domenica 28 giugno 2015

Ventiduesimo giorno finlandese

28 giugno domenica da Kajaani a

Alle 07:30 mi sveglio e comincio i preparativi, che come sempre prendono oltre 30 minuti.
Penso al prossimo centro abitato che si trova ad oltre 30 km da dove mi trovo ed al fatto che dal precedente ne ho percorsi già 17.

Le distanze in questo paese rendono veramente difficile muoversi a piedi, speravo che scendendo la cosa sarebbe migliorata invece peggiora, non che mi interessi più di tanto ma il dolore al piede sinistro non mi da pace, tra le altre cose ci sono ben pochi posti ove potersi fermare ed oggi quelli che ci sono li trovo dopo pochissimi km dalla partenza.
Pur essendo diminuiti di intensità, i dolori continuano imperterriti arrivando ad un certo punto ad interessare anche il polpaccio, ma vado avanti senza forzare.

Il tempo è decisamente buono per camminare, nuvoloso con puntate decise del sole, vento sia in una che nell'altra situazione, cammino in maglietta maniche corte.
Oggi è domenica ed il traffico è decisamente intenso, paragonato ai giorni scorsi.
La strada non cambia, o meglio il panorama cambia di poco, ora tra pinete ed abetaie, ogni tanto, spunta qualche fattoria, un paio veramente grosse.
La temperatura comincia a salire, anche se è meglio non dimenticare che mi trovo a pochi km a sud del circolo polare.

Mi mancano i tramonti, tutta questa luce comincia ad essere pesante, comincia a far sballare la bussola, soprattutto la sera, assolutamente fuori luogo quanto son uso dire: Parto quando sorge il sole e mi fermo solo al tramonto!
Significherebbe stare sveglio a camminare per oltre 2 mesi e mezzo.
Il tempo meteo poi, le previsioni sono di un'inaffidabilità spaventosa, da quando son qui hanno le hanno imbroccate un paio di volte.
Certo che peggio della costa inglese non c'è, ma pure qui vi posso garantire che...
Oggi ad un paio di km da Sukeva, mi fermo a guardare indietro, il cielo è nero ed il grigiore che ne fa da contorno è la pioggia che scende in maniera decisamente copiosa.

Davanti a me si vedono degli ampi sprazzi di cielo sereno, il tempo di pensare che mi mancano un paio di km all'arrivo, che me li faccio sotto una pioggia intensa condita da forti folate di vento. 
Mi fermo al bar del distributore, riposo e "messa giù" della pagina di ieri e perché no, anche parte di quella di oggi.
Passata un'ora mi rimetto in cammino, tempo di fare 200 m e mi ribecco il diluvio di prima se non più intenso, ma di più breve durata, fa un poco rabbia il fatto che mentre ero seduto al tavolo il sole splendeva.

Il dolore al piede si intensifica, sparisce, mi prende altre parti della gamba, non ci capisco nulla, Dopo circa 8 km vedo l'insegna di un campeggio, chiedo il prezzo, il migliore fino ad ora, mi fermo perché voglio farmi una dormita megagalattica.
Problema, non trovo una lavanderia a pagarla oro, anche arrangiarsi non è che vada molto bene con questo tempo, ma si fa. 

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