lunedì 12 novembre 2012

Cammino francese 5a tappa Logrogno-Najera

Lgrogno-Najera 12-11-12

Partenza lenta. Dopo una breve sosta al bar alle 08.35 mi avvio verso il parco lungo il quale il cammino lascia la città.
Parto per penultimo, dopo di me c'è solo Miriam, una ragazza spagnola, che poco dopo passa davanti al bar lasciandomi in "ultima" posizione.
Mi inserisco sul sentiero ed il mio passo, dopo pochi minuti, riprende il suo ritmo usuale.
Piano piano comincio a raggiungere e superare gli altri.











La mattinata è fredda ed il vento soffia da nord incessantemente e questo non è proprio un bene, anche oggi sono costretto ad usare i guanti.
Quando giungo all'altezza del tratto dove il sentiero corre parallelo all'autostrada, mi si para davanti quel disgustoso paesaggio della rete che separa i due percorsi.
La rete è fitta di pezzi di legno messi a croce, questo mi fa porre una domanda: ma chi fa queste cose ha mai pensato a cosa significa una croce?
E' proprio vero che il credere uccide il pensiero.
Fuori da questi pensieri arrivo a Navarrete, il bar nel quale ero solito fermarmi è chiuso, quindi procedo.
Siamo in Rioja e chi sa del posto se ne accorge a prima vista, qui si producono i migliori vini spagnoli e la campagna è votata quasi per intero a vigna.
E' molto bella la vigna con i colori autunnali e con ancora dell'uva attaccata ancora di più.
Deve essere un'uva particolare per produrre un vino sicuramente speciale.
Ne prendo alcuni grappoli di piccole dimensioni e la mangio con molto piacere, per fortuna è fredda altrimenti la sua dolcezza sarebbe nauseante.
Ammirando la campagna arrivo all'Alto de San Anton senza quasi accorgermene.
Inizio la lunga e dolce di scesa verso Najera, anche qui vigneti da tutte le parti.
Il paragone con la tappa dello scorso inverno mi viene alla mente spesso durante il tragitto, diverse sono le differenze, prima fra tutte la distanza percorsa, oggi solo 28 km lo scorso inverno alla fine della tappa erano più o meno 50. La condizione atmosferica era invece molto simile.
Nota assolutamente positiva, invece, lo zaino ancora non m'ha dato problemi il che è grande cosa.
I km di oggi li ho percorsi facendo una sola sosta a Najeira in un bar a 300 metri dall'ostello.
Qui trovo Andrea, ospitalero di Gallarate.
L'albergue è molto diverso dall'ultima volta che ci sono stato ed e' certamente migliorato.
Stasera ho proposto spaghetti aglio olio e peperoncino, buona l'adesione.

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