venerdì 2 ottobre 2015

Quinto giorno ceco

2 ottobre, venerdì, da Klatovy a Strakonice

Oramai le giornate passano sempre uguali, la strada è sempre quella, la 22, il paesaggio non cambia, sempre terre arate e polverose.
La secchezza dell'aria si sente sulla pelle, labbra screpolate, mani che paiono cartapecora e sete, tanta sete, è dalla Finlandia che non bevo così tanto.

Partenza alle 8 dopo una buona colazione in piazza, a proposito, le ultime due foto di ieri sono relativa alla piazza si Klatovy, buona la temperatura in piazza ma appena fuori il centro abitato le cose cambiano, con vento e temperature vicine allo zero.
La strada, come detto, è sempre la stessa, da una parte è un bene, ma l'altra facciata consiste nel traffico sostenuto che la percorre.

Oggi i centri da attraversare sono molti, e questo è un bene in quanto rende la camminata meno pesante.
Si comincia con Sobetice,e qui mi viene il sospetto sul malessere con lo stomaco di questi ultimi 4 giorni: arrivando al paese, il vento mi porta l'acre odore del fumo di carbone bruciato ed ho la sensazione che quanto fatto fino ad ora, ovvero cercare di sistemare lo stomaco dal malessere che mi attanaglia, vada a farsi benedire.
Forte la sensazione di vomito, e le tre ore successive le passo con un continuo stravolgimento dello stomaco: stomachevole!!!

Molte persone qui usano il carbone in quanto economico, sia per riscaldare che per altre cose.
L'arteria mi condurrà dritto alla meta, ma stavolta la frego io, gli ultimi 7 km li passo su una stradina intercomunale, che mi porta direttamente all'ostello che ho trovato girovagando sul web.
Intanto attraverso diversi centri abitati: Mochrin, Novi Čestin, Kocourov, Bistre, Hradešice, ove mi fermo per pranzare ed altri che non sto qui ad elencare.
La corta tappa di ieri e la strana dormita di stanotte mi hanno rimesso in riga, e nonostante la partenza tarda, arrivo a Strakonice abbastanza presto da permettermi di cercare alloggio con ancora della luce a disposizione.

Anche oggi il cielo sereno ha dominato la giornata, così come il vento, non forte come quello della costa francese, ma altrettanto fastidioso, è come detto ieri, la cosa strana è il cambio di direzione durante la giornata ma non il cambio delle temperature.
Ho notato lungo molte strade, anche laterali a quella del percorso, delle cataste di steccati a pezzi, come pronti ad essere installati, ciò mi fa pensare a quanto visto in Finlandia per evitare che la neve, spinta dal vento, si ammucchi sulle strade.  
La strada è esattamente la stessa di ieri con tutti i suo pregi e difetti.

Secondo il navigatore oggi ho raggiunto quota 881, mentre per il chilometraggio da diversi giorni ho passato quota 5000, il che mi fa pensare che la lunghezza del percorso sia di gran lunga superiore a quanto fino ad ora visto. 
Giunto all'ingresso dell'ostello, cambio direzione e vado direttamente in città!
Qui mi fermo in un alberghetto, c'è in corso una cena con musica, sono 4 ore che suonano e cantano la stessa canzone...

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