01 marzo
Outerio - Santiago de Compostela. 16 km 939,5
Mi sveglio e la luce entra dalle finestre, guardo l'ora: le 08:20.
Pare ci sia vento. Il cielo è nuvoloso. Inizia a piovere.
per fortuna è solo uno scroscio abbastanza leggero e quando esco la poca acqua caduta è già evaporata.
Oggi sarà giornata di poche fotografie, mi dovrò accontentare di farne qualcuna a Santiago: città che proprio non digerisco!
Il percorso si sviluppa attraverso piantagioni di eucalipto coltivazioni e piccoli allevamenti.
Dall'ostello la strada, in terra battuta, dopo pochi metri entra in un bosco di eucalipto che mi pare di essere nelle terre australi.
Si sale leggermente per un paio di km.
Lo scorso anno assieme a Manuela e ad Enrico in questo tratto facemmo incetta di funghi gialletti.
Funghi: quanti ne abbiamo raccolti a settembre e quanti ne abbiamo lasciati perché non avevamo la possibilità di cucinarli? Anche questo è il cammino!
Inizia la discesa verso il rio Deseiro.
Cammina cammina entro in un bosco buio e tetro.... ooosp questa è un'altra storia!
Poco dopo faccio una breve sosta lungo in un bar lungo la N-525, dopo avere lasciato il cammino, che percorrerò per un km circa.
Questa breve deviazione è dovuta al fatto che tra poco c'è un incrocio pericolosissimo che viene attraversato dal cammino, questo è il modo di evitarlo: attraversare la strada prima di arrivarci.
Oltrepasso il bivio e seguo il cammino che, oramai in vista della periferia di Santiago, si sviluppa su strada asfaltata.
Continua il saliscendi attraverso la zona collinare che circonda la città.
La vicinanza dell'oceano Atlantico si fa sentire: qui è tutto un lavorare nei campi e negli orti, la terra è quasi ovunque rivoltata e dove ancora non lo è dominano il verde degli ortaggi e delle verdure ed il giallo delle stesse piantine in fiore dello scorso anno.
Arrivo alla salita che mi porterà dentro il centro abitato, mi fermo per un te.
Riprendo e dopo pochi metri incontro un cavallo legato col quale faccio un paio di foto.
Salgo sino ad entrare in città, un paio di foto e via verso la parte finale.
Arrivo verso le 13:40, vado direttamente "all'officina de peregrinos" a porre l'ultimo "sello" sulla credenziale della Via de la Plata e a timbrare quella del cammino francese che inizia a tutti gli effetti oggi con la salita a Monte Gozo.
Che dire alla fine di questo primo tratto: indubbiamente la fatica nel periodo freddo si sente meno che d'estate; il peso dell'acqua incide moltissimo e chi l'ha fatto nel periodo caldo sa cosa significa, per me sono quasi tre litri in meno nello zaino.
Senza calcolare i giorni di sosta l'ho percorso in 31 giorni, per arrivare a Salamanca ci ho impiegato 14 giorni.
Il freddo l'ha fatta da padrone da Merida a dopo Zamora, mai avrei immaginato di doverne soffrire così tanto.
Il costo è senza dubbio superiore essendo costretti a frequentare alberghi, case rurali, appartamenti e quant'altro che non fossero gli economici albergue ed in conseguenza i ristoranti potendo cucinare da se ben poche volte.
Per quanto riguarda il mio viaggio introspettivo: sono successe troppe cose che mi hanno distratto, alcune che erano nelle previsioni altre un poco meno, insomma mi riservo di riuscire nel mio tentativo sul francese.
Ho mangiato: certamente ho lasciato qualche kg lungo la strada ma non ciò che avrei voluto, troppe volte mi sono fatto prendere dal piacere del palato per alcuni prodotti locali.
Comunque domani inizia la seconda parte, anche se ufficialmente è iniziata oggi, e cercherò di essere un poco più "logorroico" e a postare delle foto un attimo migliori di quelle già inserite nel blog.
Per finire grande notizia: quando sono arrivato a Siviglia il 28 gennaio ho spedito un pacco di 13 kg a mio figlio che vive a Madrid, 600 km più in la, pensate ci ho messo meno tempo io ad arrivare a Santiago, 930 km!
Ho mangiato:
Panino con formaggio;
Una brioche;
Due dolci;
Insalata mista con pane.
Outerio - Santiago de Compostela. 16 km 939,5
Mi sveglio e la luce entra dalle finestre, guardo l'ora: le 08:20.
Pare ci sia vento. Il cielo è nuvoloso. Inizia a piovere.
per fortuna è solo uno scroscio abbastanza leggero e quando esco la poca acqua caduta è già evaporata.
Oggi sarà giornata di poche fotografie, mi dovrò accontentare di farne qualcuna a Santiago: città che proprio non digerisco!
Il percorso si sviluppa attraverso piantagioni di eucalipto coltivazioni e piccoli allevamenti.
Dall'ostello la strada, in terra battuta, dopo pochi metri entra in un bosco di eucalipto che mi pare di essere nelle terre australi.
Si sale leggermente per un paio di km.
Lo scorso anno assieme a Manuela e ad Enrico in questo tratto facemmo incetta di funghi gialletti.
Funghi: quanti ne abbiamo raccolti a settembre e quanti ne abbiamo lasciati perché non avevamo la possibilità di cucinarli? Anche questo è il cammino!
Inizia la discesa verso il rio Deseiro.
Cammina cammina entro in un bosco buio e tetro.... ooosp questa è un'altra storia!
Poco dopo faccio una breve sosta lungo in un bar lungo la N-525, dopo avere lasciato il cammino, che percorrerò per un km circa.
Questa breve deviazione è dovuta al fatto che tra poco c'è un incrocio pericolosissimo che viene attraversato dal cammino, questo è il modo di evitarlo: attraversare la strada prima di arrivarci.
Oltrepasso il bivio e seguo il cammino che, oramai in vista della periferia di Santiago, si sviluppa su strada asfaltata.
Continua il saliscendi attraverso la zona collinare che circonda la città.
La vicinanza dell'oceano Atlantico si fa sentire: qui è tutto un lavorare nei campi e negli orti, la terra è quasi ovunque rivoltata e dove ancora non lo è dominano il verde degli ortaggi e delle verdure ed il giallo delle stesse piantine in fiore dello scorso anno.
Arrivo alla salita che mi porterà dentro il centro abitato, mi fermo per un te.
Riprendo e dopo pochi metri incontro un cavallo legato col quale faccio un paio di foto.
Salgo sino ad entrare in città, un paio di foto e via verso la parte finale.
Arrivo verso le 13:40, vado direttamente "all'officina de peregrinos" a porre l'ultimo "sello" sulla credenziale della Via de la Plata e a timbrare quella del cammino francese che inizia a tutti gli effetti oggi con la salita a Monte Gozo.
Che dire alla fine di questo primo tratto: indubbiamente la fatica nel periodo freddo si sente meno che d'estate; il peso dell'acqua incide moltissimo e chi l'ha fatto nel periodo caldo sa cosa significa, per me sono quasi tre litri in meno nello zaino.
Senza calcolare i giorni di sosta l'ho percorso in 31 giorni, per arrivare a Salamanca ci ho impiegato 14 giorni.
Il freddo l'ha fatta da padrone da Merida a dopo Zamora, mai avrei immaginato di doverne soffrire così tanto.
Il costo è senza dubbio superiore essendo costretti a frequentare alberghi, case rurali, appartamenti e quant'altro che non fossero gli economici albergue ed in conseguenza i ristoranti potendo cucinare da se ben poche volte.
Per quanto riguarda il mio viaggio introspettivo: sono successe troppe cose che mi hanno distratto, alcune che erano nelle previsioni altre un poco meno, insomma mi riservo di riuscire nel mio tentativo sul francese.
Ho mangiato: certamente ho lasciato qualche kg lungo la strada ma non ciò che avrei voluto, troppe volte mi sono fatto prendere dal piacere del palato per alcuni prodotti locali.
Comunque domani inizia la seconda parte, anche se ufficialmente è iniziata oggi, e cercherò di essere un poco più "logorroico" e a postare delle foto un attimo migliori di quelle già inserite nel blog.
Per finire grande notizia: quando sono arrivato a Siviglia il 28 gennaio ho spedito un pacco di 13 kg a mio figlio che vive a Madrid, 600 km più in la, pensate ci ho messo meno tempo io ad arrivare a Santiago, 930 km!
Ho mangiato:
Panino con formaggio;
Una brioche;
Due dolci;
Insalata mista con pane.
le soluzioni alle volte sono lì...a portata di mano; dobbiamo imparare a guardarci dentro e ad essere principalmente sinceri con se stessi.
RispondiEliminaNon mollare Oxy ... comunque lascia che sia il cammino a decidere. Piano senza l'ansia del Blog o altro, pensa a te al tuo cammino.
RispondiEliminaBuen camino peregrino explorador ...
Oriano