martedì 4 dicembre 2012

Cammino francese 27a tappa Pedruozo-Santiago de Compostela

Pedruozo. Santiago 04-12-12


Ultima tappa di questo cammino.
La mattinata in rosso promette pioggia. Esco verso le 08.15 ma il cielo è quasi del tutto sereno, sosta al bar e partenza verso le 09.00.
Esco dal paese e dopo poco meno di un km entro nella foresta di eucalipto della Galizia.
Il sentiero è bagnato dalla pioggia della sera precedente, ma nulla vieta di pensare che sia data più che altro dall'umidità che opprime queste lande in questo periodo.






La campagna è percorsa da innumerevoli ruscelli che rendono il terreno molto pantanoso e molte volte quest'acqua raggiunge il sentiero rendendolo impraticabile: diverse pozze si incontrano lungo la strada.
Come detto ieri, è quasi finito il sentiero che corre sotto la meravigliosa volta fatta dalle folte chiome di castagni e querce, e l'eucalipto, con la sua silouette tesa a salire piuttosto che ad espandersi in larghezza, lascia che il tracciato sia illuminato dal chiarore proveniente dall'alto, che in certi punto pare siano dei lampioni e non la luce del sole a fare chiarore.
Questa non è una tappa che mi dia molte emozioni, è la settima volta che la percorro, e solo le brume mattutine danno al paesaggio un aspetto sicuramente affascinante ed in parte attenuano un poco la noia.







Proseguo ed oggi il passo è quasi quello dei primi giorni, e dopo la sosta per un ottimo "Caldo gallego", continuo lungo gli ultimi km attraversando la perte meno piacevole di tutto il cammino.
Per fortuna in questi ultimi km a tratti le querce hanno "tenuto botto" e la loro chioma copre il percorso, anche se dividendo con gli eucalipti questa opera che dal lato opposto della strada formano una specie di muro.
Oltre a ciò poco prima di arrivare al monte de Gozo, all'interno di un terreno recintato, c'è un bel Golden Retriver che mi si fa incontro, mi faccio annusare e seguendo il recinto, fermandosi in posti dove ci sono dei buchi nella rete, si ferma per farsi accarezzare, la cosa va avanti fino alla fine della proprietà dove, giunto all'ingresso si fa accarezzare e mi lecca le mani fino all'ultimo ferro del cancello.
Giunto al monte de Gozo "skippo" velocemente e scendo in città









Mi fermo al primo albergue che incontro, al sello e alla compostela ci penserò nel pomeriggio dopo che sarò passato alla stazione dei bus.
Iniziato nel modo peggiore tra quelli fino ad ora effettuati, con un ritardo rivelatosi poi del tutto inutile.
Per fortuna le forti emozioni provate nei pressi di Sarria lo hanno trasformato in qualche cosa di assolutamente speciale.
Ora il pensiero va a quel gruppo di alberi che spero di rivedere al più presto e magari passandoci un paio di notti in tenda.






Il prossimo cammino invece... aspettiamo, ce ne sarà sicuramente ed anche le mie cronache mi accompagneranno in questo.
Un saluto a tutti e buon cammino!!!

9 commenti:

  1. I giorni passano troppo velocemente e purtroppo senza che ci si accorge si arriva a Santiago.
    Rimango in attesa del tuo prossimo cammino – Colgo l’occasione per farti gli auguri di Buone Feste –
    Ciao - Carlo di Novate Milanese (MI)

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    1. quando un cammino finisce si è sempre tristi.....però ci sono tante belle cose e ricordi che ti restano per sempre.
      Buon Natale a te e a tutti noi pellegrini del mondo
      Ondina

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    2. Ciao Ondina e ciao Carlo.
      Ogni cammino è diverso come sono diverse le giornate della nostra vita, andiamo avanti con la speranza che ilgiorno dopo sia sempre migliore, ma per fortuna o per sfortuna non è così.
      Andiamo avanti cambiando lentamente di giorno in giorno, fino alla fine, questa è la vera meta del nostro camminare, che sia nella vita che sia su qualche strada o sentiero.
      Un caro saluto a voi e a tutti quanti mi hanno seguito in questo (francese.
      Buon Sol Invictus a tutti!!!

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  2. Il primo commento a questo "ennesimo" tuo cammino lo avevo iniziato dicendo più o meno così : " seeeee !!!! Santiago !!! vedremo poi solo alla fine dove terminerà !!!" Come ormai consuetudine avevo torto; è effettivamente finito a Santiago. Ci si potrebbe chiedere perchè continui a percorrere questi sentieri; fatto una volta non "sta" fatto ???? non è sempre lo stesso ??? sempre uguale ???? Pare proprio di no ( e ne sono convinto anch'io) e tutte le volte c'è sempre qualche cosa di nuovo e di diverso dai precedenti. Bene ora TERME poi si vedrà. Per il prossimo cammino, vedrei bene al tuo fianco una che lavora in Comune a Bolzano , non so se la conosci ma ....la vedrei molto bene al tuo fianco !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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    1. ma come è buono lei!!!! :-)))))))))))))))))))))

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    2. Ho scritto questo perchè chissà, mosso da compassione, non "ceda alla violenza delle richieste" e decida di portarti con se nella prossima camminata !!!!!!

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    3. Sempre può aggregarsi, non c'è problema ;-)
      Inoltre me la immaginavo a sfregarsi le mani e sghignazzare mentre leggeva del mio rallentamento della velocità di cammino, più sostenibile per lei.
      Un saluto.
      Roberto

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  3. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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    1. Nei denti sei tu che ti prenderai qualche cosa, non certo io, ho il tuo indirizzo IP e non appena mi gireranno per bene le scatole saprò farti vedere chi è che dovrà avere paura.
      A proposito di paura, questa si può ben definire così: La paura è un'intensa emozione derivata dalla percezione di un pericolo, reale o supposto, insita nell'animo umano e animale.
      Ora tu a me paura non fai, bensì mi fai solo cagare, che è cosa ben diversa.
      Per te invece, considerando che non hai nemmeno le palle di mostrarti ma solo di nasconderti dietro l'anonimato, ho trovato questo termine che ti si addice alla perfezione: VIGLIACCO!
      D'ora in poi tu qui non scriverai più, mi spiace per gli altri, davanti alla vigliaccheria altrui mi vedo costretto ad usare l'opzione della registrazione per poter postare.
      Un saluto alle persone civili ed un vaffa'nculo a quello/a stronzo/a vigliacco.

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