domenica 16 giugno 2013

Da Le Havre a Touques

Da Le Havre a Touques km 36 totale 661

Inizia bene la giornata dopo un buon sonno e riposo.
Esco dall'albergo verso le 8:30 e mi dirigo verso un vicino centro commerciale per trovare ed acquistare un materassino: lo trovo.
Prima di ripassare a prendere il resto del bagaglio, un caffè e la pubblicazione della pagina di ieri.
Alle 11 sono in strada che mi dirigo verso il Ponte di Normandia, ho saputo che si può attraversare pure a piedi.
L'uscita dalla città si svolge sul marciapiede che fiancheggia una strada a quattro corsie.
Dopo 5 km sono ancora lungo questa arteria che ad un tatto finisce lasciandomi in mezzo ad un groviglio di strade della quali non capisco nulla.
Con un poca di fatica trovo in questo intrigo una ciclabile, la prendo, e subito vicino ad alcune case trovo chi mi fornisce informazioni, le seguo.
Altre due persone che trovo sul percorso mi confermano la direzione e per un certo tratto mi accompagnano.
Trovata la via maestra ed i cartelli stradali, li seguo, finalmente: e' la strada a 4 corsie della zona industriale, oltre 5 km tra raffinerie, depositi navali, fabbriche ed un'irrespirabile aria che sa da idrocarburi.
Ma il peggio deve arrivare.
Alla fine dell'arteria non v'e' alcuna indicazione del passaggio pedonale per il ponte, che vedo a non molta distanza da dove mi trovo, ma l'ingresso all'autostrada che lo attraversa, che naturalmente è interdetta ai pedoni.
Provo a fermare alcune vetture, ma non mi cagano nemmeno di striscio, mi guardo attorno e non trovo niente che mi possa indicare una direzione da seguire, il distributore nei paraggi e' chiuso e non mi va di rifarmi la strada appena percorsa.
Tento una cosa, mi avvio sulla rampa che porta all'autostrada, a pochi metri, in un punto dove son visibile mi fermo un paio di minuti, quindi torno indietro, non faccio a tempo a ritornare sulla piazzola che vedo arrivare un furgone della sicurezza dell'autostrada, mi si ferma vicino e l'autista mi fa salire con tutto il bagaglio e mi accompagna all'ingresso pedonale del ponte.
Mi spiega che ero stato segnalato e che lui stesso mi aveva visto. Ogni tanto ne indovino pure io una di buona.  
Non è arrabbiato nonostante il suo turno fosse finito e me lo dice mentre declina l'invito ad un caffè nel bar all'inizio del ponte.
Gran bella struttura, oltre 1500 metri a campata unica sorretta da due piloni e da diversi cavi, che passa sopra la Senna, il fiume che ha tolto da sotto il culo i resti di milioni di parigini e che scarica nell'oceano con un'acqua di uno strano colore caffellatte.
Passata questa, 5 km e più dopo il ponte, arrivo ad Honfleur, bella cittadina che si trova sulla sponda opposta al fiume.
Seguendo il percorso elaborato, continuo attraversando il centro abitato, qui mi fermo per avere una cartina all'ufficio turistico, e proseguo alla volta di Touques.
Per arrivarci devo attraversare i centri abitati di Pennedepie, Criquebuef e Villerville, 15 km di una strada che mi riporta alla mente i primi terribili giorni sulla strade inglesi, stretta e trafficata.
Lungo tutta questa tratta vi sono delle aperture nella vegetazione che danno una bella vista sulla zona portuale-industriale di Le Havre, che si trova a pochissima distanza in linea d'aria.
A Villerville decido di fermarmi, ho viste le indicazioni di un campeggio, ma queste sono così precise che non lo trovo: proseguo!
Dopo le 19 sono al campeggio di Touques e qui mi fermo esausto. La posizione della struttura e' fantastica, non fosse per il colore del mare per la presenza della foce della Senna sulla destra.

1 commento:

  1. guardando l chilometraggi percorsi giornalmente sei un treno !!!!
    io ..........................................sarei ancora in Inghilterra !!!!!!!!

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