domenica 16 agosto 2015

Decimo giorno polacco

16 agosto, domenica da Potchowo a Odargowo

Alle 06 sono in strada, il nuovo materrasino funziona decisamente meglio dell'altro.
Ieri sera minacciava temporale, ma durante la notte l'unica cosa che è cambiata è stata la temperatura, ha fatto un caldo impressionante.

Oggi la strada da seguire è semplice, giunto a Puck devo solo seguire la costa.
Oggi sono un poco deluso, ieri sera i polacchi conosciuti, mi hanno spiegato che da Danzica c'è un traghetto che porta alla punta meridionale della penisola di fronte alla costa che sto percorrendo, deve essere decisamente un bel percorso.
Comunque vado avanti e dopo avere percorso strade di campagna un poco sconnesse, starde comunali ancora peggio, arrivo a Puck, colazione pantagruelica in una pasticceria, bancomat e via verso il peggio della giornata: Vladyslawowo e ciò che ne segue.
                                                  Terrazza a mare di Puck

Arrivare a Vladyslawowo è un poco come arrivare a Lignano, Rimini o altre località balneari frequentatissime delle nostre riviere, il casino è totale.
Gia da Puck, non appena prendo la ciclabile, lungo la statale che collega i due centri, la fila delle vetture pare interminabile, i 10 km tra una località e l'altra sono una interminabile carovana di autovetture, per fortuna c'è vento.

Il culmine si raggiunge entrando a Wladyslawowo, la marea di gente lungo le strade, difficile muoversi specie col carretto, i marciapiedi non sempre sono perfetti, scale e scalini si susseguono ed il traffico di vetture continua imperterrito.
Giunto a Jastrzebia Gore, decido per la sosta pranzo, vedo un cartello che mi indica i "pirogi" son troppo buoni, ma qui mi fanno incazzare, 10 minuti per spiegare che li voglio senza carne e me li servono conditi con la pancetta fritta...

Sbollita la rabbia li mangio sconditi, scrivo la pagina e mi riavvio senza sapere a quel che mi aspetta lungo la strada.
Esco dal paese percorrendo un bel marciapiede appena fatto, dietro una curva lo schifo: una strada con un traffico indecente sulla quale passano appena due vetture e su un lato auto parcheggiate per oltre 5 km.
Non vi dico la fatica a percorrerli, con il rischio continuo di essere investito, dopo la mezza incazzatura dei pirogi, questa proprio non ci voleva.
A fatica arrivo a Karwia, qui mi rifaccio i piani di percorrenza verso Berlino, Manu mi ha dato la data del suo arrivo.
Quindi proseguo seguendo il nuovo itinerario che comprende una certa pista ciclabile 10, sarà quella?
Oggi il tempo è stato decisamente strano, forte vento, forse causa del forte mal di testa che mi ha preso, sole battente, ma in certi momenti mettersi una felpa non sarebbe stato affatto male come idea, tutto questo alternato a momenti di forte calore.
                                             Ed ecco di nuovo il Baltico

Comunque dopo quasi avere raggiunto la mia media giornaliera, e dopo aver trovato da dormire presso un affitta camere, decido che sia il caso di fermarmi, non fosse altro per provare ad attenuare il dolore.
Il posto è bello, costa poco, ma ha un piccolo problema, i tarli che infestano le vecchie travi usate come ornamento, sarò abbastanza stanco da non sentirli? 

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