mercoledì 1 luglio 2015

Ventiquattresimo giorno finlandese

30 giugno Martedi da Kotikila (Iisalmi) a Un luogo qualunque lungo la strada.

Per le 07 sono già in strada, piove, ho dormito poco, zanzare e quel sacco a pelo che è diventato una sauna, ma son stato all'asciutto e ciò fa la differenza, escludendo naturalmente il sudore.
Passando davanti casa della famiglia di Anneli guardo verso i le finestre per vedere se ci sono per un ultimo saluto.

La strada oggi, sotto la pioggia, non è delle migliori, anche perché ad un certo punto termina l'asfalto e si prosegue su terra battuta, memore della precedente esperienza sono un poco preoccupato.
Dopo poco rimango senza acqua, comincio a chiedere, lo faccio solo se vedo i proprietari, difficilmente la vado a chiedere suonando alla porta, ne vedo uno: una incredibile testa di cazzo, cafone e maleducato, che pure vedendomi senza il carrello e con le sole bottiglie vuote in mano mi caccia dalla sua proprietà, immagino pure minacciandomi: pare che la magia della sera prima sia già svanita.

Proseguo per tanti km senza bere e con una sete terribile, tra le case successive vedo una persona alla finestra e mi decido a fare ciò che non ho mai fatto, vado e chiedo, mi apre una bella e gentile ragazza che dopo avere riempito le bottiglie, nonostante parli solo finlandese vuole sapere il più possibile di quanto sto facendo e così rimango li una decina di minuti.
Il prosieguo è sempre sulla stessa strada bianca, poche macchine, nonostante da un certo punto in poi aumentino le abitazioni, molti salutano e questo è bello.

Durante una delle brevissime soste che faccio rileggo su facebook un post che mi fa veramente girare i cabasisi, mi incazzo di brutto e rispondo.
Questo per un poco mi mette di malumore, ma passa presto e dopo qualche ora cancello pure la mia risposta.
Un grosso temporale mi prende, piove così tanto che riesco a bere l'acqua piovana che si accumula sulla mantella, ad un certo punto un miraggio: un chiosco con te caffè e cose da mangiare, mi fermo e rimango li a parlare con i ragazzi per almeno un'ora, peccato non vi siano tavolini.

Proseguendo, il GPS continua a mandarmi per boschi, in uno di questi penso di fare in assoluto il tratto più bello di tutta la parte finlandese, la strada battuta è liscia meglio dell'asfalto, lontano dai rumori di una strada normale, e poi riesco finalmente a godermi il bosco.
Il tutto però termina in una bomba d'acqua di alcuni minuti, fortuna che all'uscita dal bosco trovo una fermata di autobus, qui sosto per cenare e che smetta di piovere.

Sono le 21 c'è ancora molto tempo per camminare, proseguo ed ancora il GPS mi manda per boschi.
Difficile trovare un posto asciutto ove piazzare la tenda, ma insisto e vado avanti, a mezzanotte mi arrendo.

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