martedì 15 settembre 2015

Diciassettesimo giorno tedesco

15 settembre, martedì, da Gartow a Salzwedel

La pioggia di ieri ha lasciato il segno, il più evidente sono le scarpe, mi toccherà usare quelle in goretex e già mi viene da piangere.
Comunque sistemare il tutto prende più tempo del solito, ma alle 07:30 sono sulla via ed anche se il navigatore mi da una direzione, io prendo quella che passa per il paese, gli gnocchi coi funghi di ieri sera sono belli che digeriti, e lo stomaco brontola.

Dopo la rapida colazione mi dirigo verso Nienwald per poi proseguire verso il vecchio confine tra le due Germanie.
Le indicazioni della signora dell'ufficio postale sono state il meglio fino ad ora, ma il bello viene quando, arrivato nel paesino, una signora alla quale sto provando a chiedere informazioni, mi anticipa e mi dice, in tedesco, ma facilmente comprensibile: "Ah, il vecchio confine, dì la per circa 2 km." Cavolo più precisa del gps!

Arrivato sul posto, vedo la traccia di un sentiero, ma è troppo sconnessa e poco trafficata, alcuni metri più in là c'è una strada che si va nella stessa direzione, è fatta di placche di cemento, alcune lisce altre con dei fori, ma pare sia la strada giusta, rischio, tanto dei segnali dell'Eurovelo 13 ho di nuovo perso le tracce.
Il navigatore mi dice che quella è la vecchia linea di confine: mi inoltro nel bosco lungo questa strada, è un rischio...
Di fianco al percorso c'è una vasta area quasi totalmente senza vegetazione, ci sono dall'altra parte alcune colonne in cemento con la bandiera tedesca, sono decisamente sulla strada giusta!

Effettivamente risulta essere la strada che le "Grenzer", le guardie di confine della DDR, erano circa 50000, percorrevano nel controllare la linea di confine, vi si trovano anche alcune torrette, ed una grande torre di controllo, rimaste lì come testimonianza di quel momento.
Il fondo non è facile con il carretto, ma c'è di peggio, ma il problema di oggi, dopo la pioggia di ieri, sono i funghi, sono tanti, ma proprio tanti, tanti bei boleti!
Ne raccolgo alcuni, nel farlo, scendendo dalla traccia, con il terreno scivoloso rischio di slogarmi il ginocchio destro, sul momento il dolore è forte, ma poi passa.

Giunto ad una svolta del confine, incontro due coppie di tedeschi che sono a funghi, mi metto a parlare con loro, ed uno mi spiega che quella che si vede è solo una parte della linea di confine, infatti, mi dice, un'altra si trovava a circa 500 m più all'interno, ed una terza a circa 5 km, in queste zone, chi vi abitava o transitava era munito di particolari documenti.
Lascio loro dei funghi, visto che ne hanno trovati pochi e mi riavvio, mi mancano 28 km, secondo un cartello che c'è al punto di riposo, per Salzwedel.

Dopo una decina di km esco dal bosco, arrivo lungo la statale e qui la strada non si trova più, il punto di confine è solo campagna e se ne perdono le tracce, dell'Eurovelo 13, invece, trovo solo un adesivo attaccato su un palo reante cartelli di piste ciclabili.
Sosta pranzo e sistemazione carretto per eventi meteorologici imminenti.
Dopo la nottata e mattinata serena, il tempo è cambiato e verso le 14:30 inizia a piovere, e la temperatura si abba di molto, oltre a questo si alza pure un forte vento, per fortuna oggi il percorso asfaltato, è su strade poco frequentate.
In un punto ritrovo la strada del confine, ma il suo zigzagare è complesso, quindi preferisco, almeno in questo punto, percorrere la ciclabile, che comunque segue il tracciato confinario fiancheggiandolo.
Verso le 17 torna il sereno e riesco a finire di asciugare quanto lavato ieri.

A Salzwedel ci arrivo verso le 19, prima cosa che controllo sono i piedi, erano oltre 2 mesi che non avevo vesciche, proprio non fa per me questo terribile materiale!
Da domani seguire il confine sarà più facile!  

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