lunedì 10 agosto 2015

Quarto giorno polacco

9 agosto, domenica, da Wegorzewo a Kraskovo

L'intenzione è quella di partire presto, alle 05:50 il cielo è poco nuvoloso, alle 06:30 un diluvio con tuoni e lampi scende dal cielo, decido di aspettare che passi la buriana, quindi alle 07:40 parto con ancora qualche goccia che cade.

Il tutto ha decisamente abbassato le temperature, e muoversi col cielo nuvoloso ed una fresca brezza è quanto meglio si possa chiedere.
A momenti necessito della mantella, ma per pochi minuti in tutto, sotto questa ci si bagna peggio che stare direttamente a contatto con la pioggia.
Srokovo è il primo riferimento per la tappa di oggi, qui giunto, seguendo il GREEN VELO, ovvero una delle piste ciclabili della rete europea, svolto a sinistra e dopo qualche km mi accorgo di avere sbagliato, ritornare indietro non è conveniente, quindi mi "infilo" lungo una stradina di campagna che con un continuo zigzagare mi porta ad attraversare le grandi distese di campi coltivati a grano.

In una delle fermate dell'autobus faccio sosta per il pranzo, dopo la ripartenza il sole comincia ad uscire, e se le ultime 2 ore erano una specie di brutto sogno causa il caldo, ora comincia l'incubo.
La temperatura da circa 12 gradi del mattino, sale in maniera vertiginosa, le previsioni davano circa 33°, e l'incedere si fa decisamente pesante.

A mio favore ci sono queste lunghe file di alberi che fanno da cornice a molte di queste strade, una queste purtroppo è una vera tortura, un continuo saltellare tra placche di cemento prima ed un improbabile ciotolato poi.
Uscito a fatica da questo tratto, mi immetto su una strada che mi porta a Stara Rozanka prima e a Garbno poi, qui trovo un negozietto , un paio di tavolette di cioccolato con nocciole ed una bibita poco fresca, ma tanto basta ad arrivare tranquillamente a Kraskowo seguendo la 952.

Qui giunto trovo dei ragazzi al lavoro presso una casa, questa è contornata da un grande prato vicino ad un laghetto, chiedo se posso mettere giù la tenda.
Il proprietario parla un poco inglese, è una fortuna, mi dice di si, ma poco dopo mi dice di aspettare qualche minuto che fa una chiamata, alla fine mi dice di andare a casa della suocera, questa ha il giardino chiuso e protetto.

Qui giunto piazzo la tenda, prendo il tè, ed assieme ad una persona del posto che parla un poco italiano, spiego ciò che sto facendo.
Prima notte in tenda in Polonia.  

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