mercoledì 14 marzo 2012

Quarantaquattresima tappa (13F)

14 marzo

Hontanas - Burgos. 31 km 1435.5 (495.5)

Pensavo fosse solo un'impressione che avevo avuta qualche volta nei precedenti cammini, purtroppo non lo è: in genere i tedeschi sono di una maleducazione inimitabile.
In compenso ho notato che la mia pazienza e tolleranza ha raggiunto dei limiti impensabili.
Comunque volere o volare, parto alle 08:55 dopo una breve colazione all'unico bar aperto nel piccolo paese.



La breve salita che porta al pianoro sopra il centro abitato mi permette di non indossare la giacca a vento, mi scaldo immediatamente e giunto sul piano il sole già splende anche se accompagnato da un vento leggero che non fa godere appieno dei suoi raggi riscaldatori.
Così come appare, così sparisce: Hontanas dopo un paio di centinaia di metri è solo un ricordo.
La strada è sterrata ed attraversa delle vaste piantagioni di granaglie.


E' un ambiente piatto e molto luminoso rotto qua e la da dei cumuli di pietre o da alcuni piccoli gruppi di alberi.
Il colore dominante è il verde che ha sostituito il grigio della terra arida dell'altipiano.
Già dopo meno di mezz'ora inizio ad incontrare gente che viene dalla direzione di Burgos.
Dopo circa 40 minuti il pianoro pare piegarsi verso il basso come se ad un tratto "gli venisse a mancare la terra".


Non è uno scarto violento ma un dolce scendere del declivio disegnato dai segni lasciati dalle fresatrici dei trattori sui quali hanno preso piede le giovani piantine messe a dimora.
E' una fossa dentro alla quale ha trovato posto un albergue particolare, quello di San Bol, è li nel mezzo dei campi coltivati all'ombra di alcuni platani, senza i servizi essenziali però molto frequentato specie d'estate.
All'altezza del rifugi, il sentiero ricomincia a salire e dopo un km circa esco da questa specie di cratere.
Da qui di nuovo discesa, una lunga discesa che porta sino a Hornillos del Camino.


Il paese è vuoto ed a parte qualche cane e gatto non v'è nulla, nemmeno l'unico bar è aperto quindi il te al prossimo paese.
Attraverso il breve piano, incrocio una strada asfaltata e di seguito il sentiero ricomincia a salire zigzagando in mezzo ai campi.
Giunto al culmine della salita inizia inesorabile la lenta discesa verso Rabe de la Calzadas.


Lungo la strada il panorama non cambia ed forse questo che rende a molti questo tratto molto pesante, invece il barista in paese mi dice che c'è un signore tedesco che regolarmente ogni anno percorre andata e ritorno il tratto Burgos - Leon in quanto e' l'unico tratto che lo soddisfa.
Al bar mi fermo per circa 40 minuti, leggo la posta, posto quanto scritto ieri, scarico gli aggiornamenti per l'ipad e mangio qualche cosa.


Parlando di pane, il signore del bar mi consiglia una focaccia all'olio di oliva che producono nella panaderia di Tardajos e me lo fa assaggiare, inutile dire che una sosta alla panaderia nessuno me la toglie ed il mezzo chilo di pane che prendo corrisponde al pranzo e alla merenda di oggi.
Da Hontanas avevo un vuoto sul percorso odierno, non mi ricordavo molti punti e tra questi l'arrivo a Burgos: uscita, per il flusso verso Santiago.
Dopo Tardajos tutto mi torna chiaro e naturalmente man mano che procedo ancora di più.
Da questo ultimo paese alla città il percorso non è certo dei migliori, un muoversi quasi inutile tra cantieri e campi coltivati.


Mi fanno molto male i muscoli paravertebrali non so più come tenere lo zaino.
A Burgos ci arrivo verso le 15:00 e grazie al GPS riesco a muovermi molto bene in città. Sosto presso l'albergue municipale, posso di nuovo lavare con la lavatrice farmi da mangiare e soprattutto essendo in città vado dal barbiere.
Oggi è stata una buona giornata specie per gli insetti, sono stato divorato e sono pieno di punture, dovrò pensare a fare una cosa che poco mi piace: entrare in farmacia!

Ho mangiato:
Due banane mezza fetta di torta;
Due tapas di tortilla;
540 grammi di pane;
Flan formaggio.

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