domenica 17 agosto 2014

Novantaseiesima tappa Luarca - Cartavio

ÙNovantaseiesima tappa Luarca - Cartavio


Mancano un paio di giorni a Ribadeo e alla svolta verso Santiago, lasciando così la costa.
Il paesaggio, come sempre, all'approssimarsi della Galizia cambia in maniera decisa, il verde prende tonalità più intense, si cominciano e vedere i castri rettangolari e sulle strade si comincia a vedere "fortuna" a volontà.

Sarebbe il caso di cominciare a tirare le somme di questa "camminata" ed in questi ultimi giorni alcuni pensieri mi sono passati per la testa su cose da dire, e da fare.
Manca la voglia di parlarne, la voglia di tirare fuori le emozioni che mi hanno accompagnato, in questi quasi 4 mesi, passati a muovere un piede dietro l'altro nelle più varie condizioni di tempo, esclusa la neve.
Migliaia di km alla ricerca di quel qualche cosa che sempre ho pensato di poter trovare in questo muovermi lento attraverso luoghi a me sconosciuti, ad incontrare persone mai viste e perché no, stringere nuove amicizie.

A coloro i quali saranno delusi da questo mio modo di chiudere questa specie di avventura, dico che potranno venire ad assistere alle proiezioni che farò di questo viaggio, anzi, a chi legge ed è interessato ad organizzarne una, me lo faccia sapere, ci mettiamo d'accordo. 
Questo mi porta ad iniziare a parlare del mio prossimo viaggio, per ora solo un accenno: accompagnerò Italo Benedetti fino a Pechino nel suo prossimo viaggio che partirà da casa sua a fine gennaio.

Nei prossimi giorni dirò qualche cosa di più.
La tappa di oggi è stata buona, senza  fretta, senza patemi d'animo e in maniera del tutto rilassata.
Non siamo arrivati a Caridad, per evitare spiacevoli inconvenienti, ci siamo fermati in piccolo hotel a cinque km dal paese.
Ci siamo goduto il paesaggio, percorrendo quasi in toto il sentiero segnato, la presenza del mare è stata quasi costante, a volte con delle piccole fette tra le vallette dei piccoli fiumi che vi vanno a morire,ma volte come una lunga striscia scura che delimita l'orizzonte.

I boschi di eucalipto sono oramai la regola, pinta terribile, che per scopi di lucro stanno coltivando distruggendo tutto quanto v'è di autoctono eliminando in maniera totale l'humus.
Le coltivazioni sono decisamente a favore del mantenimento del bestiame, in modo particolare il mais, che qui domina il panorama.
Il percorso: tanto asfalto, tanto per ricordarci che siamo sul nord, alcuni tratti su terra battuta e ben poco su sentiero.

Il tempo: giornata soleggiata con per fortuna un vento deciso e fresco che alle volte, specie la mattina, fa pensare a giornate autunnali dalle nostre parti.
Domani...

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