Ottantacinquesima tappa Boo de Pelagios - Cobreces
Lasciamo questo bell'ostello verso le 07:30.
Le volte precedenti attraversai il ponte della ferrovia, facendo naturalmente molta attenzione, stavolta su consiglio di diverse persone, assieme a tutti i presenti nell'ostello, che tra le altre cose è letteralmente a 20 metri dalla banchina della stazione di Boo, prendiamo il treno per attraversare la palude evitandoci così gli inutili 8 km per girarci attorno.
Anche stavolta decido per il cammino e non per le scorciatoie.
La cosa è decisamente poco producente, giri viziosi che allungano il percorso.
Ad un certo punto del percorso mi accorgo che qualche cosa non funziona, controllo il gps ed ho ragione, quindi proseguiamo per Mar e di seguito per Polanco, qui incontriamo Jan, il ragazzo polacco, che ci aveva distanziati di almeno un paio di km, lo incontriamo dopo la sosta caffè durata almeno 20 minuti.
Alla ripartenza penso alla Solvay, la fabbrica che si deve fiancheggiare per arrivare a Santillana del Mar, un obbrobrio che decisamente rovina la vallata e qui mi chiedo come mai chi organizza il cammino, in quel tratto non fa qualche cosa per trovare un'alternativa.
Santillana la raggiungiamo verso le 12, breve sosta per mangiare qualche cosa e poi via verso la meta finale.
Ultimi km decisamente pesanti, sia per il calore che per il continuo saliscendi, seppur leggero.
La chiesa di San Pedro prima, Coborredondo e poi la discesa verso la chiesa di San Martin che ci porta poi a risalire verso Cobreces.
Il percorso: strada asfaltata per tutto il tratto con un leggero saliscendi, con vista del mare e punti nei quali, comunque, pare di essere in montagna.
Il tempo: fresco ed in parte nuvoloso la mattina fino a tardi, dopo di che il sole comincia a battere decisamente, ci salva la brezza che a momenti si fa decisamente intensa fino a rendere l'aria fredda nelle zone d'ombra.
Domani: di certo oltre San Vicente de la Barchera.
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