lunedì 2 aprile 2012

Sessantaduesima tappa (10N)

02 aprile

Castro Urdiales - Laredo. 36 km 2054,5 (314)

Giornata particolare questa, dettata dalla poca voglia di partire al mattino sino alla voglia di mollare tutto e prendere un bus al primo pomeriggio.
Alle 08:30 sono ancora in albergue a parlare con i ciclisti.






A malavoglia mi avvio e la bella giornata mi spinge a percorrere almeno il primo tratto sino ad Islares, un punto particolarmente attraente dal punto di vista paesaggistico.
Dopo avere percorso una strada in terra battuta ed avere attraversato il villaggio di Allendelagua inizia il tratto sul lungo mare, ovvero sulle falesie a picco sull'oceano.
Rispetto allo scorso anno, in cui la fretta la faceva da padrona, stavolta me la prendo con calma e mi fermo in alcuni punti scendendo sino al bordo del precipizio per fare alcune foto, che purtroppo non sono quel che vi vorrei proporre, foschia e mare calmo rendono il paesaggio meno attraente di quanto sperassi.






Comunque, giunto ad Islares prendo la strada N-634 sino al bivio di Pontarron, qui decido per la salita della Magdalena invece che fare il percorso più corto lungo la statale.
A Guriezo faccio un poca di spesa e mi fermo, oltre che per mangiare anche e soprattutto per riposare, mi sento molto stanco e la schiena mi duole molto.
Ho spento i telefoni e non so che ora è, a Pontarron del Guriezo erano circa le 12:00.
Mi riavvio ed attraversato il paese punto dritto verso la frazione di La Magdalena, da qui la strada forestale che porta direttamente verso il passo che porta il nome del paese.
Una lunga salita che sinceramente ricordavo più ripida e più dura, naturalmente devo fare i conti con la preparazione che ho in questo momento.






Comunque lungo la salita il pensiero di mollare tutto si fa sempre più forte sino al momento in cui supero tre persone che erano partite un'ora prima di me da Castro.
La strada è bianca quasi fino a Liendo ultimo centro prima di arrivare a Laredo.
Si attraversa un grande e folto bosco di eucalipto, con degli esemplari veramente eccezionali, vari allevamenti e tra questi uno di cavalli.
A differenza dello scorso anno non c'è l'ingombro di dovermi muovere tra pantani e pozzanghere, il percorso è asciutto e facile da camminare.





La discesa è molto tranquilla lunga e lenta a parte l'ultimo centinaio di metri che ha una pendenza molto forte.
Quindi il piano che porta a Liendo e la salita a prendere la N-634 per poi ridiscendere verso Laredo.
Prima di entrare in città chiamo l'albergue di Santona per sapere della disponibilità, quindi mi informo circa la barca che fa da spola tra le due spiagge trasportando la gente: non è in servizio sino a domattina!
Sono costretto a sostare a Laredo.
Trovo alloggio, come quasi tutti gli altri, presso un convento di suore di clausura.

Ho mangiato:

Due brioche;
Quattro vasetti di flan, 500gr di fragole;
Panino con formaggio;
Insalata mista.

3 commenti:

  1. hai gia dato tanto,non importa se lasci noi siamo sempre vicini a te

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    1. che saggia Miosotis l'unica che ha capito...la stanchezza!

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