martedì 28 febbraio 2012

Ventottesima tappa

27 febbraio

Cea - Castro Dozon. 14 km 873

Mi alzo a fatica alle 07:30.
Giornata assolutamente no!!!
E pensare che la giornata meteorologica è stupenda, tipicamente primaverile e dopo la prima ora devo togliere la giacca, fa caldo e sarà così tutto il giorno al punto che la roba messa ad asciugare in meno di due ore è pronta.






Decido per la tappa breve e meno faticosa.
Non sto affatto bene, fiacca e senso continuo fastidio allo stomaco.
I tre giorni ad Orense hanno sballato tutto il mio programma, dopo pochi km inizio a pensare di rientrare e terminare li quanto fatto fino ad ora.
Provo a pensare da cosa dipenda ciò.
Sicuramente in questi ultimi giorni l'alimentazione si è sballata rispetto ai primi giorni durante i quali, bene o male, mi mantenevo senza strafare.
I bagni termali di Orense, un consiglio: dopo avere finito il cammino abusatene, ma durante, uno basta ed avanza.







Come se non bastasse a colazione mi sono mangiato due brioches: da oggi basta.
La tappa di oggi non è pesante, vi sono alcuni saliscendi poco impegnativi.
Il primo tratto e tutto, o quasi, su asfalto ed attraversa diversi piccoli paesi, poi finalmente giunto al bivio per Pereira, svolta a sinistra ed il cammino si immette su un sentiero di terra battuta e pietre.
Per un breve tratto, sino ad un ruscello, il sentiero scende, al che inizia la lenta e sistematica salita che porta al culmine di una collina dalla quale si può vedere la meta.
Il sentiero è piacevole da percorrere ed in parte mi rimette in "carreggiata", così i pensieri di abbandono del cammino abbandonano me.
Giunto al ruscello due caprioli mi attraversano la strada, purtroppo non faccio a tempo a scattare nemmeno una foto.






Quindi, come detto, inizia la salita.
Il sentiero si snoda tra prati, boschi di castagni, le solite querce e delle estese piantagioni di pini.
Ad un certo punto attraversando un gruppo di alberi la mia mente corre alla ricerca di qualche wombato, di koala e di canguri: sono alberi di eucalipto che qui nel nord della Spagna specie in Galizia crescono rigogliosi.
Simili boschi li ho visti nel mio girovagare per l'Australia.
Continuando la salita, il sentiero si fa strada in terra battuta che si incrocia con altre simili che attraversano le colline in vari sensi.
Giunto al culmine della tappa incomincio a vedere le prime case di Castro Dozon.
Il cammino rispetto al paese risulta totalmente fuori squadra in quanto tra questi e l'abitato v'è l'autostrada che costringe ad un lungo giro.






Comunque arrivo verso le 12:30, mancano circa 12 km a Laxe ma mi manca la voglia di continuare.
Mi sistemo in albergue e mi faccio un piatto di pasta!
Verso le 15 arriva pure Yoshi che aveva deciso per l'itinerario che porta al monastero di Oseira.
Sono convinto che se avessi deciso pure io per quella soluzione molto probabilmente mi sarei ritirato.

Ho mangiato:
Due brioches;
250 gr di spaghetti aglio olio e peperoncino;
Zuppa di verdure e peperoni fritti con pane.

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