martedì 31 luglio 2012

Cadavo Baleira- Lugo- As Seixas 29/30 luglio

Cadavo Baleira- Lugo- As Seixas 29/30 luglio

Oramai scesi dalle montagne ci aspetta solo il piattume delle tappe di avvicinamento a Santiago.
Due tappe assieme per descrivere in poche parole quanto già ripetuto nelle tappe precedenti.
Il 29 luglio, partiamo alle 07 con la temperatura che si è abbassata di molto, il cielo è nuvoloso e le previsioni danno pioggia.
Si inizia con una breve e poco impegnativa salita, quindi si prosegue con il solito panorama di boschi e pascoli alternati ai pochi centri abitati che si incontrano.
Il saliscendi tra queste basse colline ci fa rimpiangere le seppur poco impegnative salite e rispettive discese dei giorni scorsi.



 Arriviamo a Lugo verso le 14.30, il nome ci riportano alla mente: Passatelli, gnocco fritto e tigelle... ma non siamo in Romagna.
Lugo è una città anonima che ha, oltre alle immancabili e noiose chiese, di particolare le mura di cinta, queste, di bello, hanno che si possono percorrere in tutto la loro estensione a circolo permettendo così una vista della città dall'alto.


 Vista l'ora tarda non riusciamo a trovare un ristorante che dia da mangiare, quindi per pranzo un gelato.
La sera usciamo a cena in compagnia di Alessandro, italiano, Kim e Songee coreani, Harmin, tedesco, Annabell, australiana e David spagnolo, che non sono altro che la compagnia con la quale ci si incontra negli ostelli.




 Il 30 luglio è una giornata di quelle che vorresti buttare, almeno nelle prime ore.
In una città di decine di migliaia di abitanti non c'è, alle 06.30 un bar aperto; c'è una nebbia che si taglia col coltello, e l'umore non è dei migliori.
Dopo circa 10 km c'è il primo bar e non c'è niente che ci faccia pensare che sia aperto, questo aumenta il malumore.
Intanto il percorso si svolge prevalentemente su strada asfaltata e la nebbia insiste.











Altri 10 km di continuo piattume senza che si possa vedere al di la di una ventina di metri.

Per fortuna il secondo bar è aperto e finalmente possiamo bere qualche cosa di caldo e mangiare, soprattutto.
All'uscita incontriamo il resto della compagnia che partiti prima di noi e che avevamo superato al primo bar ove si erano fermati trovandolo aperto.
Da San Roman prendiamo il sentiero alternativo, o calzada romana, accorciamo così di almeno 3 km il percorso.
Intanto il tempo s'è fatto bello e con la colazione finalmente fatta, l'umore si ristabilisce al bello.
Il percorso da qui in poi ci riporta in parte ai primi giorni, pur non essendo il saliscendi così impegnativo.
Arriviamo all'albergue alle 15 circa.

1 commento:

  1. Ciao Trilli sono Paolo di "tres en el camino".
    Girando per internet ho scoperto che sei di nuovo in cammino!!! Grande!!! Il primitivo è fantastico spero te lo sei goduta a fondo. Quando ritornerai ti vengo a trovare. Ciao bella, Buen camino. Un saluto anche a te Oxi e buen camino a ti tambien hermano.

    RispondiElimina