sabato 18 luglio 2015

Primo giorno lettone

18 luglio da Penu (Estonia) a Meleku Licis

Giornata all'insegna del tempo così così, che finisce in pioggia ma con un bel riparo per la notte.
Fa decisamente fresco, e penso ai 38° di Bolzano.
Parto comunque e decisamente tardi considerando che mi sono alzato alle 6.
Non c'è molto lungo la strada anche se, come tante volte succede, i campeggi si susseguono in maniera decisamente fastidiosa.

Uno di questi è aperto, mi fiondo nel bar-negozio e faccio una colazione decisamente decente.
Proseguo, oramai mancano pochi km al confine, il paesaggio è costretto tra due file di pini che sembrano un muro.
Una signora che aspetta l'autobus, dei ciclisti che ti sorpassano o che ti incrociano, nulla di molto diverso rispetto ai giorni scorsi.
La novità arriva più avanti, tante ma tante querce.

Arrivo al confine ed a parte la scritta "LATVIA" oltre la linea immaginaria, non v'è nulla che ne indichi l'attraversamento, e questa è cosa decisamente bella.
Oltre "confine" le cose cambiano poco, l'influenza sovietica, per quanto ben poco si veda, ha lasciato il suo segno.
Mi fermo per pranzare e poco dopo in un bar chiedo informazioni, ma le uniche decenti le ho da un ragazzo seduto su una panchina, che mi dice che 15 km più avanti c'è un centro abitato più grande.
Proseguo ed appena fuori dal paese l'amara sorpresa: stanno rifacendo la strada che dal confine porta a Riga e questo è un grosso problema, tocca camminare si, su terra battuta, ma di pietrisco molto grosso e ciò aiuta ben poco.

Comunque vado avanti anche perché, non appena attraversato il confine, trovo un segnale stradale che pensavo avrei trovato in Germania: l'Euro Velo 13!
Comincio a seguirlo e c'è ben poco da fare, segue la E67.
Giunto all'altezza del centro abitato di Salagriva, mi ritrovo nel pieno di un festival musicale e la concentrazione di persone e mezzi è tale da creare decisamente confusione.
Chiedo alla polizia informazioni su un centro commerciale, me ne indicano uno, ma c'è tutto tranne quel che cerco, una compagnia telefonica.

Nel bagordo della festa perdo pure il segnale, ma non è un problema, in quanto lo ritrovo alcuni km dopo che rientra sulla E67.
Mi piacciono i ragazzi intraprendenti, quelli che non lasciano perdere le occasioni ma anche che sanno seguire, se non imposto un consiglio, così mentre sono seduto in una delle solite fermate del bus, aspettando che spiova, ne passano 4 in bici, si fermano nella fermata opposta.
Riparto mi fermo da loro, quattro chiacchiere e riparto, mi accorgo che c'è una strada parallela che fiancheggia la principale, attraverso e mi ci immetto.
I ragazzi ripartono e seguono ciò che ho fatto, avrebbero potuto benissimo continuare lungo la statale... spero di essermi spiegato!

Ho ancora molte ore davanti a me, ma oggi la crisi del 34-42 km si è allungata, quindi verso le 20:30, seguendo il segnale mi immetto su una strada che segue la costa, ed al primo campeggio mi fermo.
Cosa strana: ho l'impressione che i km si allunghino o moltiplichino.

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