mercoledì 30 settembre 2015

Secondo giorno ceco

29 settembre, martedì, da Cheb a Tachov

Pure oggi parto tardi, solo dopo le 8. Stamane c'è una sorpresa, le vetture lontane dai muri degli edifici sono con un velo di ghiaccio, sono passati più di tre mesi dall'ultima volta che ne ho visto fuori da un congelatore.
Il percorso odierno mi porterà ad attraversare un paio di volte il confine tra Baviera e Boemia.
Subito fuori dal centro abitato il sole comincia a farsi sentire, ma la brezza mattutina ne attenua il calore, lungo la striscia di asfalto.

Comincio a pensare che il freddo che provo in questi giorni, incomprensibile per me, sia dovuto al fatto che sia molto dimagrito, speriamo, altrimenti son messo male.
Anche oggi il paesaggio non offre molto da vedere, una diga ed una chiesa dedicata ad una certa Maria di Loreto oltre al solito panorama campagnolo di fine stagione.
Le file di alberi che accompagnano la strada si alternano nella varietà, con pure degli alberi da frutto.
Sempre più spesso, sulle biforcazioni, trovo il mefitico segnale, e questa volta devo dire che il tracciato che indica è proprio fuori della gittata del confine.

Verso le 11 arrivo al primo dei valichi di confine a pochi km dal paese tedesco di Neualbenreuth, qui posso fare un poca di spesa per il pranzo.
Quindi una delle innumerevoli salite di questi ultimi giorni che mi porta direttamente a Mähring dopo essere passato per Altmugl.
Lungo la strada riesco a raccogliere diversi porcini, nel tratto tedesco faccio il pieno, i cechi sono dei veri appassionate e vederli in giro a frotte per i boschi alla loro ricerca, mi fa tornare alla mente durante l'attraversamento dei paesi baltici, la quantità di persone per i boschi a raccogliere mirtilli. 

L'ultimo tratto in terra Ceca è per lo più in mezzo al bosco e per un dato tratto lungo quella che era la pista di controllo del confine.
La pace ed il silenzio di questa tappa ha avuto eguali solo in Finlandia, il vento che scuote le cime degli alberi è il motivo di fondo per quasi tutta la tappa. L'arrivo in città mi mette un poco lo sconforto, dopo tutta quella pace.
Trovo sistemazione in un ostello.

Il tempo: oggi è stato variabile, con alcuni momenti nei quali pareva potesse piovere, il vento ha rinfrescato il tutto, oramai dovrò estrarre dal fondo del sacco le giacche pesanti anche se so che ci navigherò dentro.
La strada: molto bella, tranquilla e con poco traffico, faticoso il primo tratto nel bosco, con una lunga salita, ma per fortuna con un fondo accettabile.

Sempre più grande è la delusione per il tracciato dell'Eurovelo. 

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