mercoledì 11 aprile 2012

Sessantanovesima tappa (17N)

09 aprile

Sebrayo - Gijon. 34 km 2395 (550,5)

Anche oggi si parte tardi: alle 09:00.
Dopo un breve tratto su asfalto si prende un sentiero che dopo un paio di centinaia di metri diventa un pantano.
E' difficile scendere facendo lo slalom tra pozze d'acqua e di fango, e pensare che visto il tempo avevo deciso di riporre gli scarponi e le ghette.
Sono costretto ad alzare i pantaloni sino al ginocchio.
Passato questo tratto riprendiamo la strada asfaltata continuando a scendere verso Villaviciosa che raggiungiamo verso le 10:30.






Qui sostiamo per alcune piccole spese che deve fare Katrin, quindi una sosta al bar per un te e mangiare qualcosa quindi ricominciamo a camminare portandoci verso Casquita ove si incontra il bivio tra il cammino del nord e quello primitivo che deviano dal primo porta a sinistra verso Oviedo.
All'inizio l'intenzione mia era di fare il primitivo, purtroppo ha circa tre tappe in più quindi la scelta di farlo in seguito assieme a Manuela.
Proseguiamo quindi verso l'alto de la cruz, una salita di quelle toste.
Stavolta scelgo la strada invece che il cammino per arrivare alla base della salita e questo si rivela cosa buona, infatti ci evitiamo una delle parti peggiori dell'ascesa.






Oggi c'è di nuovo il sole e naturalmente splende in maniera particolare durante l'ascesa.
Giungiamo sulla cima verso le 13:30.
La discesa è lunga e non ripida, almeno nel tratto che corre lungo la strada asfaltata, quindi si svolta a sinistra e si scende lungo un sentiero molto stretto e ripido fino alle prime case del paese sottostante.
Qui giunto noto diverse frecce gialle che indicano, in maniera contrastante, due diverse direzioni, conoscendo la direzione non mi scompongo e proseguo nella direzione giusta.
Purtroppo Katrin, che era rimasta qualche metro indietro prende la strada sbagliata e si perde, dopo quasi un'ora riesco a ritrovarla.






Ripresa la strada giusta ci fermiamo per qualche minuto prima dell'ultima salita della giornata.
Dopo quest'ultima fatica la discesa verso Gijon è quasi consolante, in parte su asfalto ed in parte su terra battuta.







La difficoltà di attraversare la città, soprattutto se si è stanchi come oggi, consiglia di fermarsi all'ostello che si trova presso un campeggio al margine della città.
Qui ho la possibilità di lavare ed asciugare quasi tutto quel che ho al seguito, domani le previsioni danno pioggia.


Ho mangiato:

Pane e una brioche;
Pane e tortilla;
Patatas bravas.


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