giovedì 8 agosto 2013

Da Radicofani ad Acquapendente

Da Radicofani  ad Acquapendente 07 agosto 25 km totale 2662

Finalmente una tappa che inizia scendendo: 10 km di continua discesa, fino alla congiunzione con la Cassia, su una strada in terra battuta.
Partenza poco dopo le 06:00.
Il panorama, sin dai primi passi, è decisamente incantevole, la mattinata è fresca e contiamo di percorre i 22 km che da la guida, che ci consiglia la Cassia, in poco più di cinque ore e mezza.
Alla fine della discesa facciamo una breve sosta presso un bar.

Da qui in poi evitiamo la Via ufficiale in quanto allunga il percorso di oltre 10 km e vogliamo evitare assolutamente di trovarci nelle ore più calde ancora per strada.
Seguiamo la Cassia, la strada è discretamente larga e permette di camminare in maniera abbastanza tranquilla almeno fino al passaggio nella provincia di Viterbo, qui si restringe e risulta difficile muoversi tranquillamente.

La terra al lato della carreggiata non è stata rimossa e l'erba in certi punti non permette di muovermi con il carretto che comincia a dare segni di cedimento e a me risulta d'ingombro.
Ad Acquapendente arriviamo verso le 11:30, cerchiamo subito l'ufficio postale, ho deciso: spedisco il carretto a casa, dopo oltre 2600 km una delle barre filettate da 6 si è spaccata e non ho voglia di cercare un ferramenta per cambiarla!

Espletato il servizio al carretto, la seconda cosa da fare è cambiare scarpe.
Con molto dispiacere ed un groppo alla gola butto le vecchie Salomon che a differenza di altre marche, con modelli più costosi, hanno resistito per oltre 3000 km, spero proprio di riuscire a trovare lo stesso modello.

Sistemate queste due pratiche cerchiamo alloggio nei due ostelli del paese, il primo, quello della Casa di San Lazzaro, è al completo mentre alla Casa del pellegrino i posti non mancano.
Qui incontriamo altre persone ancora, tra queste una signora canadese che con tre dei suoi figli sono partiti da Canterbury il 26 di Maggio, una coppia franco-argentina e tre ciclisti, due signore di Parma ed un altro italiano.


Nell'ostello riusciamo ad arrangiarci nel preparare qualche cosa per cena nonostante non ci sia cucina.
Per domani altra tappa corta verso Bolsena.

 

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