venerdì 10 luglio 2015

Trentatreesimo giorno finlandese


09 luglio giovedì, da Mantsala ad Helsinki

Tappa decisamente lunga, sia che come tempi tanto che per chilometraggio.
Per la prima volta da quando sono qui ieri ho visto il buio, magari aiutato un poco dalle nuvole, ma buio era e le luci delle strade erano accese.

Ho provato a dormire, ma ci son riuscito ben poco, nonostante il posto fosse decisamente meglio di quanto avuto i giorni precedenti, quantomeno ero all'asciutto.
Così alle 05 sono già per strada con la consapevolezza che sarà una tappa dura, se non dormo son cavoli!
Pare che anche stamane ci sarà da bagnarsi, per il momento la nebbia la fa da padrona e l'umidità si sente fino alle ossa, faticaccia uscire dal caldo sacco a pelo.

Non ci sarà nulla per un bel tratto, la strada è la solita anche se più aperta, le fattorie si susseguono ed i terreni a foraggio o a cereali pure, il bosco in lontananza è sempre lo stesso.
Il piede non mi da tregua, ma la voglia di finire questa parte della camminata è molto forte, a Tallin deciderò se fermarmi due o tre notti, prendendomi così quelle giornate di riposo che mi sono mancate.
Alle 07 trovo finalmente un bar aperto che non sia parte di un distributore, il profumo delle ciambelle da poco fritte si sente nell'aria a decine di metri di distanza.

Mi fermo, scrivo la pagina di ieri, colazione e via.
Nonostante la camminata sia ai soliti livelli, il tempo pare non passare, e quando dopo circa due ore comincio a guardare l'ora, significa che sarà una lunghissima giornata.
Le soste si fanno sempre più frequenti e le pensiline delle fermate degli autobus in certi momenti mi paiono dei miraggi.

Ad un certo punto, guardando dei cavi che si incrociano, vedo una funivia con una cabina a forma di casa, di colore azzurro e le finestre bianche, "sto dando i numeri", penso, poi guardo bene ed un'illusione mi fa sembrare che ai cavi elettrici ci sia la casa sottostante appesa: ho sonno!!! 
La città si fa sempre più vicina e sempre meno visibile, la foresta pare penetrarla, al contrario di quanto si potrebbe pensare.  
Strana città Helsinki, avrei dovuto riempire la scheda di fotografie ma non trovo motivo per fare se non pochi scatti.

A circa 10 km dal centro decido di trovare un posto a dormire, lo trovo all'ostello dello stadio olimpico ad oltre 2 ore di cammino tra le strade trafficate, i sentieri in mezzo ai boschi cittadini e le sue piste ciclabili.
Verso le 19:35 ci arrivo, per fortuna c'è, la gente per strada mi sta lontano, devo puzzare decisamente da schifo, e farmi una doccia è la prima cosa alla quale penso, quindi il bucato e mentre son qui che scrivo già penso al letto, è da una settimana che non ci dormo sopra!

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