martedì 20 marzo 2012

Quarantottesima tappa (17F)

18 marzo

Logrono - Los Arcos - 28 km 1583,5 (643.5)

Non è possibile!!!
Secondo me devono portarsi dietro delle grosse frustrazioni, probabilmente sono quelli che vivevano nella Germania dell'est ed hanno un'età che supera i 40 anni.
I giovani non sono così maleducati, ne ho conosciuti molti e posso assicurare non sono cafoni come questi, sono persone gentili ed educate.



Insomma per farla corta pure stamane si è data dimostrazione che la madre degli imbecilli è sempre incinta ed alle 07:00 tutti devono essere svegli per colpa di due cretini.
Alle 07:50 sono in strada ed incredibilmente trovo un bar aperto faccio con molta calma colazione ed alle 08:30 riparto con un poca di rabbia dentro.
Attraverso il ponte di Piedra sul rio Ebro, il fiume della foto della copertina del blog, mi immetto sul lungo fiume e dopo circa 500 metri prendo la via che porta a Viana.
Sulla breve salita che segue mi fermo presso la "Casa di Felicia" per apporre il timbro sulla credenziale, uno dei pochi che pongo al di fuori di quelli che stampo negli ostelli.
Mi metto a giocare con i cani e mi passa il malumore.



Riprendo a camminare e fino all'arrivo in Navarra cammino su una piccola strada asfaltata attraverso dei vigneti.
Quindi, attraverso un boschetto di pini, si arriva all'attraversamento della NA-1110 tramite un ponte in legno appositamente costruito che fino a tre anni fa non c'era.
Attraversatolo si continua sullo sterrato fiancheggiando la Laguna de Las Canas, sino ad arrivare a Viana.
Viana penso sia uno dei centri abitati più belli del cammino francese. Faccio una breve sosta.



Quindi riparto e dopo il breve tratto che fiancheggia la statale il cammino ritorna in mezzo alla campagna in uno dei più belli e caratteristici tratti: il famoso "spacca gambe".
Da quando dopo il 2010 è stato sistemato del vecchio tracciato conserva solo il nome e il dislivello.
Ad un certo punto il cammino scende dentro una valletta dove nemmeno il vento da fastidio ed è molto bello camminare nella pace e nel silenzio che è rotto solo dal cinguettio degli uccelli e dal fischiare del vento tra le punte degli alberi.
Salgo sino all'alto dove il sentiero incontra la Carrettera de Bargota e da dove inizia la discesa verso Torres del Rio e Sansol.



La discesa prosegue lungo il sentiero, è uno scendere calmo e lento, non c'è fretta oggi son meno di 30 km.
Arrivo a Torres verso le 13:30, il tempo di dividere e mangiare un paio di mele assieme ad un cavallo e ripartire.
Ora, dopo essere risalito verso Sansol ed averlo attraversato, si vede in lontananza Los Arcos, la meta odierna.
Dopo il paese e per circa 1 km cammino su asfalto quindi una svolta a destra mi riconduce alla strada in terra battuta che correndo quasi diritta arriva fino al paese.
Oggi il vento l'ha fatta da padrone per tutto il giorno con soli pochi momenti di pausa, è stato un vento che soffiava nella mia direzione di marcia, agli ultimi minuti ho pure preso alcune gocce di pioggia... a ciel sereno.
Oggi ho scoperto perché in Navarra, rispetto alle altre zone della Spagna, il cammino e' segnato così bene con "las flechas" o frecce: qui hanno Los Arcos!!!



Mi sistemo presso l'albergue La Casa de la Abuela.
Oggi è domenica ed è difficile trovare di che cenare, mi accontenterò di un panino.

Ho mangiato:

Una brioche;
Sei fette di pane panato e fritto;
Mezzo filone di pane;
Una mela;
Un pacchetto di biscotti;
Patats bravas con pane.

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