i critici del muoversi lenti: ma porca l'oca, anche se vado a 5 kmh dove sta il problema, sono a piedi!!!
25 km più o meno e raggiungo Italo.
Lui se la prende comoda anche se oggi, dopo il pomeriggio passato a dormire e la notte pure, lo vedo pimpante come poche volte in questi giorni, è deciso ad arrivare a Kuusamo per le 07 di domattina.

La giornata, tra le altre cose, è splendida, in pratica è la prima senza pioggia da quando abbiamo iniziato, anche se, non appena le nuvole coprono il sole si gela.
La breve sosta per il pranzo e quella più lunga della cena fanno da corollario ad una bella giornata che ci ha portati ad attraversare Ruka, un centri sciistico della zona.
Dopo la pausa cena mi riavvio, sono le 20 circa e mancano 30 km, ne abbiamo percorsi circa 40.
Effettivamente Italo ci arriva per le 07, io ci sono arrivato verso l'una, ed ho piantato la tenda a 6 km dal centro tra due campeggi.

Mentre scrivo queste righe siamo seduti al bar di un distributore, fuori piove e sui vetri assieme alle gocce che sbattono si rivelano dei fiocchi di neve.

venerdì 19 giugno 2015

Tredicesimo giorno finlandese

19 giugno venerdì da Poropuisto ad Hautajarvi

Dopo la giornata di ieri e la seguente nottata, deciso a farmi una sonora dormita mi accampo e mi metto a dormire, Italo prosegue.
Lunghissima è la dormita, sono in piedi dopo 45 minuti.
Mi riavvio in direzione Kuusamo, ricevo dopo un paio di km, tramite il ponte radio che Manuela tiene tra Italo e me, un messaggio di Italo che dice più o meno: "Ti aspetto al km 100 che ho trovato un bel posto!"
        Si cucina il salmone per strada, si cuoce e si affumica, un'ora di cottura.

La strada è sempre la stessa, un continuo saliscendi tra i boschi, oppure, come in questo caso, si attraversa il centro di villeggiatura di Sallatunturi.
Come in tutti i centri abitati un poco grandi, una pista ciclabile accompagna nell'attraversamento.
Le strade finlandesi sono decisamente belle e ben curate, in questi quasi 600 km abbiamo visto un solo buco nell'asfalto, il traffico è sicuramente scarso, ma volendo considerare le condizioni meteo che devono sopportare, sono decisamente ben fatte e curate.
         Barriere anticarroarmato, ricordo della seconda guerra mondiale.

L'educazione alla guida che hanno i finlandesi, ma gli stessi norvegesi, ha qualche cosa di sublime: mai sentito il suono di un clacson, nemmeno quando si fanno stupidaggini, mai; camminiamo lungo le strade, bene, quando ci incrociano si spostano sulla corsia opposta e se per caso arriva un altro mezzo, cosa decisamente poco probabile, si fermano anche se noi ci si sposta fuori dalla carreggiata; infine i semafori, e qui ragazzi..., ci è capitato diverse volte di attraversare la strada, loro se ti vedono arrivare all'attraversamento e tu ci sei a meno di 10 metri, si fermano senza protesta alcuna, senza che la tua eventuale lentezza gli dia fastidio.
In questi 15 giorni abbiamo visto tre pattuglie di polizia, di queste una in Norvegia.
                                       Piccolo chalet che da sul lago.

La gente, specie nei piccoli centri o quelli che abitano in case isolate, a prima vista, non sembrano molto socievoli, ma se riesci a parlare con loro, pure se parlano solo il loro idioma, si aprono come libri, disponibilissimi ad aiutarti.
Le strade, se proprio vogliamo trovare un difetto, diciamo che nelle tante piazzole di sosta ben poche volte vi abbiamo trovato una panchina o qualche cosa ove poter fermarsi per una sosta pure mangereccia.
Italo mi sta aspettando in una queste, c'è una bella tettoia, con all'interno un tavolo e due panche allegate, lui dice che si sta bene anche a dormire, le panche sono lunghe 160 cm e larghe circa 30 io solo lungo 182 e le spalle 60, lui ci dorme bene, io no, anzi, mi vengono pure i crampi alla coscia destra.
                             Lago che da sul piccolo chalet di prima.

Alla fine lui si fa una dormita di circa 4 ore, russando che pare debba tagliare legna per due inverni, mentre io mi arrabatto a cercare di stare in equilibrio, alle 22:30 ci muoviamo.
Dopo circa 2 ore trovo uno spiazzo pianto la tenda, mi metto giù, mi sveglio alle 07 e riparto.
Italo a bordo di una vettura mi viene incontro, mi dice che a circa 4 km c'è un bel posto ove fermarsi.
E' la reception di un parco, dopo avere preso confidenza con le impiegate queste ci trovano un posto ove pernottare: uno chalet da favola, tutto in legno, corredato di tutto punto e con inclusa pure la sauna.
                                              Oche in volo.

Dopo una settima ci si doccia, finalmente, si fa il bucato, c'è anche l'asciugatrice, alle 22 mi metterò giù e mi costringerò a dormire fino domattina alle 06 - 07.

giovedì 18 giugno 2015

Undicesimo e dodicesimo giorno finlandesi

17/18 giugno mercoledì e giovedì Savukoski - Poropuisto

Tappa particolare questa, che ho deciso di unire in quanto svolta in un'unica soluzione benché distribuita su due giorni.
La sera prima ero così stanco che nemmeno me ne ero accorto, questa famiglia ha il libro degli ospiti e quello sul quale ho scritto è il numero 6, un vero porto di mare, fantastici!
Alle 08 dopo i saluti e le foto lasciamo quella splendida ed accogliete casa.

Subito due problemi, lascio indietro la mia "cucciola", o me tapino, ma nemmeno il tempo di 100 m e sono sulla via del ritorno, secondo, il telefono non funziona, lo schermo è scuro non va, non riesco a capire, vado ad intuito, in qualche modo lo spengo e lo riaccendo, tutto funziona.
La giornata ricalca quelle due precedenti, pioggia anche se con meno intensità, ci aspettano tanti km di sola strada senza il conforto di qualche bar, negozio o distributore.
La sera prima si commentava il fatto che una terra così è per gente forte, c'è poco da fare, ci vuole tanto, ma tanto coraggio, il verde dopo un poco diventa fastidioso, alberi, laghi e cielo, se ti va di lusso vivi in un piccolo centro abitato, se ti va bene il tuo vicino abita ad un centinaio di metri da casa tua, altrimenti sei solo in queste lande desolate.

Camminare lungo queste strade, con infinite file di alberi a farti da contorno, dopo un poco, se non reagisci in qualche modo, ti opprime.
Sperare di vedere qualche animale che interrompe questa monotonia, udire l'abbaiare di qualche cane, che ti fa pensare a qualche casa vicina, case che nemmeno ti accorgi ci siano, almeno sino a quando non le vedi sbucare tra la vegetazione.
I lunghi rettilinei che pare non finiscano mai, lo sconforto che ti mette addosso il vedere passare una vettura, seguirla con lo sguardo ed avere l'impressione che non arrivi mai alla curva che interrompe questa infinita striscia di asfalto.
Altro diversivo è l'alternarsi del tipo di alberi lungo la strada, ma è consolazione da poco.
Allora ti immergi nei tuoi pensieri per cercare di venirne fuori, e se a volte questo ti è di aiuto, altre è come gettare benzina sul fuoco.

Questa tappa raccoglie in se tutto questo e considerando a momenti la stanchezza, a volte lo amplifica, la voglia di mollare è sempre li, dietro l'angolo.
Ci sono però alcune cose che fan si tu sappia resistere, magari solo piccole cose, ma che in quel momento valgono un'infinità.
Me lo avevano detto, e tra me pensavo che "Dai sei solo tu a dirlo!", me lo hanno detto una seconda volta e la cosa comincia un attimo a prudere, poi lo senti per la terza volta, ciò non ti da alcuna certezza, anzi, ma una certa punta d'orgoglio magari: E' la prima volta che queste persone, anziane per di più, quindi che conoscono bene il territorio, come il Pastore protestante ad esempio, vedono o sentono parlare di qualcuno che attraversa queste terre a piedi!
Tutto da verificare, per carità, ma concedeteci questa piccola soddisfazione.

Naturalmente questo implica pure che siamo le prime persone che percorrono l'IRON COURTAIN a piedi per intero, o almeno ci provano.
Ecco queste piccole cose ti mettono di buon umore, fanno si che la voglia di continuare sia sempre  ben desta.
Poi ci sono alcuni luoghi e certi momenti che rafforzano ancor di più questa voglia, il lago di Salla questa mattina ad esempio, dopo una così lunga camminata vederlo, scattare alcune fotografie è stato decisamente rigenerante.
L'arrivo in un centro abitato, il vedere ed incontrare delle persone, fraternizzare, spiegare cosa si sta li a fare, vedere le persone veramente interessate oltre che meravigliate, tutte piccole cose che aiutano.
E' vero, passare da un commento come quello di ieri a questo, la cosa sa decisamente di poca chiarezza, non è certo segno di lucidità, ma è così, l'umore cambia da un momento all'altro quando quando ci si trova specie in situazioni come questa.

Qui all'area di parcheggio ove siamo fermi c'è fermato un ciclista il quale ci ha dato alcune informazioni circa la tappa di domani, vedremo.