mercoledì 11 aprile 2012

Settantesima tappa (18N)

10 aprile

Gijon - Avilés. 22 km 2417 (572,5)

Nonostante gli sforzi per una partenza mattutina non ci si muove prima delle 08:30.
Ci avviamo lungo il percorso segnato da frecce gialle e conchiglie.






Dopo un paio di km, visto il giro infruttuoso e totalmente inutile, che chi ha segnato questo tratto fa fare agli ignari camminanti, decido di seguire il GPS che non accorcia di molto la strada ma rende il percorso fluido.
Il tempo è tipicamente primaverile e gli scrosci di pioggia assieme a squarci di sereno, con il sole che ogni tanto fa capolino ed il vento continuo accompagneranno durante tutto il giorno il camminare.
Più o meno son 12 km per percorrere la città da un capo all'altro, cosa alla quale lo scorso anno non avevo dato molto peso.






Il chilometraggio che fornisco è dato dalla guida EROSKI, quindi se qualche volta può capitare che ci siano delle discordanze non fateci molto caso, ad esempio ieri la tappa effettiva è stata di 28 km così oggi.
Tra tutte le città è senza ombra di dubbio la lunga e dura da superare specialmente se si segue il cammino tracciato!
Comunque alle 12:30 siamo sul tratto di salita odierno.
Qui il percorso dalla cima alla successiva discesa corre tra boschi di eucalipto su una strada forestale in terra battuta.
Il passaggio alla valle successiva riporta ad una dimensione certamente più potabile, la valle e quieta e tranquilla e solo dopo alcuni km si ritorna a sentire il brusio orrendo dell'autostrada che diventa rumore molesto col più avvicinarsi.






Verso le 15:00 facciamo una sosta per mangiare qualche cosa quindi riprendiamo.
Per un lungo tratto fiancheggiamo l'autostrada, percorrendo la statale, ma stavolta il rumore da li proveniente è coperto da quello di una fabbrica al lato destro della strada.
Avilés non è quella piccola cittadina che ricordavo e dal momento in arriviamo al cartello stradale che ne indica il confine al centro città passano almeno 3 km.
Stavolta nel centro città c'è pure l'albergue!
In questa ultima settimana le tappe pur rimanendo di lunghezza discreta peccano molto di tempo impiegato.
Il dolore ai muscoli paravertebrali si fa ogni giorno più incalzante ed a questo aggiungo Katrin che non è certamente di peso ma non so come spiegarlo, mi rende le tappe più lunghe.






Pensare di mollare proprio ora non mi passa per la testa, per il 20 vorrei arrivare a Santiago ma anche se non ci arrivo ad Arzùa il cerchio si chiude, quindi mi ritengo soddisfatto.
Ho sempre affermato e continuo a farlo, il giorno in cui dovessi salire su un mezzo di trasporto anche per solo un km mi ritirerei.
Ultimamente ho avuto modo di notare che molti dei grandi camminatori che girano per queste lande applicano ogni tanto la tecnica dell'usare dei mezzi di trasporto.
La cosa mi fa solo piacere, comunque ognuno cammina come meglio crede!
Pur non essendo ancora finita mi ritengo soddisfatto di quanto fatto fino ad ora anche perché sono riuscito a superare due dei tre limiti che mi ero imposto.
Al 20 aprile il terzo!

Ho mangiato:

Tostada, 120 gr di pane;
Fetta di tortilla e frutta secca;
Un muffin;
Insalata mista con pane, un gelato.

2 commenti:

  1. Bravo Oxy, leggo la tua determinazione per arrivare fino in fondo.
    Santiago ti aspetta ancora una volta in questo tuo "magico girotondo".

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