giovedì 5 aprile 2012

Sessantatreesima tappa (11N)

03 aprile

Laredo - Santander. 41 km 2095,5 (355)

Esco in strada che è ancora buio. Ha piovuto leggermente ed il fondo in pietra è scivoloso.
L'odore del fumo di una sigaretta proveniente da una delle persone che mi stanno davanti mi accompagna, compagnia fastidiosa, sino all'incrocio ove prendo la via per l'imbarco.
Qualche cosa di caldo bevuto velocemente nell'unico bar aperto e poi giù lungo l'avenida che fiancheggia la spiaggia.






La spiaggia è vuota e raggiungerla e più facile che pensarlo.
La marea è bassa, il mare è di un colore indefinibile ed il cielo, che comincia a schiarire, è pumbleo.
Pare quasi che la sabbia ammortizzi i passi rendendo lo zaino quasi meno pesante.
Pesanti cominciano ad essere i pensieri a quest'ora del mattino, ma la leggerezza della camminata pare li faccia galleggiare sul quel mare stranamente liscio e piatto che si rompe leggermente all'arrivo sulla spiaggia.
Ho sempre affermato che il mare non mi piace, sicuramente ancora non lo avevo visto come stamattina: è meraviglioso!
Pare confondersi con la spiaggia ed il cielo rendendo il paesaggio tutt'uno.
Immerso nei miei pensieri bado poco alle rare persone che come me, per un motivo o per l'altro hanno scelto di muoversi su questo meraviglioso tappeto umido.






Immagino che i loro pensieri siano simili ai miei.
Il tempo di queste piccole cose ed ecco l'imbarcadero, i 5 km più leggeri che abbia camminato qui in Spagna, e l'incantesimo si spezza!
Appena in tempo per la barca, il breve tratto di mare da attraversare è ancora più corto con la bassa marea, il tempo di salire a bordo che già devo scendere.
Santona, piccolo centro con più fabbriche per conservazione del pesce che abitazioni.
Lo stomaco ha brontolato, mi fermo solo il tempo per mangiare qualcosa e poi via.
Nei miei proponimenti di oggi vorrei fare tappa a Guemes.
Mi avvio lungo la strada statale quindi devio per Helgueras, dopo questo paese di villeggiatura mi attende la breve salita al promontorio e l'altrettanto breve discesa verso un'altra spiaggia.





Qui vi arrivo con un vento stranamente freddo, mi devo coprire ancora di più di quanto già non lo sia.
La spiaggia porta a Noja, il cielo coperto ed il mare quasi calmo non la rendono affascinante come lo era lo scorso anno, ma non mi spiace affatto camminarvici, qui ci sono solo un paio di pescatori.
Stavolta seguo il GPS e taglio prima arrivando direttamente sulla strada C-141, da questo punto e sino a Galiziano percorro solo asfalto.
Ho deciso di non andare a Guemes voglio recuperare una tappa, e considerando che domani sarebbero solo 15 km, preferisco sostare a Santander.
La strada è molto trafficata ma per fortuna è larga ed ha un ampio spazio per poter camminare.
A Galiziano svolto verso la costa e la percorro sino a Somo, è sicuramente uno dei tratti che meritano di essere visti.






Le alte scogliere che si gettano a picco sul mare lasciando ogni tanto lo spazio per delle piccole spiagge quasi nascoste, il volare dei gabbiani più in basso tra me e l'infrangersi delle onde rendono il tutto decisamente adatto a passare dei momenti di solitudine.
Mi vorrei fermare ma sono molto stanco, in ritardo e non conosco l'orario dell'ultima corsa del traghetto.
Per arrivare all'imbarco non rinuncio però all'ultima camminata sulla spiaggia di Somo.
Sulla barca inizio a scrivere queste poche righe, 25 minuti di tragitto sino quasi al centro di Santander.
Ho qualche difficoltà a trovare l'albergue, ci arrivo alle 18:40, qui hanno la lavatrice, spero solo che questa abbia una buona centrifuga, l'asciugatrice non funziona e per domani danno cattivo tempo.






Oggi è stata una giornata strana dal punto di vista meteorologico, dalla pioggia al vento e tutto in piccole dosi e come detto la temperatura che ha subito dei bruschi e repentini cambiamenti durante tutto il giorno.

Ho mangiato:

Fetta di tortilla e 200gr di pane;
Panino col formaggio;
Due kebab vegetali.

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