martedì 13 agosto 2013

Da La Storta al Vaticano

Da La Storta al Vaticano 13 agosto 18 km totale 2823

Tappa breve ma intensa.
Traffico scarso, considerata l'ora, e tragitto senza scossoni.
Partiamo alle 06 ed arriviamo verso le 09:30.

La grande difficoltà di oggi è stata ricevere il premio per la raccolta punti fatta sulla Via: il testimonium.
Nel tempo in cui aspettavamo di ricevere l'attestato, uno dei ciclisti che si trovava in attesa assieme a noi, con il quale, come sempre si parla del proprio tragitto, mi dice che nel frattempo avrei potuto fare oltre 10 km, vero!

Comunque ricevuta la pergamena, siamo andati assieme a Jaime (Giacomo lo spagnolo) a "tomar una cervecita" per festeggiare nel nostro piccolo.

Quindi lungo un percorso di oltre 4 km ci siamo recati presso l'ostello sito al Testaccio.
E qui finisce questa avventura del signor e signora Bonaventura!

Un caro saluto a tutti.
Manuela e Roberto.

Ad ottobre la prossima.
Mandi mandi e po mandi!!! 

lunedì 12 agosto 2013

Da Campagnano Romano a La Storta, Roma.

Da Campagnano romano a La Storta 12 agosto km 25 totale 2805

Tappa che secondo la vecchia guida in nostro possesso dovrebbe essere molto corta.
Fino a Formello tutto ok, il percorso inizia con una bella salita che ci porta dai 300 mslm di Campagnano fino ai 386 dove è situata la piscina del paese.

Quindi iniziala discesa verso i 323 metri di Formello ove facciamo la prima sosta della tappa, stamane siamo in compagnia di due ragazzi di Bergamo, Davide ed Alberto.
La ripartenza ci fa attraversare la parte vecchia del paese e lungo una ripida scalinata ci porta nel fondo di una ripa da dove il sentiero inizia a svilupparsi nella campagna.

Dopo alcune centinaia di metri veniamo superati alcuni ciclisti che svoltano destra lungo una stradina sterrata,  mentre noi camminanti con un'angolata svolta a sinistra ci immettiamo lungo il sentiero che con un continuo saliscendi, incontri con animali, tra questi una splendida serpe, e cambio di fondo ci porta alla base della salita che arriva ad Isola Farnese.

La salita mette a dura prova la nostra resistenza al calore e non tanto alla fatica che oramai si sente ben poco.
Dopo la partenza al fresco l'arrivo è di tutt'altra pasta, e tra le altre cose, basandoci sulla guida in nostro possesso,  non abbiamo nemmeno fatta sorta d'acqua, che per fortuna, arrivando in paese, troviamo sgorgante e fresca da un paio di fontane poco prima di arrivare sulla Cassia.

Qui giunti sostiamo al primo bar, quindi dopo avere telefonato all'ostello, ci appropinquiamo alla ricerca del luogo del meritato riposo.
Ancora non sazi d'acqua, dopo esserci sistemati, usciamo per recarci al supermercato ad acquistare alcuni kg di anguria e scofanarcela seduti di fianco al supermercato, all'ombra ed in ottima solitudine.
La sera usciamo un piatto di penne all'arrabbiata ed un'insalata.

Domani arriviamo alla meta finale.    

Da Sutri a Campagnano romano

Da Sutri a Campagnano romano 11 agosto km 29 totale 2780

Oggi sono solo 17 km quindi si parte verso le 07, incredibile ma vero, facciamo colazione al bar che è già aperto.
Per i credenti c'era la moltiplicazione dei pani e dei pesci, per i miscredenti come noi ci deve essere la moltiplicazione dei km. Tra le altre cose questa tappa deve avere molti polsi, caviglie, gomito e ginocchia.

Scendiamo quindi verso l'Cassia, qui breve sosta per riuscire a fare delle foto all'anfiteatro romano di seguito decidiamo, essendo la guida che abbiamo vecchia di 9 anni, di seguire la Via.
Ci inoltriamo lungo una strada alla sinistra della statale ed iniziamo a zigzagare per i campi.
A Monterosi, secondo la guida e secondo la segnaletica stradale, dovrebbero mancare meno di 9 km, quando ci arriviamo sono ben oltre 13 , pur considerando che seguendo uno dei miei GPS ho accorciato il percorso.

Comunque verso le 10:15 ci rimettiamo in marci, e questa volta la Via è d'obbligo in quanto la Cassia diventa una superstrada senza corsia d'emergenza a 4 corsie.
Il tracciato comunque è molto piacevole, escludendo il forte calore, e si muove attraverso la campagna nel parco provinciale della Veio.

Ad un certo punto come per incanto udiamo delle voci ed avvicinandosi al luogo di provenienza dei suoni,ci ritroviamo in un'area, che all'interno del parco viene usata come luogo ludico.
Qui troviamo dell'acqua fresca il corso di un fiume che nel suo correre fa delle piccole cascate e qui ci fermiamo per alcuni minuti riposandoci e facendo delle foto, il luogo è frequentato da moltissima gente.
Riprendiamo la strada che con il caldo diventa sempre molto più difficile.   

Per fortuna gli alberi non mancano, anche se il percorso è molto tortuoso e su strada battuta non sempre liscia.
L'arrivo a Campagnano è una vera sorpresa, arriviamo da dietro e ci si presenta come una visione da favola, favola che si smoscia non appena iniziamo la dura anche se breve salita al centro abitato.
Non appena arrivati troviamo l'olandese, che dall'alto della sua guida (OUTDOOR) ci da delle utilissime informazioni riguardanti il centro del paese.
Ed anche oggi la moltiplicazione c'è stata!

Sosta al bar per dissetarci quindi alla parrocchia.
Domani non abbiamo idea di dove arrivare, se fermarci alla Storta o arrivare direttamente a Roma, domani sapremo. 

sabato 10 agosto 2013

Da Viterbo a Sutri

Da Viterbo a Sutri 10 agosto km 31 totale 2751

Gli scrosci di pioggia di ieri hanno decisamente rinfrescato l'aria, stamane è bella frizzante.
Ci muoviamo alle 05:50 scendendo verso le mura della città, troviamo un bar già aperto quindi sosta per una veloce colazione, passiamo di lato alla recinzione del centro e giunti davanti al bivio per Ronciglione ne prendiamo la direzione.

Abbiamo scelto la variante dei Monti Cimini.
Dopo un paio di centinaia di metri svoltiamo a destra in direzione di San Martino al Cimino e su un breve tratto di asfalto, tra le case di una zona residenziale, inizia la salita che ci porta ad incrociare la SP 80.

Prima però di immettersi sulla strada di cui sopra, la Via attraversa un bellissimo bosco, variegato di vegetazione, su un sentiero tortuoso e poco ben delineato.
Il sentiero sfocia in una radura recintata, ove pascolano dei cavalli che ci si fanno incontro seguiti a breve distanza da due cani abbaianti, per continuare su una boschiva fino alla citata SP80.
Da qui ancora un paio di km in salita quindi la breve discesa verso il paese di San Martino, breve sosta e ricominciamo a salire, dapprima lungo la SP81, di seguito su una strada nel bosco.

Continuiamo a salire, con la strada che attraversa una meravigliosa faggeta, raggiungendo quota 911 slm, quindi la lunga ed impegnativa discesa fino a Casaletto.
Questo tratto di strada costeggia il lago di Vico che però si può vedere solo attraverso alcuni piccoli squarci tra la vegetazione.
Qui, dopo esserci fermati a bere ad una fontana, prendiamo la strada parallela alla SP81 ed attraversando la campagna giungiamo a Ronciglione.

Mancano ancora oltre 7 km all'arrivo, è quasi mezzogiorno e l’ostello apre verso le 15:30 decidiamo per un'ulteriore sosta.   
L'ultimo tratto come quello da Casaletto a Rociglione, lo percorriamo attraversando delle grandi coltivazioni di nocciole, prodotto tipico del luogo.
A Sutri ci arriviamo verso le 14:45, anche oggi il caldo ha messo ko Manuela, d'obbligo l'attesa sulle panchine davanti all'accoglienza.

Domani non abbiamo ancora idea dove arrivare.

venerdì 9 agosto 2013

Da Bolsena a Viterbo

Da Bolsena a Viterbo 9 agosto km 35 totale 2720

Anche oggi litigio tra guide e GPS che uso, la discrepanza sul conteggio dei km continua.
Stamane alle 05:40 siamo già per strada, 5 minuti per fare colazione al bar e poi via verso una delle tappe più belle fin qui percorse.


Il tempo meteorologico oggi pare esserci amico, alcuni scrosci di pioggia durante la notte hanno rinfrescato l'aria, ed un termometro sul muro di una casa ci dice che vi sono 19*, il cielo è nuvoloso anche se verso le otto accenna a schiarire per poi ricoprirsi.
Verso le 13 e quasi completamente sereno anche se un vento fresco ci accompagna negli ultimi km.
Tentennanti decidiamo per la Via nonostante lo scarso traffico lungo la Cassia.
                                            Anche qui si incontra la solita gente!

Dopo l'uscita dal paese la svolta a sinistra, su una strada in parte asfaltata, che con una discreta salita ci porta all'ingresso del bosco, qui si prosegue su un bellissimo sentiero lungo questo vi sono dei punti veramente molto belli, la fontanella con un'ottima acqua fresca, che da queste parti è una rarità, delle cascatelle lungo un ruscello nascosto tra le fronde e degli incontri con gli animali più vari.
Continuando il fondo si trasforma in una strada in terra battuta che finisce all'incrocio con una strada provinciale asfaltata che ci conduce direttamente a Montefiascone.

Dopo una breve sosta ristoratrice attraversiamo il paese e visto il traffico lungo la SS2 decidiamo di continuare sulla Via che per alcuni km corre su quello che era il lastricato della Cassia Antica.
Altro bel percorso che conduce direttamente a Viterbo attraverso la campagna.
A 6 km circa dalla meta una sorpresa, fino ad un certo punto direi, incontriamo un punto termale fornito di vasche e non sappiamo resistere: sosta di circa un'ora nelle pozze d'acqua calda.

Gli ultimi km sono come sempre i più duri e come se non bastasse le nuvole hanno lasciato spazio al sole, e come detto, la fortuna di un fresco vento di tramontana allevia un poco la fatica.
Per strada veniamo invitati a bere qualche cosa di fresco da una famiglia che sta pranzando presso la propria casetta di campagna.
Appena in città entriamo in un supermercato e dopo avere acquistato dell'anguria e dell'acqua pranziamo davanti all'ingresso del cimitero su una panchina della fermata del bus.

Telefoniamo all'ostello e vi giungiamo dopo circa una trentina di minuti.
Verso le 17:30 piove!!!
Domani tappa che, secondo una vecchia guida, si preannuncia difficile fino a Sutri.
 

giovedì 8 agosto 2013

Da Acquapendente a Bolsena

Da Acquapendente a Bolsena 08 agosto km 23 totale 2685

Pure oggi partiamo molto presto, alle 06 siamo in strada, nonostante la colazione in ostello ci fermiamo per un te in un bar, quindi lungo la Via evitando il più possibile la Cassia.
Il tragitto è per lo più su strade sterrate, un continuo andirivieni di tornanti che allungano si il percorso ma che tengono ben lontani dalla trafficata SR2.

Anche oggi tanti campi di girasoli e mais ma anche tanti campi di patate in fase di raccolta del tubero.
La cosa che più mi lascia perplesso è il fatto che di patate ne vengono lasciate molte sul campo dopo la raccolta meccanizzata, e come ci hanno spiegato alcuni giorni fa, chiedendo il permesso al proprietario del campo ci sarebbe la possibilità di poterle raccogliere...

Dopo circa una decina di km ed un paio percorsi sulla Cassia, ci fermiamo a San Lorenzo Nuovo per una breve sosta.
Uscendo dal paese, alcune centinaia di metri dopo le ultime case, svolta sinistra e di nuovo sulla Via.
Pure questi ultimi km si svolgono su sterrato, che tra le altre cose è molto polveroso,  e che per il primo tratto è pure un poco trafficato.

Per fortuna chi conduce i mezzi mezzi si dimostra molto gentile e rallenta se non addirittura si ferma fino al nostro passaggio, se ci incrocia, a parte uno su una Lancia Y che invece accelera, e questo mi fa sorgere una bella domanda: come può una vettura così piccola contenere uno stronzo così grande? Ai posteri l'ardua sentenza.
Comunque tra continui saliscendi e tornanti, verso le 11:30 arriviamo a Bolsena, stavolta non prima di avere anticipatamente telefonato all'ostello per sapere se ci fossero dei posti liberi.

Quando si dice che non tutti i mali vengono per nuocere: ieri i tre di Rimini, ci hanno detto che all'altro ostello c'erano le pulci dei letti...
Dopo esserci sistemati usciamo per bere e mangiare qualche cosa, un giro per il paese fino alla spiaggia e la sera pizza al ristorante, purtroppo qui non si può cucinare.

Ancora 106 km a Roma e domani, pare che ci sarà della pioggia, Viterbo e le sue terme, nella speranza di poterne usufruire.

Da Radicofani ad Acquapendente

Da Radicofani  ad Acquapendente 07 agosto 25 km totale 2662

Finalmente una tappa che inizia scendendo: 10 km di continua discesa, fino alla congiunzione con la Cassia, su una strada in terra battuta.
Partenza poco dopo le 06:00.
Il panorama, sin dai primi passi, è decisamente incantevole, la mattinata è fresca e contiamo di percorre i 22 km che da la guida, che ci consiglia la Cassia, in poco più di cinque ore e mezza.
Alla fine della discesa facciamo una breve sosta presso un bar.

Da qui in poi evitiamo la Via ufficiale in quanto allunga il percorso di oltre 10 km e vogliamo evitare assolutamente di trovarci nelle ore più calde ancora per strada.
Seguiamo la Cassia, la strada è discretamente larga e permette di camminare in maniera abbastanza tranquilla almeno fino al passaggio nella provincia di Viterbo, qui si restringe e risulta difficile muoversi tranquillamente.

La terra al lato della carreggiata non è stata rimossa e l'erba in certi punti non permette di muovermi con il carretto che comincia a dare segni di cedimento e a me risulta d'ingombro.
Ad Acquapendente arriviamo verso le 11:30, cerchiamo subito l'ufficio postale, ho deciso: spedisco il carretto a casa, dopo oltre 2600 km una delle barre filettate da 6 si è spaccata e non ho voglia di cercare un ferramenta per cambiarla!

Espletato il servizio al carretto, la seconda cosa da fare è cambiare scarpe.
Con molto dispiacere ed un groppo alla gola butto le vecchie Salomon che a differenza di altre marche, con modelli più costosi, hanno resistito per oltre 3000 km, spero proprio di riuscire a trovare lo stesso modello.

Sistemate queste due pratiche cerchiamo alloggio nei due ostelli del paese, il primo, quello della Casa di San Lazzaro, è al completo mentre alla Casa del pellegrino i posti non mancano.
Qui incontriamo altre persone ancora, tra queste una signora canadese che con tre dei suoi figli sono partiti da Canterbury il 26 di Maggio, una coppia franco-argentina e tre ciclisti, due signore di Parma ed un altro italiano.


Nell'ostello riusciamo ad arrangiarci nel preparare qualche cosa per cena nonostante non ci sia cucina.
Per domani altra tappa corta verso Bolsena.

 

mercoledì 7 agosto 2013

Da San Quirico d'Orcia a Radicofani

Da San Quirico d'Orcia a Radicofani 06 agosto km 36 totale 2637

Decidiamo di partire presto ed alle 05 siamo in piedi con tutta la camerata, sistemazione del bagaglio, a giorni, non appena trovo un ufficio postale aperto al pomeriggio, spedisco a casa il carretto con il borsone.

Anche oggi la tappa inizia in salita, molto breve ma con un mucchio di polvere alzata dalle vetture che passano, anche questo tratto è sullo sterrato.
Giunti a Vignoni Alto iniziamo la discesa verso Bagni di Vignoni, un piccolo agglomerato di tre o quattro alberghi situati su un terreno pieno di sorgenti termali.
Passato il piccolo nucleo ricominciano a salire.

Da qui in poi è tutto un saliscendi attraverso la campagna, che seppur oramai tendente al giallo continua a mantenere un suo fascino.
Giacomo, lo spagnolo, è andato avanti e come scopriremo poi, molto più di quanto pensavamo.
La via a questo punto è un zigzagare continuo, la strada e sempre sterrata e man mano che si procede l'ombra degli alberi si fa sempre meno presente.

Verso le 10:30 arriviamo ad un punto di sosta, qui troviamo acqua fresca ed informazioni nuove che ci danno Radicofani ad oltre 25 km e la successiva area di sosta a circa 3 km ed il primo bar ad oltre 7 km.
L'area di sosta non la troviamo, ma un gentile signore che oltre a darci dell'acqua, che in questa zona è stranamente più fresca di quella dei giorni scorsi, ci da le giuste informazioni riguardo ai km che mancano, ma il forte calore rende i 4 km che ci separano dal bar, lunghi il doppio.
Qui giunti facciamo una sosta di quasi due ore, nel frattempo arrivano pure Diego e Sergio i quali se la prendono sempre molto comoda.

Verso le 14:30 riparto, Manuela è stremata e decide di chiedere un passaggio.
Gli ultimi 8 km verso Radicofani sono tutti in salita e senza possibilità di trovare ombra.
Durante il tragitto supero quelli che mi precedono, tre di Rimini e la coppia di ufficiali dell'esercito polacco.

Intanto anche Manuela si è avviata a piedi ma dopo 6 km circa riesce a trovare un passaggio.
Arrivo, come previsto, prima delle 16:15, e l'accoglienza all'ostello è certamente delle migliori, anche l'ostello è uno dei migliori visti sino ad ora lungo la Via.
Prima cena comunitaria con piatto speciale per me che non mangio prodotti della Barilla.

martedì 6 agosto 2013

Da Ponte d'Arbia a San Quirico d'Orcia

Da Ponte d'Arbia a San Quirico d'Orcia km 26 totale 2601

Tappa che si preannuncia semplice pur avendo un bel finale "in crescendo".
Il primo tratto lo percorriamo lungo la statale fino al bivio della Cassia dopo circa 4 km il paese. 
A questo punto è d'obbligo prendere la Via che, lasciando la statale alle spalle, si inoltra verso la campagna.

Incomincia il saliscendi percorrendo strade sterrate con un discreto traffico, vetture e camion che, nonostante si comportino correttamente, rallentando incrociando i camminanti, sollevano un denso e fastidioso polverone.

Il zigzagare in mezzo ai campi attraversando i crinali delle colline, ci permette di prendere visione del meraviglioso paesaggio che ci circonda, il difficile è riuscire a goderselo.
La temperatura già nella seconda parte della mattinata comincia ad essere insopportabile.

A Torrenieri arriviamo verso le 11, qui qualche cosa di fresco al bar, le solite informazioni sul chilometraggio, che sono come sempre contrastanti, quindi al supermercato 4 kg di anguria, che mi "tocca" mangiare quasi tutta.
Quindi gli ultimi km che a seconda dell'interpretazione sono 10, 8, ma anche 12.

La prima salita non è molto impegnativa, ma il caldo incombe, e se la successiva discesa consola un poco, l'ultima erta, causa la temperatura, ci da molto filo da torcere.
Nonostante tutto arriviamo alla meta verso le 14 ed in attesa che apra l'ostello incontriamo gli altri e ci ciucciamo un paio di ghiaccioli.

All'ostello, finalmente, riusciamo a cucinare e ci scofaniamo un bel piatto di pasta AOP, un bel catino di verdura e dell'anguria.    
Per la cena siamo in compagnia di Roberto di Varese che viaggia in bicicletta, Sergio di Roma e Diego belga. 

lunedì 5 agosto 2013

Da Siena a Ponte d'Arbia

Da Siena a Ponte d'Arbia 4 agosto km 29 totale 2575

Si preannuncia una breve tappa, ma...
Banalmente mi dimentico che ci troviamo all'inizio della città e che per arrivare in Piazza del Campo mancano oltre 4 km.

Comunque è domenica mattina e la città è vuota e silenziosa, ci si muove facilmente sulle strade ed in poco tempo arriviamo in piazza.
Ci fermiamo alcuni minuti scattando foto e cercando quegli angoli particolari che solitamente non si vedono.
                                                           Con dedica a Massimo.

Quindi in direzione Porta Romana ci avviamo ad uscire dal centro abitato immettendoci sulla via Francigena.
Il percorso è bello anche se su strada asfaltata, unico neo il fatto che non si hanno delle belle immagini esterne di Siena.
Poco prima di Isola D'Arbia ne attraversiamo la zona industriale ed appena in paese cerchiamo un bar ove bere qualche cosa di fresco e mangiare dei ghiaccioli, ottimo corroborante in queste terribili calde giornate.

A seguire tanti piccoli borghi nei quali cerchiamo sempre il bar con i gelati.
Verso le 12 sosta per mangiare qualche cosa e riposare un poco.
Al bar incontriamo due ragazze di Novara.
Mancano ancora oltre 12 km ed il calore si fa sentire sempre di più.

A Monteroni d'Arbia altra sosta e scorta d'acqua in quanto mancano ancora oltre 7 km all'arrivo.
Dopo il paese iniziano le difficoltà, il caldo raggiunge il massimo, camminare si fa molto difficile, le zone d'ombra sono poche ed avendo perso per l'ennesima volta i segnali della via, camminiamo lungo la strada.

Comunque verso le 16:30 arriviamo a Ponte d'Arbia, qui troviamo Giacomo, lo spagnolo e per la prima volta tante altre persone che sono sulla Via.
Il caldo ha "devastato" tutti quanti.
Manuela sta pensando di tornare a casa, non per la fatica ma per il caldo.
Domani solo 22 km con partenza alle 06...spero!