lunedì 16 marzo 2015

Fine Via Francigena 2015

Purtroppo, causa imprevisto, mi vedo costretto ad interrompere il cammino.
Lo sciatico si fa sentire e non voglio rischiare di compromettere la prossima avventura.
Comunque dal 5 giugno sarò di nuovo in "linea", stay tuned!
Mandi mandi e po mandi!!!

venerdì 13 marzo 2015

Via Francigena 2015 Garlasco Belgioioso

Garlasco - Belgioioso 

Come già scritto la pianura Padana non mi piace!

Ma questa volta il tutto finisce presso l'ostello "Calanni" e come si dice in Friuli: "E fieste in domo".

Quindi accontentatevi delle foto, quantomeno per capire come sarà questa mia camminata, almeno fino a lunedì, 

dopo di che si riprende a camminare per il verso giusto.

Mandi, mandi e po mandi a tutti!!!

giovedì 12 marzo 2015

Via Francigena 2015 Robbio Garlasco

Robbio - Garlasco 

Son in piedi presto, tutti i dolori si sono attenuati se non spariti del tutto, ma già qualche cosa di nuovo si profila all"orizzonte.
Comunque si va avanti.

Stamane la temperatura è decisamente più alta rispetto alle scorse mattinate, quindi a Nicorvo mi tolgo il piumino... non ne indovino una, si alza il vento e comincia a dare molto ma molto fastidio.
Dopo Nicorvo e su indicazioni di un abitante del luogo, decido di prendere la strada tra i campi, seguo pure la segnalazione e dopo 8 km di strada provinciale arrivo ad Albonese.

Uscendo dal paese i crampi della fame si fanno sentire prepotenti e trovare un panificio che ha appena sfornato una pizza alta 3 cm ed una focaccia che nuota nell'olio di oliva con dei bei granelli di sale sopra non ha prezzo, anzi si: solo 2 €!

Sosta a Mortara e decido di proseguire lungo la statale, come 2 anni fa.
Il "piattume" che contraddistingue questo tratto della francigena è disarmante, che lo si faccia seguendo le indicazioni, o che, come me, si scelga la via più breve, non si nota differenza.

Nonostante i dolori dei giorni scorsi siano passati, non me la sento di arrivare fino a Groppello Caroli, quindi mi fermo a Garlasco.
Arrivo presto e decido per un giro del paese per fare alcuni scatti, dopo pochi minuti son in ostello che mangio la cena!

Domani incontro il Calanni e con lui farò un paio di tappe.

mercoledì 11 marzo 2015

Via Francigena 2015 Santhià - Robbio

Santhià - Robbio

I timori di ieri son svaniti in poche ore di sonno, mi alzo ed i tendini non mi fanno male: riparto!
Come già ebbi a dire in precedenza, confermo il fatto che la pianura Padana io la eviterei, noiosissima e lunga.

Camminare in piano sappiamo che crea dei problemi, almeno a me si.
Lasciata Santhià alle 7:30 decido anche stavolta di proseguire lungo la statale, soprattutto dopo San Germano V.se da dove, per molti km, si può camminare lungo il marciapiede che si è venuto a formare dopo l'interramento di varie linee telefoniche e penso pure elettriche, unico neo gli ultimi 3 km prima di Vercelli, qui si è costretti al sopraggiungere di automezzi a scendere sul prato vicino alla banchina.

Seguire il canale "Cavour" non è poi così male, specie ora che l'acqua che vi scorre è poca, alcuni scatti con la ripresa di alcuni animali, sono stato il meglio che ho potuto fare, vista la foschia impellente e soffocante.
Giunto a Vercelli di buon'ora decido per pasteggiare.

Riprendo con buona lena, ed attraversata la città, dopo il ponte sul Sesia, svolto a destra seguendo le frecce indicanti la via, ma anche qui poco dopo riprendo la statale che mi porta a Robbio dritto sparato. Questo tratto di francigena, però merita, voi fatelo senza problemi.

Prima di arrivare alla meta decido di chiamare per l'ostello: il numero fisso che tutti danno è quello della parrocchia, è sbagliato, oramai da diverso tempo il parroco non lo gestisce, rivolgetevi al municipio e chiamate per tempo, hanno a disposizione 4/5 letti.

In un paio di giorni sarò a Pavia, spero di incontrare Roberto.

martedì 10 marzo 2015

Via Francigena 2015 1a tappa

Ivrea - Santhià

L'ostello è silenzioso, si perché ospitano alcuni profughi provenienti dallo Zambia, esco allo 7:30, la città comincia a muoversi, non è difficile seguire il percorso, è ben segnato e comunque basterebbero poche indicazioni a voce per seguirlo.

La strada è diversa stavolta, non seguo la statale, non ho il carretto a far d'impedimento, comunque nonostante ciò avrei preferito averlo al seguito, non fosse altro per evitare i giri lunghi che questa tappa propone.
La giornata inizia con freddo e man mano che procedo il sole inizia a scaldare, verso le 10 tolgo il piumino, non appena mi sono asciugato dal poco di sudore che avevo addosso il caldo si fa sentire.

Procedo zigzagando nella campagna, attraversando dei paesi che mi fanno spesso chiedere il perché di questa scelta, si potrebbero evitare pur rimanendo in gran parte su strade decisamente sicure.
Cascinette d'Ivrea, Buraldo, e Bollengo sono i primi tre centri che mi fanno porre la domanda, soprattutto considerando il fatto che, se si evitasse Ivrea, tagliando dal lago Sirio fino al Lago Campagna allora si ci sarebbe motivo per il loro attraversamento di citati, almeno il secondo ed il terzo.
 
Ma questo è solo un mio pensiero, magari domattina me ne sono già dimenticato.
Vi sono un paio di salite, che per me senza allenamento, si fanno sentire.
Il paesaggio rimane comunque tutto da ammirare, peccato che lungo il percorso non si abbiano molte possibilità di ammirare il lago di Viverone, tra le altre cose oggi la foschia la fa da padrona.
Poco dopo Viverone e prima di arrivare a Roppolo, sosta pranzo, ci voleva proprio, con un cornetto in corpo dalle 8 non è che si possa andare molto avanti.

La seconda parte, se vogliamo, mi pare, in certi momenti, una presa in giro, le giravolte che fa il percorso, oltre a farti quantomeno sbuffare, ti stancano da matti, ad un certo punto, appena attraversata l'autostrada decido di seguire, o meglio di andare dritto, passando sotto il ponte della ferrovia ed arrivando in città almeno 30 minuti prima rispetto al percorso segnato.
Motivo di rilassatezza è stato l'incontro con Bleck, era scritto così sul collare, un bellissimo esemplare di Labrador nero che mi ha accompagnato per alcuni km.

L'arrivo in città sulla scelta da me fatte è stata decisamente buona, anche se per qualche centinaio di metri ho camminato lungo la statale, vi posso assicurare che di pericolo proprio non ce n'era.
L'ostello, seppur piccolo è accogliente ed a parte la cucina ha quanto serve.
Domani deciderò sul da farsi in quanto, dopo che mi son sistemato, ho iniziato a sentire un forte dolore ai tendini del tallone sinistro...vedremo. 

lunedì 9 marzo 2015

Via francigena 2015

Ivrea 

Stavolta breve cammino tanto per sgranchirmi le gambe, sono fermo da quasi sei mesi e mi sento arrugginito: ho bisogno di muovermi!
Mai avrei pensato, sette anni fa, di ridurmi a questi livelli.
Il bisogno impellente di muovermi, di staccare, di stare lontano dai luoghi del quotidiano si fa sempre più forte, ed ogni giorno passato lontano dal camminare rende sempre più necessario il bisogno di partire.
Qualcuno mi obietta il fatto che mi basterebbe uscire di casa, in pratica vivo a Bolzano e li appena esci dal portone ti ritrovi dopo pochi minuti a camminare in montagna, ma come far capire agli altri che non è la stessa cosa, come riuscire a spiegarmi riguardo a ciò?

Uscire al mattino per ritornare la sera, non è la stessa cosa, puoi pure massacrarti di fatica, inventarti ogni giorno un percorso diverso, strade differenti, puoi fare quel che vuoi, non è la stessa cosa!!!
Almeno per me non lo è, soprattutto i tempi: sono due mondi diversi!

Come se non bastasse anche i percorsi "obbligati" cominciano a starmi stretti. Avrei potuto andare in Spagna, come ero uso fare, ma li i cammini son diventati noiosi, certo mi rimane la Via de la Plata... Ho scelto questo cammino in quanto ha ancora qualche cosa in meno rispetto a quelli spagnoli, ma da quel che si sente, tra poco anche qui sarà una continua ripetizione a livello turistico.

Per ora finisco qui con la lamentela e vi posto alcune foto di Ivrea con e dal Ponte Vecchio.
Mandi, mandi e po mandi!