martedì 20 marzo 2012

Quarantanovesima tappa (18F)

19 marzo

Los Arcos - Puente la Reina. 44 km 1627.5 (687.5)

Si parte e si arriva con il vento che domina tutta la giornata facendo correre in cielo dei grossi nuvoloni che m'accompagnano nel camminare e che si diradano solo nella tarda serata. Ad Estella pure qualche goccia d'acqua ma tutto qui.
Esco dall'albergue alle 07:50 saluto Daniela, una ragazza italiana incontrata in ostello e mi avvio controcorrente.



Appena fuori dal paese mi immetto sulla strada in terra battuta che arriva sino ad Estella.
Le previsioni del tempo davano pure neve, quindi temperature basse, dopo circa 4 km sono costretto a fare una cosa che non facevo da giorni: mettermi il piumino, fa un freddo boia.
In questo tratto il cammino corre a zig zag attraverso i campi ed abituato a vedere il panorama o in luglio con il grano che comincia a dorare, in settembre pronto per essere mietuto o come lo scorso anno sotto un paio di centimetri di neve, ammirarli con il verde che domina è fantastico.
La strada è stata rifatta e si cammina bene è quasi meglio che camminare su un prato.



Il ricordo corre al cammino dello scorso anno quando da Estella a quasi Los Arcos camminai sotto una fitta nevicata ed avendo impresso il sentiero nella mente, mi trovo un attimo perso quando non riesco a trovare un passaggio cruciale che mi dovrebbe portare a Villamayor de Monjardin.
Guardo il GPS, il cartello che indica la distanza da Los Arcos e decido di seguire il primo.
Passato il sottopasso dell'autostrada seguo le indicazioni mentre dall'altra parte vedo scendere della gente lungo il sentiero.
Ho preso quella che è la seconda via di questo tratto e per una volta un errore si rivela una scoperta decisamente positiva.


lA FONTE DEL VINO 

Attraverso il paese di Luquin ed inizio il tratto più bello di questi ultimi giorni, un continuo saliscendi tra boschi e campi coltivati su un sentiero a tratti decisamente montano.
All'uscita dal bosco sono alle porte di Estella, qui sosto per mangiare qualche cosa quindi mi riavvio.
Attraverso Villatuerta e proseguo verso Lorca, da questo punto il saliscendi si accentua sino a Ciraqui da dove un lungo piano porta a Maneru e da qui quella che è sicuramente la peggiore discesa della giornata, averla provata dall'altro versante mi ha messo in allerta, non è molto lunga ma è una vera spacca ginocchia di conseguenza la affronto con molta prudenza.



Dopo quasi un km arrivo al fondo e da questo punto fino a Puente la Reina è un piano di circa 2,5 km che corre fiancheggiando per un breve tratto il fiume Arga fino a quando si attraversa il meraviglioso ponte romanico.
Cittadina di stampo medievale si può paragonare a Viana, dal ponte la si attraversa fino all'altro capo in mezzo ad antichi edifici.
In fondo c'è l'albergue, mi sistemo ed esco a cercare qualche cosa da mangiare visto che oggi i negozi son chiusi in quanto festa.



In questi ultimi giorni ho notato che la gente che incontro e' poco disposta al saluto, sicuramente le persone sono ancora poco stanche o non hanno ancora avuto modo di sfogarsi.

Ho mangiato:

Due fette di torta;
Un pincio di tortilla;
Panino con formaggio;
Insalata mista e tortilla.

1 commento:

  1. Hola peregrino adelante siempre adelante que el camino nunca se termina. El camino es la vida.

    Buen camino,
    Oriano

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