mercoledì 1 luglio 2015

Ventitreesimo giorno finlandese

29 giugno lunedì da Sukeva a Kotikila (Iisalmi)
Anche oggi inizio a scrivere mentre sono per strada.
Il mio intento, la scorsa notte, era quello di dormire fino alle 04 e poi partire: son partito alle 08:15 ho dormito in maniera eccellete e sono decisamente riposato, ora mentre scrivo sto decisamente bene che riuscirei tranquillamente a fare altri 40 km.

La giornata è stupenda, non si vedono nubi in cielo ed a parte il piede sinistro tutto è ok.
Prima di mettermi in marcia per bene, ci vogliono quasi due km affinché il piede entri nei giri giusti, ho scoperto il problema: maledette scarpe in goretex, sono per me una schifezza immonda, me le toglievo la sera o dopo solo due ore di cammino ed il risultato era lo stesso, pareva fossi stato in ammollo nell'acqua salata per delle ore, la pelle gonfia e tutta bianca. 
Ho rimesso le vecchie, che sono riuscito finalmente ad asciugare, e quasi tutto è ritornato alla normalità, naturalmente dovrò avere pazienza qualche giorno, con calma.

Oggi l'intendo è andare una ventina di km oltre Iisalmi, il tracciato non cambia se non per il fatto che il traffico è decisamente aumentato.
Alla sosta "colaranzo" mi fermo alla stessa fermata autobus ove Italo ha sostato, unica traccia di lui da 3 giorni: una bustina di tè.
Non ho più dolore al piede e di conseguenza il ritmo aumenta ed arrivo a IIsalmi, poco prima delle 14, un poca di spesa, termino il pranzo godendomi questa magnifica giornata su una panchina davanti al supermercato osservando il cielo.
Dei grossi nuvoloni si profilano ed il colore non promette alcunché di buono, decido di muovermi lungo le strade cittadine mentre inizia a piovere.

Sosta al bar in attesa che spiova.
Riparto e dopo un poco mi ritrovo ad entrare in autostrada, per fortuna che qui a differenza di Francia ed Inghilterra la cosa viene segnalata.
Rifaccio i conti col gps e mi muovo in direzione parallela alla grande arteria stradale.
Seguo i segnali e dopo un poco mi ritrovo in aperta campagna a camminare tra prati allevamenti e case isolate, ma queste non sono una novità.
Inizia a piovere sul serio stavolta e ad un certo punto, mentre adocchio un paio baracche vuote in mezzo a dei prati, vedo una signora che porta al guinzaglio un grosso terranova ed un carlino.

Mi fermo a parlare e a chiedere informazioni, mi dice che se voglio posso mettere la tenda sul prato di sua proprietà e le dico che vado avanti in cerca di un posto asciutto dato che per la notte è prevista pioggia.
Lei mi invita a casa sua che forse ha una soluzione, giunto in casa mi presenta la sua famigli il marito e 4 belle figlie.
Mi offrono il tè da mangiare e ci mettiamo a chiacchierare, facciamo un paio di foto scambi di indirizzi, quindi quando le chiedo dove posso mettere la tenda mi dicono che hanno ad un km circa un cottage, che è isolato ma che se voglio.
Non rifiuto di certo, mi accompagnano in macchina, effettivamente è in un posto isolato, ma è lontano dalla strada e dai suoi rumori.

Il posto è decisamente carino, c'è un letto, il tavolino, la stufa manca solo l'elettricità, cosa da nulla.
La sauna, quella non manca, non so come sia il funzionamento di una sauna, ma questa deve essere datata, decisamente affascinante, non ho tempo e la forza di fare fotografie e me ne pento amaramente.
Questa tappa si conclude con questo meraviglioso incontro, al pari di quello con la famiglia del Pastore Veikko a Savukoski, una famiglia, Anneli e Jouoni, le figlie Iiris, Katri, Maria ed Erika, semplice, gentile e molto disponibile verso gli altri, queste sono quelle cose che ti fanno ben sperare in questo mondo gretto e malvagio.

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