giovedì 15 novembre 2012

Cammino francese 7a tappa Santo Domingo de la Calzada-Villafranca Montes de Oca

Santo Domingo de la Calzada- Villafranca Montes de Oca 14-11-12

Oggi c'è sciopero generale in Spagna: il pensiero corre alla primavera scorsa quando nella tappa Deba-Zenarruza, la più dura sul cammino del nord, mi ritrovai nella stessa situazione, con la differenza che stavolta trovo negozi, bar e ristoranti aperti, d'altronde li ero nel paese basco dove gli scioperi li fanno sul serio.
Alle 07.00, Piera l'ospitalera, ci sveglia dando la colpa al cammino che ci sta chiamando.
 Stamane il cielo è quasi sereno, non c'è un alito di vento e la temperatura è più alta di ieri, ma non appena il sole fa capolino da dietro le colline comincia a fare freddo e si alza un leggera brezza che fa letteralmente rabbrividire.
Son costretto a mettere il piumino ed i guanti e fino dopo Gragnon la cosa non cambia.
Il paesaggio è il solito, terra rivoltata, qualche vigna ma anche la novità di una coltivazione di cavolfiori.
Gragnon mi ha sempre affascinato, non tanto il paese che è abbastanza dozzinale come forma e tipo di architettura, quanto il giungerci anche se stavolta ci giungo percorrendo la strada sterrata che corre affiancando la statale e questo toglie quel poco di poesia che il posto aveva.
 Dall'altro versante però rimane lo stesso, con il campanile che spunta di fianco al cartello che indica l'ingresso, o l'abbandono della provincia di Burgos.
Insomma una specie di Hontanas un poco meno "mesetato".
Attraverso tutti paesi che trovo sul cammino evitando Villoria de Rioja , tagliando lungo la statale accorciando di almeno un km, che sarebbe comunque su asfalto.
Sorpasso diverse persone, e addirittura poco prima di entrare a Belorado, due dei coreani che ieri avevano continuato sino a Gragnon.


In paese trovo tutto aperto e decido, finalmente, per un piatto di "patatas bravas". Sosta di una trentina di minuti e via verso... lo deciderò strada facendo.
Arrivo a Tosantos e mancano solo 6 km per Villafranca Montes de Oca decido quindi di arrivarci verso le 15.30, cosa che faccio regolarmente.
Anche questo tratto di cammino rientra sicuramente in quello che definisco "mesetano", siamo ad oltre 700 mslm.
Il tratto da Belorado si caratterizza per un caldo da maniche corte ed assolutamente imprevedibile, ma mancano pochi km e non sto a spogliarmi, le gambe sono bene avviate e guai fermarle.
Arrivo come previsto, qui trovo Pilar, ragazza cilena e le due coreane Sahyang e Yurang, poco dopo arriva un francese ed un tedesco che ho superato strada facendo. Il tedesco sta arrivando a piedi da casa sul lago di Costanza e giunto a Santiago allo stesso modo tornerà indietro... mi sento pronto per una cosa del genere.

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