mercoledì 27 agosto 2014

Centoseiesima tappa Pedroso - Santiago

Centoseiesima tappa  Pedroso - Santiago 

Ultima e decisiva tappa!
Oramai agli sgoccioli ci avviamo dopo le 08:30, la temperatura è buona rispetto ai giorni scorsi, non abbiamo bisogno di giacche o felpe, ma bensì di mantelle e giacché anti poggia.
La giornata grigia non scoraggia certo la fiumana di persone che lentamente si muove in direzione Santiago.

I bar sono affollati di persone che poca voglia hanno di mettersi in marcia, manca poco, e dalle facce che si vedono si può capire che ciò è cosa della quale tutti sono consapevoli, naturalmente non mi riferisco alla distanza chilometrica.

Per quel che mi riguarda la cosa non mi provoca reazione alcuna, è la 12ima volta che giungo nella città compostellare, e la mia sola preoccupazione è trovare da dormire per tre, il panino di rito, e i churros con la cioccolata.

C'è pure Cosimo assieme a noi, che oramai abbiamo adottato.
Arriviamo verso le 14, il grosso del "traffico" si è smaltito automaticamente, rimane una piccola parte di pellegrini in quello dell'officina del peregrino.

Lungo la strada abbiamo conosciuto un mucchio di italiani, con alcuni di questi abbiamo appuntamento per la sera a "Casa Manolo", purtroppo a questo siamo in pochi.
Ragazzi ho finito ed anche il fondo del barile delle idee è stato raschiato del tutto.

Per chi mi volesse seguire, il prossimo cammino sarà in direzione Pechino partendo da Bessnello in provincia di Trento e male che vada faremo la "circumcamminazione" dell'Australia: ai posteri l'ardua lettura!

lunedì 25 agosto 2014

Centocinquesima tappa Arzùa - Pedroso

Centocinquesima tappa  Arzùa - Pedroso 

Senza fretta e dopo avere prenotato l'ostello ci avviamo lungo il sentiero che porta fuori da Arzùa.
Nei pochi minuti passati al bar abbiamo visto passare una moltitudine di persone, zaino in spalla, i più, bastoncini roteanti e passo spedito.
A momenti il vedere tutta questa gente mette una certa ansia addosso, ma si riesce pure a fare finta che non vi sia grande movimento e si prosegue.

Conosciamo diversi italiani, che in questo ultimo tratto risultano essere ancor di più che gli spagnoli, coppie di amici, qualche solitario e pure dei gruppi numerosi, come quello composto da una ventina di donne che procedono nel silenzio più assoluto al punto che pensiamo sia un gruppo di sordomuti in pellegrinaggio.

Il flusso si fa di ora in ora più intenso, fermarsi al bar diventa una vera impresa, tutti pieni!
Poco importa, oggi dire che c'è la prendiamo con calma è decisamente riduttivo.

Verso le 14 arriviamo all'ostello, qui troviamo Cosimo il quale è partito molto prima di noi.
Percorso: continua la discesa verso Santiago su strade varie ripetendo in pratica quello di ieri ed anticipando quello di domani.

Il tempo: fresco e nuvoloso per tutto il giorno, pioggia la sera che ci ritroveremo quale compagna di viaggio domani.
Domani: Santiago!


Centoquattresima tappa Sobrado - Arzùa

Centoquattresima tappa Sobrado - Arzùa

La tappa della connessione col francese.
Si parte con l'idea di arrivare ad Arzùa e trovare il grande flusso che, percorrendo il francese porta a Santiago.

La mattinata è fredda e vestire pesante è d'obbligo.
Dopo la colazione al bar ci avviamo sul sentiero che ci porta a Boimorto, qui decideremo quale strada prendere. Dopo pochi km dalla partenza rincontriamo Cosimo, il quale, a Miraz, ha trovato da dormire, ci lascia Luca che procede spedito e lo stesso fa Alberto.

A Sobrado abbiamo incontrato una coppia italiana, questi ci hanno parlato di una deviazione che, passando per Brea, ci porterebbe a Santiago in un paio di tappe.
Giunti sul posto non troviamo indicazioni a proposito.

Quindi senza porci dei problemi proseguiamo seguendo le frecce del cammino.
È domenica ed il pensiero di arrivare troppo presto non ci piace, al contempo pensare di arrivare troppo tardi e non trovare sistemazione ci piace ancora meno, quindi prenoto!
Camminiamo con calma godendoci il più possibile il paesaggio, decisamente bucolico.

Ad Arzùa arriviamo verso le 15, nonostante la festività troviamo un supermercato aperto, ed avendo trovato dei porcini decidiamo per un risotto come cena.
Il percorso: leggermente ondulato, con un'ultima salita di circa un km, strade asfaltate per una buona parte il resto su strade forestali.

Il tempo: giornata calda anche se iniziata con temperature decisamente basse anche se meno di ieri, soleggiata tutto il giorno.
Domani: Pedroso. 

Centotreesima tappa Baamonde - Sobrado

Centotreesima tappa  Baamonde - Sobrado

Giornata particolare, dopo un verifica decidiamo di muoverci in direzione di un percorso alternativo.
Per circa tre km camminiamo in colonna indiana con diverse persone che viaggiamo in direzione Mizar e a seguire Sobrado.

La scelta fata alla fine risulta quella giusta, percorso decisamente più corto, paesaggio che nulla ha da invidiare a quello originale e risparmi di almeno 90 minuti.
La cosa che lascia perplessi è il fatto che dopo pochi km troviamo i segnali del camino, decidiamo di non seguirli evitando così di ritrovarci a Friol e sul francese.

A Parga troviamo pure quello che una volta era l'albergue, oramai chiuso da un paio di anni per mancanza di pellegrini.
La cosa suona strana.
Per quel che riguarda il percorso da noi scelto, la cosa è veramente molto strana,e. Non si capisce il motivo di una deviazione che allunga il percorso di oltre 10 km.

Come detto è un bel camminare, ma la meraviglia sta nel fatto che non si sia scelto questo percorso.
Comunque dopo sole 8 ore siamo a Sobrado, abbiamo goduto di questa magnifica camminata che di certo merita attenzione da parte gli organizzatori del norte.  

Il percorso: su strada asfaltata, con lunghe salite e la discesa finale.
Il tempo: freddo alla mattina al punto da essere costretti ad indossare felpe e giacché a vento, cielo sereno con qualche nuvola.

Domani: decideremo strada facendo.

venerdì 22 agosto 2014

Centoduesima tappa Vilalba - Baamonde

Centoduesima tappa  Vilalba - Baamonde

Altra tappa breve, d'altronde avendo diversi giorni a disposizione c'è la prendiamo con molta calma.
Dopo una notte passata ad ascoltare il bue che da del cornuto all'asino, ovvero il polacco che evita Jose perché russa mentre lui fa peggio, vien dura alzarsi.

Comunque dopo meno di un'ora siamo già per strada in direzione Baamonde.
Uscendo dal centro abitato incontriamo Cosimo un ragazzo di Matera e con lui arriviamo sino alla meta finale.

Come tutte queste ultime tappe, la noia regna sovrana, il solo pensiero di arrivare a Santiago mi fa venire voglia di svoltare per qualche altro cammino purché non arrivi alla città galiziana.
Il tutto esaurito di alcuni ostelli con i rispettivi hostal ed alberghi della medesima città, fa venire la voglia di mollare tutto ed andarsene.

Purtroppo abbiamo diversi giorni a disposizione ed in qualche modo dobbiamo impegnarli, mai più cammini in Spagna di questa stagione.
Nemmeno fotografie ho fatto oggi.

Il percorso: poco asfalto e tanta strada in mezzo ai boschi.
Il tempo: nuvoloso con molti sprazzi di sole, temperature basse fino agli 8* della partenza.

Domani: ho trovato una soluzione alla scarsità di posti presso l'ostello di Miraz, un percorso che in 27 km ci porterà a Sobrado, naturalmente fuori dal cammino.

giovedì 21 agosto 2014

Centunesima tappa Gontan-Abadin - Vilalba

Centunesima tappa Gontan-Abadin - Vilalba

Altra tappa corta, con sveglia alle 07 e partenza verso le 08:20 dopo un'ottima ed abbondante colazione con una incredibile tostada fatta con "pan de pueblo".

Giorni fa ho scritto, ed altre volte ancora, che l'arrivo in Galizia viene annunciato dalle strade piene di escrementi di mucca, vero, ma sono altre le cose che fanno capire ciò, esempio la cucina.

Se nel Pais Vasco il cibo proveniente dal mare domina, come stessa cosa fa nelle Asturie la famosa "fabada asturiana" con la sidra naturale, qui in Galizia due sono le cose che fanno apprezzare questa terra, le coltivazioni di Grelo, che altro non che la verza fatta crescere, ho visto degli steli alti oltre tre metri, e dalla quale vengono tolte man mano che cresce le foglie, e con la quale si cucina il famoso "caldo galego", ed il pane, secondo me il migliore che abbia mai mangiato.

Oggi per noi però ben pochi sono stati i campi di Grelo che abbiamo visto, infatti abbiamo preferito camminare lungo la statale che seguire lo zigzagare che fa il cammino incrociando la statale stessa, ciò fino a Gueriz ove, dopo il cimitero, ci inoltriamo nella campagna per gli ultimi km.

Anche oggi è stata una mezza corsa all'accaparramento del posto letto anche se, nonostante la partenza tarda, non abbiamo avuto problemi di sorta in quanto siamo stati tra i primi ad arrivare.
Il percorso: statale e poco cammino con alcuni tratti di strada in terra battuta.

Il tempo: poco nuvoloso con basse temperature.
Domani: Baamonde.

mercoledì 20 agosto 2014

Centesima tappa- Lourenzá - Abadin-Gontan

Centesima tappa- Lourenzá - Abadin-Gontan

Alle 07 si odono i primi rumori, sono ciclisti!
Ci alziamo, dopo i preparativi, una buona colazione con penne all'arrabbiata riscaldati!
Partiamo con il dubbio della pioggia, stanotte qualche goccia l'ha fatta, ma stamane pare voglia risparmiarci.

Subito si comincia a salire  con un breve tratto ripido di sentiero.
Il percorso che ci separa da Mondonedo pare scorrere molto più velocemente del solito sotto i piedi, vi arriviamo verso le 10:30.

Dopo la breve sosta ci muoviamo in direzione della meta finale, ci attende una lunga salita che ci porta agli oltre 500 m dell'alto da Sexsta.

La discesa verso Abadin è breve e decidiamo per la strada statale, traffico scarso e molto diretta fino al Gontan ove ha sede l'albergue.

Il percorso: per lo più su strade asfaltate secondarie con scarso traffico, che tagliano la montagna, strade forestali e sentieri che attraversano piantagioni di eucalipto e coltivazioni di mais quasi tutto in salita, non molto difficile, ma con brevi tratti impegnativi.

Il tempo: il cielo nuvoloso e la temperatura decisamente bassa per la stagione, hanno caratterizzato la parte camminata fino ad una parziale schiarita.
Domani: Vilalba.

martedì 19 agosto 2014

Novantanovesima tappa Ribadeo - Vilanova-Lourenzá

Novantanovesima tappa Ribadeo - Vilanova- Lourenzá 

Ora che Manuela ha preso il ritmo è quasi ora di smettere.

30 km senza problemi di sorta, fatti in assoluta tranquillità, e in un tempo decisamente dei miei e come se non bastasse una bella caduta sull'asfalto scivoloso fatta da lei, per fortuna non s'è fatta nulla di male e quel poco solo sulla mano sinistra...

Lourenzá non è un grande centro ma offre tutto quel che serve, dall'albergue municipale a quello privato con, ovviamente, vari servizi compreso il bancomat. L'albergu privato "O CAMINO", è gestito da una gentile signora, molto disponibile, è fornito di stanze a due e quattro letti, 12 posti disponibili con cucina attrezzata e wifi, al prezzo di 11€ a persona.

Molto bella la tappa, e dopo esserci goduto la spiaggia delle cattedrali ieri, oggi abbiamo attraversato boschi di eucalipto salendo fino a quasi 400 m di quota, in un saliscendi tra una vallata e l'altra.

Partendo "molto" presto non abbiamo incontrato molta gente lungo il percorso, pochi quelli che conoscevamo già, e all'albergue, ove abbiamo prenotato, a parte Sofia, una ragazza greca non c'era persona alcuna.
Il percorso: stradine comunali, strade forestali, strade in terra battuta e poco sentiero.

Il tempo: dopo la pioggia leggera iniziale, un paio di scrosci leggeri durante la mattinata e poi fino all'arrivo ed oltre cielo nuvoloso con temperature decisamente bassa per il nostro modo di vedere il mese di agosto, anche dei peggiori.
Domani...

Novantottesima tappa Tapia de Casariego - Ribadeo

Novantottesima tappa Tapia de Casariego - Ribadeo

Oggi abbiamo fatto la bastardata!!!
Partiti da Tapia verso le 07:30 per arrivare a Villela, strada facendo abbiamo deciso di fermarci a Ribadeo per recarci alla spiaggia delle cattedrali, o Praia des Catredaies.

Giungiamo all'ostello verso le 11:30, davanti a voi ci sono una coppia di cinesi ed una signora estone, loro non sanno dove si trova l'ingresso all'ostello mentre io si, quindi entro e piazzo le nostre cose su un paio di letti, lasciano così una persona fuori dall'ostello.

Lo so che non è bello, ma siamo arrivati prima noi, da domani ricominceremo a farei bravi ragazzi.
Tappa veramente breve, solo 15 km anche se alla fine della giornata ne abbiamo fatti ben 28.
Nulla di faticoso, assolutamente piatto e senza difficoltà alcuna.

La visita alla spiaggia della cattedrale oggi è stata decisamente fortunata, bassa marea al minimo con la possibilità di visitare il sito sino in fondo, ma vi lasci alle foto che son meglio di qualsiasi commento!

Il percorso: come detto, piatto, solo su strade asfaltata e di scarso traffico, finale con l'attraversamento dei 600 metri del ponte autostradale dell'auto via cantabrica.

Il tempo: nuvoloso e ventilato, non abbiamo nemmeno sudato.
Domani: Lourenzá. 

domenica 17 agosto 2014

Novantasettesima tappa Cartavio - Tapia de Casariego

Novantasettesima tappa Cartavio - Tapia de Casariego

Il cammino è a pochi metri dall'hostal nel quale abbiamo dormito, usciamo molto tardi, alle 09 circa, e vediamo passare molta gente che la sera prima ha sostato a Pineras.
Decidiamo la fine di questa tappa all'arrivo a Tapia, sono pochi km, una quindicina circa, ma qualche cosa ci dice di fermarci in questa località.

Infatti verso le 13 arriviamo sul posto, poca fatica oggi, il percorso è praticamente piatto, senza difficoltà di sorta anche se, come sempre qui sul nord, le deviazioni sono tante e molto spesso decisamente inutili. 

L'ostello non è il massimo, ma la posizione è decisamente fantastica, in cima alla falesia, domina una piccola insenatura tra le rocce.
                      L'ostello è l'edificio bianco in cima alle rocce.

In paese c'è festa e dopo esserci sistemati facciamo un salto al mercato, ne approfittiamo per mangiare, un fetta di pizza, che come pare è pure buona, ed una ciambella.

Stasera replica con altro però, naturalmente vegetale.
Il percorso: anche oggi vario con qualche puntata verso il mare.

Il tempo: decisamente bello anche se per domani le previsioni danno brutto.
Domani: Lourenzá.

Novantaseiesima tappa Luarca - Cartavio

ÙNovantaseiesima tappa Luarca - Cartavio


Mancano un paio di giorni a Ribadeo e alla svolta verso Santiago, lasciando così la costa.
Il paesaggio, come sempre, all'approssimarsi della Galizia cambia in maniera decisa, il verde prende tonalità più intense, si cominciano e vedere i castri rettangolari e sulle strade si comincia a vedere "fortuna" a volontà.

Sarebbe il caso di cominciare a tirare le somme di questa "camminata" ed in questi ultimi giorni alcuni pensieri mi sono passati per la testa su cose da dire, e da fare.
Manca la voglia di parlarne, la voglia di tirare fuori le emozioni che mi hanno accompagnato, in questi quasi 4 mesi, passati a muovere un piede dietro l'altro nelle più varie condizioni di tempo, esclusa la neve.
Migliaia di km alla ricerca di quel qualche cosa che sempre ho pensato di poter trovare in questo muovermi lento attraverso luoghi a me sconosciuti, ad incontrare persone mai viste e perché no, stringere nuove amicizie.

A coloro i quali saranno delusi da questo mio modo di chiudere questa specie di avventura, dico che potranno venire ad assistere alle proiezioni che farò di questo viaggio, anzi, a chi legge ed è interessato ad organizzarne una, me lo faccia sapere, ci mettiamo d'accordo. 
Questo mi porta ad iniziare a parlare del mio prossimo viaggio, per ora solo un accenno: accompagnerò Italo Benedetti fino a Pechino nel suo prossimo viaggio che partirà da casa sua a fine gennaio.

Nei prossimi giorni dirò qualche cosa di più.
La tappa di oggi è stata buona, senza  fretta, senza patemi d'animo e in maniera del tutto rilassata.
Non siamo arrivati a Caridad, per evitare spiacevoli inconvenienti, ci siamo fermati in piccolo hotel a cinque km dal paese.
Ci siamo goduto il paesaggio, percorrendo quasi in toto il sentiero segnato, la presenza del mare è stata quasi costante, a volte con delle piccole fette tra le vallette dei piccoli fiumi che vi vanno a morire,ma volte come una lunga striscia scura che delimita l'orizzonte.

I boschi di eucalipto sono oramai la regola, pinta terribile, che per scopi di lucro stanno coltivando distruggendo tutto quanto v'è di autoctono eliminando in maniera totale l'humus.
Le coltivazioni sono decisamente a favore del mantenimento del bestiame, in modo particolare il mais, che qui domina il panorama.
Il percorso: tanto asfalto, tanto per ricordarci che siamo sul nord, alcuni tratti su terra battuta e ben poco su sentiero.

Il tempo: giornata soleggiata con per fortuna un vento deciso e fresco che alle volte, specie la mattina, fa pensare a giornate autunnali dalle nostre parti.
Domani...