sabato 24 novembre 2012

Cammino francese 17a tappa San Martin del Camino-Astorga

San Marctin del Camino-Astorga 24-11-12

Altra tappa breve stavolta parto presto con l'intenzione di rimettermi in carreggiata.
Il cielo è nuvoloso, minaccia pioggia e c'è molto vento.
Alle 07.20 sono in strada, letteralmente, visto il buio preferisco muovermi al bordo della carrettera che rischiare lungo il sentiero in terra battuta.
Nonostante il sabato, il traffico è sostenuto e molti sono i mezzi pesanti che rendono pericoloso il muoversi.








Spero di arrivare a Hospital de Orbigo per le 09.30, quindi il mio passo è sostenuto.
Non appena fa chiaro abbandono la strada e mi immetto sul cammino.
Il vento è insistente e pare stia iniziando a piovere.
Arrivo, con mia grande sorpresa, ad Hospital alle 09.00, questo mi fa piacere in quanto finalmente potrò postare la pagina di ieri... tutto inutile non v'è nulla di aperto se non la solita macelleria.
Intanto comincia a piovere, mi metto la mantella.
A Santibanez il bar è aperto, almeno un cartello afferma ciò, 2 km fatti sotto le prime gocce di pioggia, riesca a fare pure qualche scatto.
Il bar è chiuso apre dopo le 10.00





La mia ultima speranza è San Justo de la Vega, è a 8 km e a 3 da Astorga.
8 km in mezzo alla campagna, ne avevo bisogno per rinvigorire il mio morale che stava stamane sotto i tacchi.
Sono di nuovo del tutto solo e questo giova molto al mio buonumore.
Il continuo saliscendi che caratterizza questo tratto è un vero toccasana, finalmente le articolazioni cominciano a muoversi.
Sul piccolo altipiano che si attraversa, su un palo leggo scritto: Girati l'amore è al tuo fianco, quasi ci casco, Manuela è in sauna in questo momento! :-)
L'unico inconveniente è la pioggia portata da un vento teso e discretamente forte.
Nonostante sia ben coperto mi sento bagnato, e sento la giacca a vento allo stesso modo.





Arrivo a san Justo de la Vega e mi fermo al bar CAFE BAR OASIS, di fronte al Ayuntamento, qui la sosta, dopo quella fatta lo scorso inverno, è d'obbligo: fanno la tortilla più buona cha abbia mai mangiato in terra spagnola, per questo lo raccomando assolutamente.
La sosta è di oltre un'ora quindi riparto per Astorga, forse posto dove mi fermo.
Pare che il tempo voglia rimettersi al bello, ci sono squarci di sereno sono sempre più ampi.




Arrivo all'albergue verso le 13.05 ed è ancora chiuso, gia trovo Robert, danese ed Andy, coreano, che sono giunti da Leon a Piedi.
Entriamo ed assieme e noi entra un olandese che arriva dalla Via de la Plata... non ho ancora percorso il tratto da Granja de Morereruela ad Astorga... d'altronde, come lo stesso olandese dice e che molti confermeranno, il cammino sanabrese è così bello che è difficile rinunciarci, lui l'ha fatto per questioni di tempo.
Domani tappa che porta verso lo strumento di tortura di ferro ed il mucchio di sassi che lo regge.

9 commenti:

  1. che bella visione del cruz de Hierro!!

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  2. Ciao Oxy ... Trilliiii mi hai rubato le parole!!
    Buen camino siempre.

    Oriano

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  3. beh !!! io ci ho fatto un bel pianto sotto questo "strumento di tortura"

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  4. punti di vista... per me strumento di amore e libertà.

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  5. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  6. mi sembra che le polemiche le faccia chi legge; Roberto non è uno scrittore, è una persona che descrive con parole e foto il suo camminare; si può seguire come no; siamo in regime di democrazia mi pare. Non vende farfalle e non promette nulla a nessuno:parla solo di se. Questo è Roberto e questo è il suo pensare.

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  8. Non ho bisogno di chi mi difende, se qualcuno lo fa è solo perché legge le risposte prima di me. Non è vero che ce l'ho con i credenti in generale, ma con alcuni in particolare, quelli fascisti, arroganti, baciapile e ciuccia campanelli, i prepotenti che non ti permetto, in nome del loro fantasioso (per me) dio dialogo alcuno, insomma ce l'ho con gli stronzi. Sono uno di quelli che non sopporta più l'arroganza di questi presupponenti che vorrebbero, come il loro dio, fare i cazzi altrui impunemente.
    Conosco tanti credenti, che rispettano le idee degli altri e non ne invadono il territorio se non invitati, e si fanno i fatti propri, cosa che pure io mi faccio cercando di difendermi dalla gentaglia.
    Se poi tu ti senti parte del gruppo più in alto descritto, che dirti: CAVOLI TUOI!!!
    A proposito di infelicità, tu mi sembri così infelice da attaccarmi senza motivo alcuno o quantomeno senza nemmeno informarti su quale sia il mio pensiero. MI fai veramente molta pena, ti auguro di cuore di uscire da questa orrenda situazione.

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