mercoledì 18 aprile 2012

Settantasettesima tappa (25N)

17 aprile

Vilalba - Miraz. 36 km 2665 (788)

Le previsioni italiane funzionano meglio di quelle spagnole ed a parte la leggera pioggia mattutina, quella insistente e copiosa del pomeriggio la indovina tutta.
Parto molto tardi anche oggi ma stavolta, dopo che mi sono avviato, non aspetto nessuno ed è giornata di camminata totalmente in solitaria seguendo più che il cammino la statale che comunque come distanza è la stessa.




Il cammino lo seguo i primi km fino a quando per seguire uno che si è perso mi perdo pure io allungando di qualche centinaio di metri la tappa.
Allungare la tappa con questo tempo è il peggio che si possa fare in questo caso quindi preferisco la N-VI.
Trovare il cammino da Vilalba è abbastanza facile anche se vi sono diverse possibilità, preferisco l'ultima che è oramai fuori da centro abitato evitandomi così un tratto di fangoso.
E' molto interessante camminare qui, si incrocia un bel corso d'acqua un paio di volte, si incontra un vecchio edificio forse, una volta, adibito a mulino e si attraversa un bosco, stavolta non di eucalipto, ma di faggi e ontani.




La seconda parte, dopo essermi ripreso dallo smarrimento, inizia sulla statale e dopo poche centinaia di metri mi fremo in un bar dove già avevo sostato lo scorso anno ed avevo apprezzato la cordialità dei proprietari.
Riparto e dopo qualche centinaio di metri rincontro Katrin che sta tornando indietro, camminiamo assieme per circa mezzo km poi lei riprende il cammino, la pioggia inizia a cadere incessantemente ed in maniera molto forte.
Dopo circa un'ora e mezza arrivo a Baamonde, qui faccio spesa in quanto a Miraz non v'è assolutamente nulla a parte un bar che non offre alcunché e l'alberge che ha a disposizione una cucina ben fornita di attrezzatura per cucinare.
Mi rimetto in marcia per gli ultimi 16 km.
Ora la strada fino al bivio per Parga è fatta di soli lunghi rettilinei che, con la pioggia battente ed il vento che soffia a volte con forte intensità, sono poco piacevoli da percorrere.




Prima del bivio mi fermo per un te in un bar e raccolgo delle informazioni che si rivelano assolutamente utili, non l'avessi fatto mi sarei ritrovato a Lugo senza accorgermene.
Raggiungo Parga in 20 minuti, tutto è chiuso anche il barbiere, dovrò rimandare ai prossimi giorni il taglio della barba.
Ora il tragitto sino alla meta è solo tra boschi ed allevamenti su un terreno piano senza alcuna difficoltà.
Giungo all'albergue verso le 17:45.



Stasera con la cucina a disposizione almeno un piatto di spaghetti aglio olio e peperoncino lo devo fare.
Al banchetto si uniscono Katrin che arriva con un'ora e mezza di ritardo e due spagnoli.
Stasera a letto presto, domani devo riuscire ad arrivare ad Arzua chiudendo così il cerchio iniziato il 2 di marzo e poter essere a Santiago per il 19 ed avere a disposizione il giorno successivo per concludere e completare il bolg.

Ho mangiato:

Due clementine e due brioche;
Dei dolcetti e vasetti di flan;
Biscotti;
Spaghetti aglio olio e peperoncino formaggio.

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