domenica 2 agosto 2015

Secondo giorno lituano

 31 luglio, venerdì da Karkle a Joudkranté

Devo decidere se fare tappa corta o meno, se fermarmi a Klaipeda o se proseguire lungo la costa o la penisola di di fronte alla costa che passando per Nida porta a Kaliningrad nella Russia Bianca.
Dopo avere ritirato il bucato ancora bagnato, ciò significa un ulteriore lavaggio, avere preso il carretto ed essermi organizzato al meglio, dimenticando due bandane, parto alla volta di Klaipeda, su consiglio del gestore del campeggio, seguo la pista ciclabile che a quanto pare è più corta e decisamente più tranquilla, infatti così è.

In questo tratto non si sente nemmeno il rumore del mare, si è in mezzo alla natura percorrendo la striscia di asfalto che serpeggia tra i pini.
C'è molta gente lungo questa pista, chi a piedi chi in bici, molti raccoglitori di funghi e mirtilli, quella che immagino la guardia forestale, ma tutto in un silenzio quasi irreale.
Silenzio che dura sin dentro al centro abitato, almeno fino a quando le grosse arterie del centro non incrociano il cammino.

Qui trovo la coppia di tedeschi che avevo incontrato assieme alla famiglia russa pochi giorni fa, prendiamo un caffè assieme, mi dicono cosa fare nel caso decidessi di scendere lungo la penisola, quindi ci salutiamo con l'intento di rincontrarci domani verso Nida.
Non appena fuori dal bar, inizia un violento acquazzone che durerà oltre 2 ore, in questa occasione mi ritiro in un ristorante e mi mangio un panino in attesa che spiova.
Verso le 14, a stomaco pieno decido per scendere lungo la penisola, vado a prendere il traghetto e così ricevo informazioni riguardo alla barca che mi riporterà verso la terraferma giunto a Nida.

Appena oltre il canale, mi vedo costretto a fermarmi sotto una tettoia per altri 30 minuti per un secondo scroscio che è iniziato alla partenza del traghetto.
Quindi seguendo una pista ciclabile mi avvio verso sud.
L'EV10 non riesco proprio a trovarlo, le indicazioni che trovo me lo danno nel senso contrario, quindi decido di procedere lungo la strada, stretta e decisamente frequentata, sono 19 km fino al prossimo paese.
Lungo l'arteria ho una bella grande sorpresa: vedo un'ALCE, pazzesco 1500 km di Finlandia e nemmeno l'ombra del "bestione"!

E' una visione decisamente improvvisa e furtiva, un grosso esemplare di femmina che rapidamente attraversa la strada, e la sua velocità è tale che se anche avessi avuto la macchina fotografica pronta, penso non sarei stato capace di catturarne l'immagine.
Pensando di avere avuta una visione mi premuro di chiedere in paese, qui mi confermano l'esistenza dell'animale sull'istmo.
Giunto in paese e vista l'aria che tira cerco un posto a dormire in paese, ma tutto è troppo caro, passo oltre e fatta spesa vado a prendere, finalmente, la pista ciclabile, e lungo questa riesco a trovare un buon posto ove sistemarmi.

Vicino al mare oltre la duna, con sottofondo di tremendo rullio di tamburi che provengono da oltre la duna stessa, il mare è decisamente grosso, il vento che soffia e la tentazione di stendere a finire di asciugare la roba, decido di no, e faccio male! 

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