sabato 14 aprile 2012

Sessantatreesima tappa (21N)

13 aprile

Almugna - La Caridad. 32 km 2534 (689)

Giornata che inizia nel peggiore dei modi: piove a dirotto, c'è vento forte e fa freddo.
Oggi i km sono solo una trentina, quindi con calma ci avviamo lungo la strada che porta verso Luarca, il primo dei paesi che incontreremo oggi.






Di questa tappa, anzi di queste tappe, comprendendo quella di domani, ho il ricordo della "sgambata" fatta lo scorso anno, quando in giornata arrivai a Ribadeo: 54 km in 14 ore ai quali dovetti aggiungerne una decina ancora in quanto avevo al seguito una ragazza tedesca che mi deviò tre volte per vedere alcune spiagge che la sua guida indicava come assolutamente da vedere.
Dopo la discesa a Luarca inizia la risalita dalla parte opposta del rio Negro e naturalmente smette di piovere, si calma il vento ed inizia a scaldare ci si sveste dell'eccesso ma dopo pochi km bisogna rivestirsi, ed anche questa giornata la passiamo in questo modo.
Il percorso si sviluppa perlopiù su strada asfaltata per evitare di inzaccherarsi lungo quei tratti decisamente pantanosi ed alle volte cosparsi pure di tanto sterco di animali.






Vi sono alcuni punti del cammino che per questione di convenienza ci imponiamo di fare ma date le forti piogge ci ritroviamo a dover attraversare dei piccoli rigagnoli ingrossati che ci costringono a delle manovre "spericolate".
Facciamo la prima breve sosta dopo una decina di km, solo per il tempo di vedere attenuarsi la pioggia che riprende con veemenza al nostro ripartire.
Proseguiamo lungo la N-634 evitando un tratto del cammino su consiglio di una signora che incontriamo dopo la sosta: consiglio che si rivela ottimo quando, incontrando lo spagnolo ed il coreano, ci dicono che la strada pareva un torrente in piena.
Sfortunatamente non tutto ci va sempre così bene ed alla successiva deviazione sul sentiero ci ritroviamo a dover affrontare un ruscello in piena.






Gli scrosci isolati di pioggia si susseguono a ritmo serrato, e come detto, non si fa a tempo a mettere via la mantella, dato il cielo sereno, che immediatamente ricomincia piovere.
Arriviamo in albergue assieme agli altri due sotto una pioggia intensa percorrendo la statale.
Oggi si sono potuti vedere degli scorci della costa molto belli che purtroppo, a questo punto del percorso, descrivere diventa per me noia come certo lo sarà per voi leggerlo, spero al più presto di riuscire a caricare le fotografie.
L'ostello è all'inizio del paese, a circa un km, e non v'è bar o ristorante e tantomeno un negozio di alimentari.
L'ospitalero gentilmente ci accompagna al supermercato del paese con la sua macchina.
Erano due mesi e mezzo che non posavo le terga sul sedile di un'autovettura e ad essere sinceri la cosa non mi mancava e non mi manca affatto.
Ecco uno dei problemi da affrontare al ritorno a casa: la pigrizia che mi coglierà, come sempre.
La totale ed assoluta incapacità di stare senza la macchina, qui macino km a piedi ed invece a casa i 300 m che separano dal supermercato li percorro in macchina.
Sto invece considerando una cosa, che certamente molte delle persone che han fatto il cammino conoscono: il problema del ritorno a casa!
Questi quasi 3 mesi trascorsi con ben poche comodità e facendo molta fatica: mi mancheranno!
Mi mancheranno soprattutto quei momenti di introspezione che nella vita di tutti i giorni non riesco a trovare.
La voglia di ripartire quasi subito sarà tanta ma stavolta i conti non posso farli da solo.
Inoltre c'è per la testa un'idea che... ma sarà, se lo sarà, cosa da futuro!

Ho mangiato:

Biscotti, due arance pane e nutella.
Una fetta di tortilla;
Pane e formaggio due arance una banana.

Nessun commento:

Posta un commento