domenica 5 luglio 2015

Ventinovesimo giorno finlandese

05 luglio domenica da Joutsa ad Hartola 

Come deciso ieri parto decisamente tardi, ripasso tra gli stand della festa e vedo con soddisfazione che già c'è gente che fa colazione, è domenica sono le 08:30.
Mi fermo in uno di questi bar improvvisati, colazione con tè e crafen, arriva il proprietario, quattro chiacchiere e mi vedo servito ed offerto altra tazza di tè e omelette con marmellata di fragole e panna, poi altre persone che offrono da bere.

Faccio un giro tra quegli stand che ieri non ho visitato ed incontro un turco che parla italiano, ha vissuto diversi anni a Forlì, il suo banchetto offre focaccia con le olive e con la feta.
Osservo con gusto il vicino del turco, vende tavoli in legno massiccio:
Il rifacimento in legno di uno "Tupa" la classica tenda Sami.
Quindi dopo avere fatto scorta d'acqua mi avvio verso i supermercati, ho bisogno di una coperta in pile, spero di trovarne.
               Legno massiccio di almeno 5 cm di spessore, prezzo: 640 euro!

Trovo delle tagliatelle all'uovo prodotte in Italia...
Mi avvio che sono le 13 passate, la strada da fare oggi è poca, solo 22 km, devo arrivare al campeggio di Hartola.
Anche oggi lungo la strada trovo due vipere morte, stavolta sono andati a prenderle oltre il bordo dell'asfalto, beata ignoranza!
L'unico serpente "pericoloso" e velenoso, qui in Finlandia, è la vipera comune, pericolosa per bambini e persone ammalate.

Cosa che oggi decisamente disturba è il traffico, deve essere il momento del rientro, il grosso va in direzione Helsinki.
E' fastidioso il forte rumore che producono tutte queste vetture, e come se non bastasse pure il traffico pesante è attivo in maniera decisa, la bella banchina transitabile è sogno di periferie cittadine.
Nei tempi previsti arrivo al campeggio, chiedo i prezzi, provo a cercare un hotel certamente è meno caro.
Vado avanti di altri 8 km e mi fermo in uno degli autogrill. 

Prima di arrivarci, lungo la strada, mi ritrovo in una situazione già purtroppo nota: ad un certo punto la comune strada statale si trasforma in autostrada per 1200 m, per fortuna che a differenza di Francia ed Inghilterra, qui l'alternava corre a fianco lungo una strada in terra battuta tra i boschi che comunque non mitigano il terribile rumore provocato dei mezzi in movimento.
Faccio sosta lunga, l'indicazione dava pure un'area di riposo servita, in effetti c'è qualche cosa, un gazebo.
Il piede mi duole ancora, e dopo avere chiesto informazioni, mi decido a piazzare la tenda sotto il gazebo, solo la zanzariera.

Ritorno all'autogrill, e la cameriera che mi aveva detto che il prossimo campeggio sarebbe stato ad oltre 40 km, si ricorda che a meno di 10 se ne trova uno: non ho voglia di rimettere tutto nel sacco e ripartire, oggi avevo deciso per la tappa corta, e corta sia.
 

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