giovedì 22 marzo 2012

Cinquantunesima tappa (20F)

22 marzo

Pamplona - Roncesvalle. 41 km 1692.5 (752.5)

Una cosa che dovremmo imparare a fare, e molto bene, è ascoltare il nostro corpo e non parlo solo delle cose evidenti ma di quelle che ci sfiorano, che ci toccano appena delle quali si ha solo un sentore ed i segnali che da soli ci diamo, certo si può benissimo dire che sia un caso ma a pensarci bene non è proprio un caso che certe cose accadano in sequenza che verrebbe da pensare predisposta.
Insomma tutto questo è per dire che ieri ho fatta sosta, quasi forzata a Pamplona.





Martedì sera ho dimenticato la macchina fotografica al punto internet, ritornato ieri mattina per prenderla il locutorio era chiuso ha riaperto solo alle 12:00 di conseguenza ho deciso per la sosta.
Stamane senza nulla di dimenticato mi son avviato, alle 07:50, percorrendo fino a Villava il lungo fiume che è di sicuro un tratto molto bello anche se si percorre su asfalto e cemento.
Attraversato Villava si giunge ad Arre ed attraversato il ponte romano inizia la parte che è quasi tutta sentiero.






Sentiero che si sviluppa su diversi terreni, dall'attraversamento di una frana a correre lungo il fiume Arga, attraversare boschi e pascoli, fiancheggiare la piccola zona industriale di Zubiri e naturalmente incrociare e percorre per brevi tratti la strada statale.
E' un percorso piacevole, si entra nella sona montana che porta al confine con la Francia.
Dopo oltre un mese riesco di nuovo a superare qualcuno, una signora tedesca che incontro poco prima di Zubiri.
Il tipo di bosco è quello finora descritto e che mi pare simile a quelli del nostro centro Italia, rispetto agli altri questo ha moltissimo agrifoglio.






Arrivo a Zubiri verso le 12:20 mi fermo per mangiare qualche cosa bere un te e ripartire verso le 13:15.
Inizia la salita verso la Venta de Agorreta, dopo un "panone" col formaggio diventa dura.
Per fortuna è stata sistemata e rispetto a due anni e mezzo fa pare un tavolo da biliardo.
Incontro molte persone che mi "remano contro" soprattutto ragazze coreane.
Poco dopo avere iniziato la discesa risupero la signora tedesca che è ferma ad un bivio ed è un momento in difficoltà in quanto non sa che direzione prendere risolviamo il problema e riparto.
In fondo alla discesa c'è il paese di Lintzoain qui mi fermo per prendere dell'acqua ad una fontana quindi proseguo per Bizkarreta.






Oltrepassato questo paese ricomincia la salita che arriva ai 922 metri dell'alto di Metzkiritz e quindi con una leggera discesa si arriva a Burguete.
Questo tratto è tutto nel bosco, e all'arrivo a Burguete ancor più che nei paesi precedenti è netta l'impressione che ci sia qualche cosa di diverso, rispetto a quanto visto fino ad ora, negli edifici che compongono il paese.
Ancora tre km ed un tratto in falso piano portano alla collegiata di Roncisvalle.
Sono molto stanco e vado direttamente verso l'ostello: è nuovo è stato ristrutturato e a differenza della prima volta che l'ho visto pare un albergo.
Posso cucinare, divido la poca pasta con la signora tedesca.
Stasera a dormire presto, non fosse solo per riposare.

Ho mangiato:
Due brioches;
Filone di pane con formaggio;
Quattro vasetti di iogurt;
125 grammi di pasta con pomodoro.

1 commento:

  1. è quando accadono certe cose che si prende coscienza dei messaggi....nulla è per caso!

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