sabato 17 marzo 2012

Quarantasettesima tappa (16F)

17 marzo

Santo Domingo de la Calzada - Logrogno. 50 km 1555.5 (615.5)

Se ad Alcuescar si è toccata la punta massima del freddo qui a Santo Domingo quella del caldo, non riuscire a dormire per il troppo caldo: assurdo!



Comunque alle 06:00 sono sveglio e visto che tutti sono in piedi (ma dove cavolo vanno a quell'ora?) mi tiro su e inizio i preparativi.
Alle 07:15 sono in ricezione che aspetto faccia chiaro, intanto arriva Donatella.
Dopo 15 minuti esco, la mattinata è fresca ma non ha gelato, la poca pioggia della sera prima ha reso il camminare poco agevole, si scivola pure sull'asfalto.
Da un paio di tappe molte parti del cammino francese sono sparite dal GPS quindi vado a palmi se non vedo segnali convenzionali, a proprosito, ho trovato dei segnali blu, una specie di spirale con una freccia che indicano il cammino al contrario e, a quanto visto, sono stati posti da un gruppo di Oviedo. Comunque in questo tratto finale sono scarsi.



Ho qualche difficoltà a raggiungere Ciruena.
Appena sul posto vado al bar del golf club per fare colazione,a S.Domingo era tutto chiuso.
Per arrivarci devo passare davanti a quello che ritengo uno dei grossi scandali in Spagna, degli interi villaggi di ville a schiera, nuovi che poche persone potranno abitare, in pratica sono quasi tutti vuoti e ce ne sono a decine: costruiti con i soldi della comunità europea, insomma con soldi nostri.
Abbandono questo obbrobrio e mi avvio, finalmente, lungo il sentiero che serpeggiando tra i campi porta ad Azofra prima e Najeira poi.



E' un bel camminare il sole non scalda molto ed il vento e quasi assente.
Arrivo a Najeira verso le 12:30, mi fermo al bancomat e mangio qualche cosa, quindi mi avvio verso la meta finale.
Fuori dal paese prendo subito il sentiero in terra battuta che quasi fino a Logrono sarà la strada maestra.
Inizia con una lunga e lenta salita verso l'alto de San Anton, incontro molte persone soprattutto, essendo sabato, dei "turigrini" come li chiamano qui, gente del posto che si sposta a piedi nei fine settimana tra un albergue e l'altro.
Nella discesa successiva si attraversa uno dei punti più conosciuti del cammino, è un luogo nel quale diverse persone, ponendo una pietra alla volta creano delle piccole montagnole come si vede nelle foto.
Da questo punto il cammino affianca l'autostrada quasi fino a Navarrete, alcuni km di continuo e fastidioso rumore.



A Navarrete cerco un negozio ma vista l'ora dopo poco ci rinuncio e prendo acqua dalla fontana del paese.
Uscendo incontro una ragazza tedesca che sta cercando l'albergue, ci salutiamo e parto per gli ultimi 11 km.
C'è un punto riconoscibilissimo dal fatto che vi è stata posta l'immagine di un gigantesco toro e che è pubblicità di una marca di liquori, non ho nemmeno perso tempo a fotografarlo.
Si attraversa una collina dalla cui cima vi vede l'intera città ed un lago che bisogna costeggiare.
Da diversi km le coltivazioni sono cambiate drasticamente ed esattamente dall'area di Azofra, si tratta di coltivazioni di vite.



Siamo nella regione della Rioja nota in tutta la Spagna ed anche oltre, per i suoi vini.
I vitigni sono bassi e da noi li visti solo al sud ed in modo alquanto sporadico: qui sono comunissimi e si trovano pure in Andalusia ed in Extremadura.
Arrivo all'albergue verso le 19:00 inutile dire che sono a pezzi, non per la stanchezza ma per il fatto che la schiena mi duole e non riesco a trovare la giusta posizione allo zaino.
Qui non posso lavare la roba in quanto non v'è la possibilità di asciugare non si può stendere sui termosifoni e l'ospitalera è particolarmente rompicoglioni su questo.
Comunque non devo andare in giro per bar a cercare wifi visto che qui c'è.
Ci sono dei tedeschi che spero domani facciano i bravi.

Ho mangiato:
Due banane una brioche;
Due tapas di tortilla 250 gr di fragole;
4 vasetti di iogurt 500 gr di fragole.

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