domenica 15 giugno 2014

Trentottesima tappa Asnelles - Grandcamp Maisy

Trentottesima tappa Asnelles - Grandcamp Maisy

Alle 05 tuona, alle 06:30 tuona ancora ma non piove, non voglio rischiare, mi alzo e comincio a spostare la roba sottotetto, riesco a smontare e mettere via pure la tenda ma mi accorgo, dopo che ha iniziato a piovere che il tetto dove ho messo il tutto fa acqua, corro a prendere il nylon che è già pieno d'acqua e copro il tutto, e questo è il buon giorno.

Arrivano le 08 quando finalmente riesco a partire, con la mantella addosso.
La porto per alcuni km fino ad Arromanches les bains, quindi la tolgo ed il vento mi fa pentire di tale gesto.
Oggi è tutto territorio dello sbarco del 1944, quello che attraverso, immaginandomi di trovare qualsiasi cosa che lo ricordi.
Invece le uniche cose che fanno venire alla mente ciò, a parte i soliti musei, che sono tanti quanti sono i centri abitati, le macerie sulla spiaggia tra Asnelles ed Arromanches.
Guardando le cartine avevo avuto l'impressione che oggi avrei camminato sul lungo mare, invece a parte la spiaggia di Omaha, che tra l'altro ho dovuto raggiungere con una deviazione, in quanto non c'è strada che vi arrivi direttamente, tutte strade che, se non fosse stato per il fatto che ogni tanto il mare si vedeva, sarebbero potute benissimo essere strade dell'interno.

Niente di speciale, mi è parso di notare lungo tutto il tragitto, al cimitero americano di Colleville sur mer ci son passato vicino, ma non vado in quello del paese figurati se...
Insomma tappa strana regolata dal continuo dolore alla gamba che a momenti era insopportabile in altri pareva nemmeno ci fosse.
Una cosa invece: devo ricredermi sull'uso dei bastoncini, servono eccome se servono, oggi me ne sono dovuto confezionare uno di sana piante ed in fretta, infatti c'era una signora che stava raccogliendo delle ciliegie e senza bastone non ci sarei riuscito, servono i bastoncini, servono!

Per un lungo tratto non vedo segnalazioni di campeggi, e quando son oramai deciso a scendere a patti con internet, ecco un cartello non molto elegante che ne indica uno, in piedi da almeno 5 ore e la gamba duole, rischio.
Effettivamente non un granché, ma arrivandoci vedo dall'altra parte del canale un signore che mi saluta e si alza per entrare in un edifico, ne esce pochi secondi dopo.
Appena entro mi dirigo alla ricezione ed il signore menzionato mi dice, urlando da lontano, che è lui il gestore e di andare verso il tavolo dove siede assieme ad un'altra persona.

Arrivo li, mi dice di sedermi e mi offre da bere una bella bevanda fredda, naturalmente accetto e mi siedo, inizia la discussione con il mio francese maccheronico riesco però a cavarmela e gli spiego che faccio.
Nel frattempo il nailon sotto tenda che stava attaccato tra il sacco ed il carretto, decido di metterlo ad asciugare, il signore mi dice che non serve in quanto quella notte, al prezzo della tenda, avrei dormito in uno dei tepee del campeggio, e così è stato, ho mangiato cose calde e dormirò su un semi letto.

Il tempo, dopo la sfuriata del mattino, lentamente è volto al bello, al pomeriggio non vi era una nuvola in cielo ma sul finire hanno iniziato a formarsi altre formazioni foriere di pioggia.
Domani arrivo a...  

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